Come aprire un ristorante di successo a Miami: La storia dei coniugi Dal Plin

Come si entra nei food hall più esclusivi degli Stati Uniti? Ce lo spiega Elisabetta Callegaro, che insieme al marito, ha ottenuto un’ambita postazione al St Roch Market di Miami con la sua pasta fresca “Dal Plin”


Da un piccolo ristorante di pasta fresca a Miami alla food hall con una media di 300 persone al giorno e con clienti del calibro di Jennifer Lopez

È il sogno americano realizzato da una coppia di coniugi milanesi: una storia di mani, impegno e cuore in un'intervista esclusiva a ExportUsa

Miami è solo gelato? No, qui sta andando fortissimo anche la pasta. Abbiamo fatto una chiacchierata con Elisabetta Callegaro, che insieme al marito è riuscita a portare la pasta fresca in una food-hall molto speciale della città. Dal Plin ha una postazione mono-prodotto di pasta al St Roch Market, un luogo incredibile dove sono presenti (solo) i big del mercato internazionale. Qui viene fatta una selezione molto forte dei brand che possono entrare, solo quelli molto affermati e forti infatti riescono a guadagnare un posto in una food hall. Eppure, una coppia italiana ce l’ha fatta.

Quali sono stati gli ingredienti che hanno permesso alla pasta di Dal Plin di entrare in una importante Food Hall di Miami? Qualità, tradizione e artigianalità. In un mondo in cui vediamo sempre più spesso proposte di ristorazione automatizzate e improntate al fast, la storia di Dal Plin dimostra invece che c’è un vivo interesse nel mangiare bene. Se hai una storia alle spalle e buona volontà, riesci anche ad entrare in un posto di accesso esclusivo ai grandi player, almeno fino ad ora.
 

Le Food Hall sono nate come trend della nuova ristorazione e sono diventati un vero stile di vita americano: i nuovi luoghi di ritrovo urbano in America frequentatissimi dai Millennials

Le Food Hall sono nate come trend e sono diventate un vero stile di vita americano I coniugi di Dal Plin sono gli unici italiani in questa food hall aperta da pochissimo, un posto cool, frequentato dai Millennials, che stanno passando dai mall a questo nuovo tipo di ritrovo urbano dove vivere un’esperienza gastronomica su modello di ciò che ha fatto Eataly, il primo a proporre l’idea di un pastificio in USA. Le Food Hall sono nate come trend e sono diventati un vero stile di vita americano: qui le persone possono trovare specialità locali e botteghe artigianali dal sapore autentico.

La proposta di Dal Plin è in realtà molto specifica: viene cucinata solo pasta fresca, è uno stand monoprodotto (al momento oltre a quello di Miami ce n’è uno a Los Angeles) e le ricette sono quelle di una volta. Non si tratta di mettere il ketchup al posto del ragù: qui si cucina alla vecchia maniera e funziona! Cosa piace di più agli americani? Pasta con il ragù e cacio e pepe.

Dal Plin funziona perchè è buono, è fresco, è autentico e si vede: le persone possono vedere infatti la preparazione della pasta fresca grazie alla cucina a vista e così risulta chiaro a tutti che si tratta di un prodotto di assoluta qualità. Gli americani? “Io ho le mie regole: rimango fedele alla tradizione e cucino nella vecchia maniera, a loro piace molto” dice Elisabetta.
 

Da un piccolo locale di pasta fresca - aperto nel 2005 - alla food hall con una media di 300 persone al giorno, il passo è stato importante

Arrivati da Milano, hanno cominciato nel 2005 con un piccolo locale che proponeva pasta fresca. E’ stato semplice? No, è stata solo una questione di buona volontà. “La difficoltà di cominciare è la stessa che in Italia, c’è burocrazia e in più bisogna adattarsi ad un ambiente diverso. Tuttavia bisogna dire che a Miami sono tutti molto collaborativi, anche i ristoratori americani sono molto “willing”, accettano di buon grado le nuove proposte. Qui in America c’è spazio per tutti”.

I coniugi hanno deciso poi di aprirne uno più grande, dove proponevano un prodotto artigianale preparato con le macchine per la produzione industriale. Il menù comprendeva una trentina di item e servivano solo i ristoranti “prime” e le first class di compagnie come Business Air e British Airways.

