Coltivare e vendere funghi negli Stati Uniti
Oggi gli americani producono e mangiano quantità record di funghi. Si delinea un periodo d’oro per le aziende italiane produttrici di funghi
Il numero di consumatori in America che acquistano e consumano funghi è sempre più alto. La cosa non stupisce considerato che rispetto a qualche anno fa sono diventate tantissime le persone che seguono diete a base vegetale per motivi sia ambientali ed etici che di salute. I funghi riescono anche a sopperire parzialmente al bisogno di carne per la loro consistenza e si prestano all’utilizzo in ricette di pasti sostitutivi che li fanno sembrare ben più di un semplice contorno.
Il consumo di funghi negli Stati Uniti non ha però raggiunto il suo vero picco, ed è per questo che le aziende del settore in Italia devono approfittare del momento per strutturarsi e cominciare a vendere sul mercato americano: l’ampliamento dell’offerta associato alla tendenza sperimentatrice dei consumatori farà sì che questo boom del consumo di funghi in America sia lungo e fecondo.
I marchi alimentari hanno una grande opportunità per conquistare i consumatori degli USA
Quasi un quarto dei consumatori americani ha consumato sostitutivi vegetariani e vegani della carne. Il 37% di coloro che non consumano prodotti alimentari plant-based negli Stati Uniti è interessato a provarli
La pandemia è stata un forte acceleratore del trend di consumo di pasti vegani o vegetariani e verdure sia fresche che surgelate:
- Il 47% degli americani consuma più cibi a base vegetale dopo la diffusione del Covid
- Il 43% mangia meno carne
- Il 25% ha ridotto o ha intenzione di eliminare i latticini dalla propria dieta
- Il 23% ha ridotto il consumo di uova o ha intenzione di smettere di consumarle
Si prevede quindi uno scenario commerciale positivo per l’industria dei funghi, nonché un incremento della produzione in molte aziende già attive sul mercato americano dovuto alla crescita delle vendite di funghi speciali (+20% solo negli USA).
Chi pensa che i funghi rappresentino il futuro dell’alimentazione non ha tutti i torti. Anche se per adesso la stragrande maggioranza dei funghi consumati negli Stati Uniti sono gli champignon, l’ampliamento dell’offerta a cui stiamo assistendo suggerisce che questa verdura sarà servita come più di un semplice condimento, e sempre più spesso. Si tratta infatti di prodotti eccezionalmente versatili, gustosi e ad alto valore nutrizionale.
I produttori italiani di funghi possono trovare un mercato altamente favorevole per la produzione negli USA
Il boom dei funghi coltivati negli Stati Uniti ha portato una startup di Brooklyn ad aprire stabilimenti ipertecnologici sulla costa Ovest
Il cambio delle abitudini alimentari dei consumatori americani ha spinto piccole aziende come Smallhold ad espandere la produzione. Questa startup americana ha avuto un grande successo perché produce funghi biologici e ha saputo colmare una lacuna nel mercato dei funghi: l’azienda offre ai clienti varietà speciali di funghi poco presenti sul mercato e grazie a questa intuizione oggi vende in 250 località in dieci stati, collaborando anche con Amazon Fresh.
La tecnologia di cui Smallhold si serve è perfetta per soddisfare l’elevata domanda di funghi speciali in America. All’interno delle fattorie ci sono vasche di incubazione a umidità e temperatura controllate in cui i funghi emergono in pochi giorni grazie ai raggi UV che ne stimolano la crescita. In pochissimo tempo, quindi, gli operatori possono raccogliere enormi quantità di merce per confezionarla e venderla a ristoranti e supermercati.
Produrre e vendere funghi negli Stati Uniti per il settore Food & Beverage, della moda e della cosmetica
Il mercato USA è promettente: gli stabilimenti americani producono già mezzo miliardo di chili di funghi all’anno e c’è la possibilità di aumentare la produzione con percentuali a tre cifre in poco tempo
L’industria dei funghi nell’economia degli Stati Uniti sta proliferando a ritmi sostenuti, per cui le aziende italiane del settore che vorrebbero entrare nel mercato americano possono aspettarsi grandi cose. L’importante è adottare tecnologie di coltivazione avanzate e avere una capacità produttiva capace di tenere testa alla domanda dei consumatori americani, in modo da diventare attori rilevanti all’interno del settore.
Non va infine dimenticato che quest’anno i funghi stanno spopolando anche nell’industria della moda e del design e nel settore beauty. Con le parti non edibili del fungo si possono produrre, tra le varie cose,
- Imballaggi;
- Pannelli fonoassorbenti;
- Pannelli isolanti;
- Pelle vegana;
- Prodotti cosmetici;
- Integratori alimentari.
Il 2022 sarà quindi l’anno dei funghi in America. La loro versatilità farà sì che le nuove aziende italiane negli Stati Uniti possano operare con successo non solo nell’industria alimentare, ma anche in numerosi settori in grande crescita.