Finanziamenti per aprire società negli Stati Uniti ed esportare

Aggiornamento del 22 Maggio 2025

A 17 anni di distanza come è cambiato il panorama di riferimento per le aziende italiane che vogliono entrare sul mercato americano? Di sicuro l'economia americana ha continuato a crescere e così l'export italiano negli USA. Il PIL americano è infatti più che raddoppiato passando da 14470 miliardi di dollari nel 2007 a 29168 miliardi di dollari nel 2024. 

Le esportazioni italiane invece passano dai 33.2 miliardi di dollari del 2007 ai 78.4 miliardi di dollari del 2024, crescendo quindi ad un tasso maggiore di quello del PIL USA. Se guardiamo alle esportazioni dell'Italia verso l'America in termini di percentuali del PIL italiano, invece, le crescita percentuale è ancora più robusta a motivo della stagnazione del PIL dell'Italia [2223 miliardi di dollari nel 2007 e 2372 nel 2024]

Da parte sua SIMEST si è affermato il partner principale delle aziende italiane impegnate nell'internazionalizzazione e, nel 2024, ha erogato finanziamenti all'export per 8 miliardi di euro a beneficio di oltre 4000 aziende italiane.  

Il mercato americano rimane quindi centrale per le aziende italiane che guardano all'export, e, in questo contesto, aprire una società in America facilita di sicuro l'azione commerciale di vendita nel mercato americano. 

Data pubblicazione 6 Maggio 2008

Aprire una società negli Usa oggi è più facile grazie al fondo nato per favorire le aziende che vogliono andare all'estero.

Il fondo ha un budget iniziale di circa 4 milioni di euro ed è gestito da Simest.

Si tratta di un investimento di minoranza nel capitale di nuove società italiane (o europee), per progetti che possono riguardare anche le innovazioni di prodotto necessarie per l'approccio di nuovi mercati.

Il Ministro Bonino ha ricordato come la tendenza dell'esportazione sia stata, nel 2007 fortemente positiva, con una crescita del 9,7 per cento, dietro solo solo alla Germania e alla Cina.

Potranno usufruire dell'intervento i raggruppamenti di PMI o singole aziende con consolidata capacità ed esperienza nel settore o in settori affini a quello che s'intende sviluppare.
Priorità è data alle imprese piccole, anche artigiane, e all'imprenditoria femminile.