Esportare vino negli Stati Uniti

Analisi delle conseguenze sull’Export Italiano dell’Aumento dei dazi sulle importazioni in America

I nuovi dazi import imposti dagli Stati Uniti potrebbero trasformarsi in un inaspettato regalo per l’export e per l'economia italiana

Con meno retorica e con più conti alla mano ci si renderebbe conto che forse questa serie di aumento dei dazi americani può comportare dei vantaggi per l'export italiano nel suo complesso

La retorica e le roboanti dichiarazioni di principio di questi giorni sui danni catastrofici che l'export italiano subirebbe a causa dell'aumento dei dazi per importare in America si sprecano. Tra commentatori ed esperti di settore è una gara a chi “spara” il danno più irreparabile. E le minacce di ritorsione contro l'America si sprecano.

Il fatto è che gli Stati Uniti hanno aumento i dazi import su alcune classi di prodotti europei a seguito di una sentenza favorevole del WTO. Non è stato il capriccio o il seme di una guerra commerciale dell'Amministrazione Trump. È stata la conseguenza di una sentenza emessa da un organo super partes, il WTO, che ha deciso che per anni Airbus aveva ricevuto aiuti di stato non consentiti.

Per inciso, il WTO ha già deciso che allo stesso modo anche la Boeing ha sfruttato aiuti di stato al pari della Airbus. La liquidazione dei dazi compensativi è attesa per il mese di Aprile 2020.

Nelle richieste di ritorsione da parte dell'Unione Europa contro l'America che si sono levate da politici e commentatori, a Roma come a Bruxelles, nessuno cita mai l’elemento di base: ovvero la sentenza del WTO che condanna gli aiuti di stato all'Airbus. Come se davvero questo aumento dei dazi americani nascesse dal nulla.

A ben guardare però forse l'aumento dei dazi import americani, così come è strutturato, potrebbe rivelarsi di aiuto all'export e all'economia italiana nel suo complesso.

L'aumento dei dazi americani colpisce l'olio spagnolo ma non l'olio italiano, il vino francese [spagnolo e tedesco] ma non quello italiano e alcuni prodotti industriali tedeschi ma non italiani. Guardiamo quindi alle conseguenze reale per l'export italiano in America relativamente ai prodotti colpiti dai dazi americani: olio, vino e alcuni beni industriali.

Ed è notizia recente infatti, 15 Dicembre 2019 - Coldiretti, secondo cui le esportazioni di spumante italiano negli Stati Uniti sono aumentate dell'11% nel corso del 2019. All'interno della categoria "spumante" è incluso anche il Prosecco.

"Secondo un'analisi di Coldiretti, nel 2019 si è raggiunto il record storico per lo spumante nel mondo: batte lo champagne, con un aumento del +9% nelle esportazioni"

 

Le conseguenze dei dazi americani sulle esportazioni italiane di Olio d'Oliva in America

Attualmente, i dazi sulle importazioni di olio di oliva in America sono del 10%. Dal 18 Ottobre i nuovi dazi sull'import di olio passano al 35% per la Spagna ma NON per l'Italia.

Nel 2018 le esportazioni di olio d'oliva dalla Spagna in America sono state pari a 252 milioni di dollari. A seguito dei nuovi dazi americani sull'import di olio dalla Spagna i prezzi al consumatore dell'olio spagnolo in America aumenterà in media del 13-14%.

È plausibile che a seguito dell’aumento di prezzo le vendite di olio spagnolo in America scenderanno e che parte di questo calo sia compensato dall'olio italiano? È ovvio. Vogliamo dire un 20%? Si, anche perché l'Italia è al primo posto per l'export di olio in America per cui le connessioni commerciali per prendere vantaggio da questa situazione ci sono. Bene, fanno 50 milioni di dollari di vendite in più per l'olio italiano in America.

 

Le conseguenze dei dazi americani sulle esportazioni italiane di vino in America

Nel caso dell'export di vino negli USA il piatto è più ricco...

Nel 2018 le esportazioni di vino francese in America sono state pari a un miliardo di dollari a cui si aggiungono 171 milioni di esportazioni di vino dalla Spagna e i 90 milioni di dollari per le importazioni di vino tedesco.

In totale, le vendite di vino in America di provenienza francese, tedesco e spagnolo ammontano a 1250 milioni di dollari. Anche qui applichiamo lo stesso ragionamento fatto per l'olio. È probabile che le vendite di vino italiano in America aumentino per un effetto sostituzione dovuto all'aumento dei prezzi al consumo sul mercato americano del vino francese, spagnolo e tedesco.

Anche qui ipotizziamo un 20% di effetto sostituzione in ragione dei fortissimi contatti che le aziende vinicole italiane hanno con la distribuzione in America. Il tutto si traduce in un aumento di vendite di vino italiano negli USA pari a 250 milioni di dollari.

 

L'aumento dei dazi di importazione americani per alcuni prodotti tedeschi

Anche con la Germania ci sono delle opportunità di sostituzione della domanda da parte del mercato americano anche se in misura minore. I dazi import dalla Germania aumentano per: 

In tutto fanno 388 milioni di dollari di importazioni dalla Germania all'America. Diciamo che l'Italia cattura una porzione di vendite del 5%? Fanno 20 milioni di dollari di maggior export italiano in America. 

