Il sistema fiscale americano: Un esempio di come evolvono le norme sulla tassazione negli Stati Uniti

Il caso Moore, in discussione davanti alla Corte Suprema ad Ottobre, riguarda la definizione, ed il conseguente trattamento fiscale, delle tasse dirette e delle tasse indirette.

Il sistema fiscale degli Stati Uniti si è sviluppato come risposta all'opposizione coloniale verso la tassazione senza rappresentanza. Pertanto, l'articolo I della Costituzione Americana stabilisce che il Congresso non può imporre una "tassa diretta" a meno che questa non sia "ripartita" tra gli Stati in base alla popolazione relativa, il che sarebbe praticamente e politicamente impraticabile nella maggior parte dei casi. Le tasse dirette includono le imposte sulla proprietà e anche le tasse imposte sul reddito derivante dalla proprietà. Il Sedicesimo Emendamento è stato promulgato per conferire al Congresso il potere di tassare "i redditi, da qualunque fonte derivino, senza ripartizione". Per quanto riguarda il significato di reddito, una sentenza importante della Corte Costituzionale Americana suggerisce fortemente che il potere del Congresso di tassare il reddito è limitato dal requisito che tale reddito debba essere "realizzato", sebbene l'ampiezza di tale presunto requisito di realizzazione debba ancora essere precisata dalla Corte Suprema.

Le tasse "indirette", nello specifico dazi, imposte e accise, non sono invece soggette alla regola della ripartizione, ma sono bensì soggette alla regola dell'uniformità, il che significa che la tassa deve essere applicata in modo coerente in tutti gli Stati. Pertanto, molte imposte, come le tasse di successione, hanno superato le opposizioni di ordine costituzionale tutte le volte in cui sono state considerate come tasse indirette. Inoltre, per le tasse indirette non esiste alcun requisito di realizzazione.

Il caso "Moore" [in discussione ad Ottobre di fronte alla Corte Suprema degli Stati Uniti] riguarda un marito e una moglie [I signori Moore appunto] che hanno investito nella startup di un amico in India. L'azienda era redditizia dal 2006, ma non ha mai distribuito dividendi e ha reinvestito tutti i guadagni nell'attività. A seguito di una disposizione del TCJA che imponeva una tassa di transizione una tantum sugli utili non distribuiti accumulati all'estero, i Moore hanno pagato una tassa di $14729 attribuibile alla loro quota degli utili non distribuiti della società indiana e hanno intentato una causa per ottenere un rimborso. I Moore sostengono che la tassa di transizione non è una tassa sul reddito autorizzata dal Sedicesimo Emendamento perché non c'era stata alcuna realizzazione e invece la tassa è una "tassa diretta" che è incostituzionale per mancanza di ripartizione [tra gli stati americani]. L'agenda per il prossimo termine di Ottobre 2023 indica come questione/titolo per la discussione davanti alla Corte Suprema "se il Sedicesimo Emendamento autorizza il Congresso [americano] a tassare somme non realizzate senza ripartizione tra gli Stati" e in particolare riguardo alla costituzionalità di questa tassa di transizione.

La Corte Suprema potrebbe decidere in modo ristretto, affermando semplicemente che la tassa di transizione non è una tassa sul reddito, ma è costituzionalmente valida per qualche altro motivo (ad esempio, come una tassa indiretta di tipo accisa)

Tuttavia, se la Corte Suprema Americana dovesse confermare che il potere del Congresso di tassare il reddito è limitato da un requisito di realizzazione, numerose disposizioni della legge fiscale potrebbero essere messe in discussione per aver imposto tasse su redditi non realizzati. Esempi includono le regole sullo sconto iniziale per strumenti di debito del tipo zero-coupon bond, che richiedono al prestatore [tipicamente banca o società finanziaria] di accantonare parte dello sconto a titolo di tassazione sugli interessi prima della ricezione del pagamento per il rimborso del titolo; la tassazione delle cosiddette pass-through entity per i redditi allocati ai proprietari prima dell'effettiva ricezione di denaro; il regime Subpart F], che richiede agli azionisti statunitensi di riferimento di società estere di includere determinati elementi nel reddito prima della distribuzione del reddito stesso; le regole mark-to-market per alcuni contratti futures; le regole mark-to-market per i dealer di titoli; e infine le regole mark-to-market degli asset ai sensi della Sezione 877A per gli americani espatriati.

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