Se contenuta in cibi e bevande e se non supera lo 0,2% del totale e’ normalmente riconosciuta come una sostanza sicura. Ne sono un esempio la Coca Cola e altri soft drinks. In questi casi non e’ richiesto un certificato FDA fintanto che i prodotti rientrano in queste categorie e in questo limite percentuale.

Quando invece la caffeina e’ contenuta in un medicinale, per esempio una pillola per dimagrire, le regole cambiano. In questo caso e’ richiesta una certificazione FDA perche’ il prodotto possa essere messo in vendita. Il produttore deve dimostrare che il medicinale sia conforme alle regolamentazioni FDA. Una volta approvato, il produttore dovra’ riportare sull’etichetta  l’esatta quantita’ di caffeina contenuta nel prodotto.

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