Sommando tutte le voci [maggiori esportazioni di vino e olio italiano in America] arriviamo a 320 milioni di dollari di potenziali maggiori esportazioni italiane in America. 

 

Le conseguenze dell'aumento dei dazi sulle esportazioni di Parmigiano Reggiano e di Grana Padano in America

Cosa significa in termini pratici l'aumento dei dazi americani sull'importazione di Parmigiano Reggiano [e di Grana Padano]

Il grosso della polemica è partito dalle associazioni di categoria del Parmigiano Reggiano e del Grana Padano le cui esportazioni in America sarebbero colpite al cuore dall'aumento dei dazi.

Bene, ipotizzando di perdere anche il 50% di vendite, siamo a 105 milioni di dollari di perdita di fatturato export. Di sicuro non perderemo tutte le vendite: il "Parmesan" ed i "Parmesanito" vogliono somigliare al Parmigiano e al Grana ma non saranno mai la stessa cosa. Ci sarà sempre una parte di consumatori che comprerà il Parmigiano ed il Grana autentico.

Ma poi è davvero così? Nel nostro ufficio di Brooklyn NESSUNO compra Parmesan o Parmesanito… NESSUNO dei ristoranti di un certo livello di New York acquista Parmesanito. Ci sarà sempre una domanda per prodotti autentici e di qualità come il Parmigiano Reggiano ed il Grana Padano.

 

Come aumentano i prezzi al consumo in America del Parmigiano e del Grana in conseguenza dell'aumento dei dazi di importazione

Proviamo poi a vedere lo scenario dell'aumento dei dazi su Parmigiano e Grana con gli occhi di una massaia americana che si accinge all'acquisto. Prendiamo un considerazione la "mezza libbra" ovvero 226 grammi che, per il formaggio, possiamo dire che si tratti dell'unità di consumo più comune in America.

Dopo l'aumento dei dazi i prezzi al consumo passerebbero a: 

Davvero pensiamo che aumenti di prezzo al pubblico di questa entità possano determinare il crollo totale delle vendite di Parmigiano e di Grana in America? Perché delle dichiarazioni apocalittiche dei rappresentanti delle varie associazioni di categoria sembrerebbe questo... 

 

I dazi americani sul Parmigiano Reggiano sono stati aumentati per aiutare le vendite del "Parmesan" ?

Il "Parmesan" costa già adesso la metà del Parmigiano Reggiano. Non ha bisogno dell'aiuto dei dazi e chi lo compra NON può confonderlo col vero Parmigiano

Un altro grido di allarme ha a che fare con le imitazioni americane di Parmigiano e Grana che, secondo gli esponenti delle associazioni di categoria, trarrebbero un enorme vantaggio da questo aumento "selettivo" dei dazi. Un aumento fatto apposta per danneggiare i nostri formaggi di punta e per favorire le imitazioni "made in USA".

Bene, mezza libbra di "Parmesan" made in America costa adesso $5.99 al pubblico. La metà del Parmigiano Reggiano italiano. Il Parmesan americano NON ha bisogno di aiuto sul prezzo perché costa già adesso la metà.

 

Le conseguenze dell'aumento dei dazi sulle esportazioni di liquori italiani in America

Il fatturato totale dell'export di liquori dall'Italia negli USA vale circa 190 milioni di dollari. Anche qui i dazi aumenterebbero del 25%. Ci sbaglieremo, ma secondo noi l'elasticità della domanda al prezzo per liquori come ad esempio il Campari o l'Aperol è bassa. Non ci sono sostituti per il Campari o per l'Aperol. Se mi piace lo spritz con l'Aperol lo ordino anche se il dazio sull'Aperol aumenta del 25%.

Ciò premesso, diciamo pure che l'Italia perda 25 milioni di dollari di vendite di liquori in America per effetto dell'aumento dei dazi.

 

Le ripercussioni dell'aumento dei dazi import americani sul fatturato export complessivo dell'Italia verso gli USA

In tutto, ci sembra ragionevole stimare che l'aumento dei dazi all'importazione attuato dall'Amministrazione Trump comporterà per l'Italia un calo di esportazioni di 150 milioni di dollari [formaggi e liquori] a fronte di un aumento delle esportazioni italiane in America per 320 milioni di dollari [vino, olio, beni industriali ed altre categorie di prodotti di minor valore] con un aumento netto di esportazioni italiane negli USA per circa 170 milioni di dollari anno.

Certo, questo vale per il Sistema Italia. All’interno di questo scenario ci sono settori che comunque vengono penalizzati [anche se non con lo scenario da Apocalisse che si vuole far credere] E qui forse la creazione di fondi compensativi nazionali finanziati da “dazi export” mirati e di piccola entità potrebbero alleviare il problema.



I dati utilizzati per questo articolo sono elaborazioni di ExportUSA New York, Corp. su dati US Census Bureau.

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