Il mercato americano del food Halal

Criteri e certificazioni per esportare prodotti alimentari islam-compatibili negli USA

Nell’islam con halal, in arabo “lecito”, si intende tutto ciò che è concesso in termini di abbigliamento, comportamento, linguaggio e alimentazione, contrapposto cioè a tutto ciò che è definito haram, cioè “proibito”.

In occidente la parola è usata soprattutto in ambito alimentare per indicare i cibi consentiti dalla legge islamica e preparati secondo determinati presupposti. Per la cultura musulmana, infatti, la purezza dell’anima è fortemente condizionata dal cibo ingerito, che deve rispettare certi requisiti di purezza. I cibi halal apportano nutrienti essenziali, non contengono sostante tossiche o alcool, sono masticabili e digeribili, non dannosi per la salute e, soprattutto, macellati secondo i principi della Sharia. La carne, a parte quella di maiale che è assolutamente proibita, in quanto considerato come animale impuro, deve rispettare regole molto stringenti che partono proprio dalle modalità di macellazione che prevedono l’arrivo dell’animale ancora vivo al macello, senza possibilità di stordirlo preventivamente, perché fino alla fine della sua vita deve essere trattato con dignità. La morte dell’animale deve essere veloce e indolore e la carne macellata deve essere manipolata con cura per evitare contaminazioni con sostanze o prodotti proibiti.

Sebbene le pratiche siano fortemente discusse dagli animalisti, che ritengono crudele obbligare gli animali a rimanere coscienti durante il dissanguamento, il fine della religione islamica è preservare il benessere degli animali.

I musulmani sono il gruppo religioso più in rapida crescita e dopo il cristianesimo è la seconda religione al mondo, e si prevede che il numero di musulmani superi quello dei cristiani entro la fine del secolo. Negli Stati Uniti i musulmani sono circa 3,5 milioni, pari all’1,1% della popolazione e le proiezioni demografiche stimano che arriveranno entro il 2050 a rappresentare il 2,2% dei cittadini americani. Tenendo conto dei numeri attuali, della rapida espansione, delle regole stringenti di produzione e conservazione è facilmente intuibile che gli alimenti Halal costituiscano un mercato a se stante nel panorama del food Americano.

Ma, cosa bisogna fare per rendere un prodotto Islam-compatibile? Quali certificazioni deve ottenere un produttore per poter esportare un prodotto Halal negli USA?

Le certificazioni Halal sono certificazioni di qualità che assicurano la conformità etico-religiosa di sistemi, processi, servizi e prodotti ai requisiti fissati dalle norme della Sharia islamica. Il processo si compone di varie fasi che iniziano con la raccolta di informazione e documentazione di supporto sul prodotto, inclusi i dettagli sugli ingredienti, che verranno specificati nella domanda di Certificazione Halal, presentata ad un ente preposto con relativa sottoscrizione di contratto con tale ente, completo di tassa di iscrizione.

Nell’attesa che gli ispettori diano riscontro circa l’iscrizione, non bisogna dimenticare di controllare anche che l’imballaggio e i prodotti finiti presenti nell’area di stoccaggio siano conformi al protocollo. La documentazione verrà analizzata e ne verranno evidenziate le criticità relative alla stessa. In caso di esito positivo si passerà ad una seconda fase durante la quale due auditor visiteranno lo stabilimento produttivo e, se lo riterranno conforme, verrà rilasciato il certificato Halal all’azienda richiedente e, di conseguenza, la possibilità di utilizzare il relativo marchio ai propri prodotti. Le tempistiche per l’ottenimento della certificazione sono relativamente brevi, grazie ad un iter dai criteri chiari e condivisibili, di natura accessibile anche per chi si trova al primo approccio con il mondo del Halal.

Naturalmente, per esportare cibo Halal negli Stati Uniti è inoltre necessario registrarsi a FDA e seguire tutte le normative previste in materia.

Considerando il processo non troppo complesso, il mercato promettente, non più limitato ai paesi a maggioranza musulmana, esportare cibo Halal negli Stati Uniti può rappresentare un business lungimirante e remunerativo.



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