Nel 2009 vincono il Fancy Show a Miami, grazie a un fagottino di pasta ripiena e l’anno successivo decidono di tornare al piccolo pastificio, lei e il suo marito, aprendo una boutique a Venice Beach, con una bellissima cucina aperta e un tavolo di marmo, dove facevano tutto a mano. Lì cominciano a organizzare eventi, party mensili a tema per far degustare la pasta alle persone e proposte di catering: ottiene un grande successo. Da non dimenticare l’attenzione che Elisabetta ha sempre avuto nei confronti del gluten free e del biologico, aspetti oggi alla ribalta, ma che lei ha da tempo tenuto in seria considerazione.

È stata proprio la bontà e la genuinità dei loro piatti che li ha portati in questa food hall che, tramite un suo sistema di talent scout alla ricerca di nuove proposte per l’inserimento di nuove formule di ristorazione, ha proposto a Dal Plin di farne parte. Dalla piccola boutique alla food hall con una media di 300 persone al giorno, il passo è stato importante. Dal Plin è aperto fino alle 23 e il team è composto da Elisabetta, suo marito e i loro dipendenti, che provengono da cucine italiane quindi sanno di cosa si tratta.

Gli americani erano pronti alla pasta fresca, in un luogo come Miami associato a piatti freddi? “Sì, le persone oggi viaggiano e conoscono, sono molto più aperti e sperimentano, sono molto curiosi, per cui provano. Magari gli americani non sanno dirti che cosa vorrebbero, ma quando trovano quello che stavano cercando non ti lasciano più. Se dai qualità e servizio i clienti qui sono fedeli”.
 

Qualità, tradizione e artigianalità e gredienti autentici, Dal Plin ha attirato così tanto l’attenzione che sua pasta è arrivata persino da Jennifer Lopez

La pasta fresca piace proprio a tutti, i clienti di Elisabetta non sono solo americani, ma anche russi, brasiliani, latini ed europei, in un mix che va dai Millennials alle famiglie, tutti incantati a vedere come lavora la macchina della pasta. “Quando cucino la gente si incanta, perchè vedono con i loro occhi come prepariamo davvero i nostri piatti”.

Qualità, non quantità: è stata questa l’idea di partenza, quella vincente, da quando dal piccolo pastificio Elisabetta e suo marito hanno proposto i loro prodotti.

“Utilizziamo ingredienti autentici, esclusivamente italiani (come il prosciutto di Parma, la mortadella italiana, il Parmigiano Reggiano e il Grana Padano ad esempio), realizziamo porzioni da 150gr circa di pasta (e non potrebbe essere altrimenti perchè agli americani vogliono porzioni abbondanti) e i clienti possono scegliere tra 24 item, di cui 12 paste (tra pasta fresca classica, pasta ripiena e gnocchi”.

La domanda nasce quindi spontanea: e con le richieste “strane” come fate? “Cerco sempre di spiegare la ricetta originale, per trasmettere l’italianità dei miei piatti. Quando abbiamo realizzato il menù l’ho pensato come un “mangiare casalingo”: da noi mangi come a casa nostra, con ricette tradizionali. La mia idea è che se io non lo mangio, non lo vendo nemmeno”.

L’accoglienza e la passione fanno la differenza e fanno tornare i clienti. Gli americani non cucinano molto, sono abituati a telefonare e ordinarsi il pranzo a portar via, ma stanno sempre più attenti alle novità gastronomiche. Dal Plin ha attirato così tanto l’attenzione che sua pasta è arrivata persino da Jennifer Lopez.

Dal Plin, come i ravioli tipici piemontesi a base di pasta fresca all'uovo ripiena che nel menù hanno un posto speciale, è la dimostrazione che il lavoro fatto bene premia e ne è convinta Elisabetta. Se le manca l’Italia? “Non sono legata ai luoghi, ma alle persone. Mi piace creare dei legami con le persone, per cui i posti diventano speciali se ci sono persone speciali”. Sembra semplice ma non è lo è stato: ci vuole impegno, ci vogliono le mani e tanto cuore. Ma se ci riesci puoi arrivare dove non immagineresti mai, in una food hall di tendenza a Miami!
 

Un ultimo consiglio spassionato da parte di Elisabetta per chi vorrebbe lavorare in USA

“Sbagliate, non evitate gli errori. Non siate presuntuosi, siate aperti e pronti a lavorare. Io ho lavorato nella mia vita, ma come si lavora negli USA non si lavora da nessuna parte. Devi essere sempre al top, devi essere presente, impegnarti, ma il sogno americano è bellissimo perchè è vero e dura tutta la tua vita”.

Articoli correlati

Apertura Società negli Stati Uniti: LLC o Corporation
Servizi per l'export

Aprire una società in USA

ExportUSA apre società di diritto statunitense in tutti gli stati dell'America. Possiamo aprire sia LLC che Corporation

vedi