Normativa FDA sui claim ambientali come ad esempio sostenibile o biodegradabile

Anche claim ambientali come ad esempio sostenibile “sustainably sourced” o biodegradabile, quando utilizzati nelle etichette, nel packaging, o nella pubblicità di specialità alimentari poste in vendita nel mercato americano sono soggette a regolamentazione da parte dell'FDA e di altre agenzie federali.

Come per tutte le dichiarazioni di marketing, anche le affermazioni ambientali devono essere veritiere, documentabili e non fuorvianti per i consumatori. Negli Stati Uniti, la Federal Trade Commission (FTC) regola i claim ambientali per i prodotti di competenza FDA, mentre il Food Safety and Inspection Service (FSIS) esercita tale funzione per i prodotti a base di carne e pollame regolamentati dal Dipartimento dell’Agricoltura (USDA).

Entrambe queste agenzie federali americane hanno pubblicato linee guida per supportare i produttori nella formulazione di dichiarazioni ambientali conformi. La guida della FTC fornisce indicazioni su claim come “riciclabile”, “degradabile” o “ozone-safe”, ma non affronta in modo specifico i claim relativi alla “sostenibilità”. Pur non prevedendo un sistema di approvazione preventiva delle etichette, la FTC può intervenire contro un produttore qualora una dichiarazione risultasse ingannevole o priva di adeguata giustificazione documentale.

FSIS, invece, ha pubblicato la versione più recente delle proprie linee guida nell’agosto 2024, classificando come claim ambientali quelli che descrivono modalità di gestione o miglioramento del territorio, nonché l’adozione di pratiche agricole sostenibili dal punto di vista ambientale. Per l’approvazione di tali claim per i prodotti in vendita in America, i produttori devono fornire una documentazione probatoria adeguata e – considerata la complessità intrinseca di queste dichiarazioni – sono fortemente incoraggiati a ricorrere a enti terzi di certificazione indipendente.

Voce FTC (prodotti di competenza FDA) FSIS (carni e pollame USDA)
Ambito di giurisdizione Regola le environmental marketing claims in pubblicità e materiali promozionali; coordina con FDA per i prodotti regolamentati in etichetta. Approva le etichette dei prodotti a base di carne e pollame; copre claim su allevamento animale e ambiente riportati in etichetta.
Approvazione preventiva del claim Nessuna approvazione preventiva: la FTC non “approva” etichette; può però adottare azioni esecutive se il claim è ingannevole o non supportato. Sì: molti claim in etichetta richiedono revisione/approvazione FSIS. La documentazione probatoria è esaminata come parte del processo di label approval.
Standard di veridicità e onerosità probatoria Claim veritieri, non fuorvianti e adequately substantiated secondo i principi delle Green Guides (interpretazione del consumatore ragionevole; qualificazioni chiare quando necessarie). Richiesta documentazione specifica e tracciabile per dimostrare la base fattuale del claim (es. pratiche agricole/ambientali adottate; metriche; piani di gestione; audit).
“Sustainably sourced”/“sustainable” Non esiste una definizione regolatoria univoca nelle Green Guides; occorre supportare il significato dichiarato (ambito, confini, metodologia) ed evitare implicazioni non giustificate. Trattato come environment-related claim: descrive pratiche che mantengono/migliorano le risorse o l’ambiente. FSIS richiede prove dettagliate coerenti con il significato proposto in etichetta.
Ruolo di terze parti La certificazione di terzi non è obbligatoria ma può rafforzare le dichiarazioni; deve comunque essere accurata e non fuorviante. FSIS incoraggia fortemente l’uso di enti di certificazione indipendenti per claim complessi (allevamento/ambiente), ferma restando la necessità di evidenze interne.
Ambiti coperti Pubblicità, siti web, social media, materiali promozionali (per i prodotti FDA la FTC si coordina con FDA sui profili di etichettatura) Etichette e affermazioni in etichetta su prodotti di carne e pollame (USDA), incluse diciture di allevamento e ambiente.
Rischi sanzionatori Azioni FTC per pratiche ingannevoli; ordini di cessazione, rimedi e accordi. Rifiuto/ritiro approvazione etichetta; misbranding; enforcement USDA/FSIS.
Buone pratiche per “sustainably sourced” Definire l’ambito (prodotto, packaging, ingredienti/fornitori), la metrica e lo standard; indicare limiti/qualificazioni; conservare evidenze verificabili.

Il Claim “Sustainably Sourced”

Documento Contenuto minimo / Note operative
Definizione e limiti del claim Descrizione chiara di cosa significa “sustainably sourced” per il prodotto/ingrediente/packaging; confini (es. % della filiera coperta; fasi incluse/escluse); eventuali qualificazioni in etichetta o materiali pubblicitari.
Criteri e standard adottati Riferimenti a standard/misure (es. gestione risorse, consumo idrico/energetico, biodiversità, suolo); mapping tra criteri e claim; motivazione della rilevanza ambientale.
Metodologia di misurazione Metriche, fattori di calcolo, assunzioni; frequenza di rilevazione; strumenti e sistemi IT; limiti metodologici dichiarati (per evitare implicazioni non giustificate).
Catena di custodia / Tracciabilità Procedure di tracciabilità (lotto, fornitore, sito produttivo); evidenze di segregazione fisica o bilancio di massa; registri di ricezione/uscita; controllo fornitori.
Valutazioni ambientali e piani di gestione Report su pratiche agricole o gestionali (es. conservazione suolo/acqua, gestione pascoli, input chimici); obiettivi, KPI, baseline, target e progress report.
Audit interni ed esterni Piani di audit, check-list, verbali, azioni correttive; frequenza e competenza auditor; tracciabilità dei follow-up e chiusura non conformità.
Certificazioni di terze parti (se presenti) Certificati validi, scope di certificazione, standard applicati, enti accreditati; corrispondenza tra campo di applicazione della certificazione e claim proposto.
Etichetta e materiali promozionali Mock-up etichetta, testo del claim, qualificazioni/limitazioni; materiali ADV/digital; coerenza tra etichetta e comunicazione esterna.
Analisi comprensione consumatore Valutazione del rischio di fraintendimento; test di comprensione (se disponibili); motivazione della chiarezza del claim e delle qualificazioni fornite.
Catena decisionale Delibere/approvazioni interne; ruoli e responsabilità; data di “freeze” del dossier; versioning e governance documentale.
Prontezza risposta Elenco contatti per ispezioni/istanze (FSIS/FTC); indice rapido dei file; dichiarazioni firmate; piano di risposta a richieste di chiarimento delle autorità.

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