Tendenze di consumo, abitudini e modelli di acquisto emergenti negli Stati Uniti: In un mercato dove l’online precede l’esperienza reale, bisogna saper interpretare le tendenze e gli stili di vita emergenti per posizionarsi nella nuova quotidianità

Sotto i nostri occhi sta avvenendo un cambiamento di paradigma nei consumi e nei modelli di acquisto in America: non ci interessa più il nome del brand (salvo alcuni rari casi), ma la qualità intrinseca del prodotto. Dobbiamo dare una nuova definizione di beni di lusso “luxury”: se prima implicava il logo del megabrand e poteva essere accessibile a pochi, oggi l’articolo di lusso in questi termini non è più così agognato

L’era digitale e i social media consentono oggi a brand emergenti di farsi conoscere velocemente in tutto il mondo, permettendo così una campagna mediatica che assicura il branding, l’immagine e la qualità del prodotto.

"Post-luxury": quando gli americani insegnano agli italiani a vendere le scarpe made in Italy

Negli Stati Uniti, significa anche sapere da dove proviene un prodotto e il luogo di fabbricazione: se soltanto pochi anni fa questo fatto era poco rilevante, ora è un fattore di successo che crea interesse verso un’azienda. Significa trasparenza sulla produzione, che viene richiesta dalla maggior parte dei consumatori americani (pensiamo alle open-factory); qualità più che quantità, i prodotti devono resistere ai segni del tempo; il prodotto deve raccontare una storia.


Dai clicks ai bricks, ovvero dallo negozio online, dall'e-commerce, al negozio fisico: negli Stati Uniti si rovescia il modello di vendita tradizionale

In un altro articolo avevamo parlato del caso di Bonobos [abbigliamento uomo] che era partito come commerce puro e poi ha aperto due punti vendita a New York. Ora è il caso di M-Gemi, un negozio online il cui punto di forza è il B2C (Business to Consumer), che in poco più di un anno è nato, cresciuto esponenzialmente sul mercato online e ha aperto di recente un punto vendita fisico a New York.

M-Gemi è l'esempio di come vendere calzature di alta qualità in America, fatte a mano in Italia, ma senza il prezzo di un prodotto luxury e senza i costi di intermediazione, vendendo direttamente al consumatore finale americano. Questa azienda ha rivoluzionato il mercato delle calzature di lusso, vendendo scarpe che variano da poche centinaia di dollari a $2,000 e lo fa seguendo la filiera del fast-fashion e reinventando così il concetto di fare marketing online.

Continuando ad espandere la sua collezione nello store online, M-Gemi ha anche scelto di aprire un pop-up store di calzature di moda a New York, per rafforzare la sua presenza in tutte le declinazioni del mercato.


Sulla scorta dell-ecommerce di calzature lanciato in America da Zappos [ed imitato in Europa da Zelando] l'acquisto online di calzature è diventato parte della quotidianità, e acquistare calzature online in America non sconvolge più nessunoo, basta ordinare più taglie, tanto per essere sicuri di non aver sprecato tempo e denaro

M-Gemi ha saputo scuotere questo modo di fare acquisti, presentando il suo try-on-shop nel quale è possibile provarsi e scegliere le scarpe, ma non acquistarle direttamente in negozio. Infatti, in negozio si prova ed è possibile scegliere tra una miriade di stili diversi e personalizzarne alcuni: l’acquisto verrà poi direttamente spedito a casa del cliente.

M-Gemi ha saputo sfruttare un modello di business online “post-luxury”, doverosamente indirizzato ai nuovi consumatori e ai sempre diversi comportamenti di acquisto nei confronti dei beni di lusso. L’apertura del negozio temporaneo di scarpe di New York ha permesso a M-Gemi di incrementare la sua clientela del 500% rispetto allo scorso anno, riuscendo anche a fidelizzare il consumatore. In altre parole: per M-Gemi la vendita di calzature di moda negli Stati Uniti è QUINTUPLICATA nel giro di un anno grazie alla combinazione di e-commerce e dell'apertura di un negozio temporaneo a New York !

Quello del post-luxury è una nuova modalità di vendita per tutti i beni di lusso:dalle calzature all'abbigliamento, agli accessori per abbigliamento, agli orologi e a i gioielli, perché implica il see-now, buy-now che invece non è assicurato dai luxury brand, che fanno intercorrere almeno sei mesi dalla presentazione del prodotto in passerella, permettendo anche il proliferare del fenomeno della produzione di falsi o knockoffs.


Le nuove frontiere del post-luxury negli Stati Uniti sfruttano la possibilità di importare e vendere senza pagare dazio in America

Con la nuova legge sulla vendita ai consumatori finali, approvata a marzo 2016, è possibile vendere negli Stati Uniti prodotti che abbiano un valore massimo di $800 senza dover pagare dazio (ricordiamo che prodotti di moda, abbigliamento e scarpe subiscono dazi che vanno dal 20% al 37%) e con procedura di importazione semplificata. Questo può essere un punto a favore per chi vuole far conoscere il proprio prodotto in America focalizzandosi sula vendita al consumatore finale via ecommerce.


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