In America il commercio elettronico si sta spostando verso Instagram e TikTok

Aggiornamento del 21 ottobre 2024

I 6 trend dei Social Media USA da seguire nel 2025

1) TikTok come motore di ricerca di riferimento

Entro il 2025 TikTok diventerà uno dei motori di ricerca più popolari tra gli americani, non proprio una sorpresa dato che quasi il 40% dei giovani lo preferisce a Google. Le persone utilizzano l'app per trovare guide pratiche, recensioni di prodotti e consigli sulla scelta di ristoranti e destinazioni di viaggio. Questo cambiamento spingerà i brand a creare contenuti video più informativi o che risolvano problemi o rispondano a domande comuni.

2) Intelligenza artificiale sì, intelligenza artificiale no

C'è molto clamore intorno all'IA. Ciò che è certo è che maggiore sarà il numero di contenuti online più il pubblico cercherà materiali autentici in cui ritrovarsi. Nel complesso, gran parte del marketing digitale inizierà a spostarsi da campagne generali rivolte al mercato di massa ad adv mirate per pubblici di nicchia. Questo perché audience precise tendono ad avere metriche più stabili sul lungo periodo e sembra che ci sia una domanda insoddisfatta di marketing specializzato nei mercati di nicchia, specialmente nel B2B. Chi utilizza i tool di intelligenza artificiale dovrà dunque tenere in considerazione che il fact checking avrà sempre più spesso la precedenza sull'effettiva fruizione dei contenuti: "questo articolo è stato scritto da un essere umano o da un'IA?" "questa foto è reale?" "posso fidarmi di quello che vedo/leggo/sento?". Insomma, lungi da noi parlare di trend anti-AI ma attualmente sono in gioco i concetti di verità e di fiducia e crediamo che sarà questo il filo conduttore dei discorsi sui e dentro ai social media.

3) Dominio dei video brevi

I video short-form stanno dominando su tutte le piattaforme, da Instagram a Facebook a YouTube, e non mancano casi anche su LinkedIn che finora non era stato toccato da questo trend. I video brevi, di massimo 30 secondi, sono immediati, coinvolgenti ed esattamente ciò che il pubblico di oggi desidera, oltre a essere il migliore mezzo per coinvolgere e fidelizzarlo lato azienda. Del resto, lo span attenzionale dell'utente medio dei social media si sta riducendo, rendendo i contenuti concisi e d'impatto più preziosi che mai. Basti pensare che le persone guardano in media 17 ore di contenuti video online a settimana...

4) Intramontabile efficacia dei contenuti effimeri

Snapchat ha iniziato, Instagram l'ha perfezionato. I contenuti effimeri, quelli cioè che scompaiono dopo 24 ore, saranno ancora molto in voga nel 2025. Il motivo? Sono autentici, reali e creano una FOMO (Fear of Missing Out) che stimola l'interazione degli utenti. A livello di posizionamento, le storie corrispondono in un certo senso al "circolo tra amici" e sono il luogo dello storytelling per i brand. Il giusto approccio per trarne il massimo vantaggio è essere sempre realistici, informali e narrativi, in modo da fidelizzare il follower: gli studi dimostrano che il 62% degli utenti di Instagram diventa più interessato a un brand o a un prodotto dopo averne visto le stories.

5) Livestream Shopping

Lo shopping in live streaming sta confondendo i confini tra shopping e intrattenimento, offrendo ai consumatori americani un nuovo modo di interagire con i brand. Questo formato consente di mostrare i prodotti in tempo reale, rispondere subito alle domande dei potenziali clienti. Non solo: con il live shopping il video si fa esperienza di acquisto ancora più interattiva e lo shopping un coinvolgente momento di intrattenimento.

Il 46% dei consumatori americani ha effettuato un acquisto tramite un evento in live streaming e lo rifarebbe, il 45% desidera vedere più video in diretta dei brand sui propri social media e, a livello mondiale, quasi il 58% degli utenti ha utilizzato Facebook per lo shopping in diretta, seguito da Instagram (46%) e da TikTok (16%). 

6) Osare e divertirsi: la chiave per distinguersi sui social

I marchi che rompono gli schemi e abbracciano la creatività si distingueranno da tutti gli altri. Diciamo, allora, che forse il vero trend sarà proprio non seguire alcun trend social. Per esempio, la decisione di Dove di rifiutare il filtro "Bold Glamour" di TikTok promuovendo la bellezza naturale o la svolta giocosa di Coca Cola sul proprio logo per incoraggiare le persone a riciclare hanno permesso a questi brand di mostrarsi in una luce diversa e catturare l'attenzione pur conservando la loro personalità e i valori originari. Infatti, sebbene gli algoritmi social premino i contenuti che ricalcano le tendenze del momento, fondamentale è sorprendere il pubblico con tutto ciò che è in grado di fargli spendere maggiore tempo sull'applicazione. La creatività paga sempre: oggi ancora di più.

Aggiornamento del 9 aprile 2024

Lo stato dei Social Media negli USA 2024

Secondo gli ultimi dati, all’inizio del 2024 la popolazione degli Stati Uniti ha raggiunto i 340,9 milioni di individui, di cui ben 331 milioni sono connessi a Internet.

Questo dato sottolinea il ruolo centrale che il digitale ha assunto nel vivere quotidiano degli americani, influenzando direttamente anche le loro abitudini di consumo.

In particolare, i social media sono diventati parte integrante del tessuto sociale e il 72% di chi ha accesso a Internet risulta iscritto ad almeno una piattaforma social.

Di seguito alcune statistiche sui principali social media utilizzati negli Stati Uniti:

Oltre al numero di iscritti a ciascun social network, è interessante analizzare il tempo trascorso dagli americani su ciascun media:

I social media rappresentano una grande opportunità di business per le aziende che vogliono entrare sul mercato degli Stati Uniti, in quanto permettono di raggiungere in fretta milioni di utenti a cui presentare la propria offerta.

Aggiornamento del 14 dicembre 2023

TikTok è il primo Social a raggiungere 10 miliardi di dollari di spesa da parte degli utenti

TikTok si è ormai affermato come un gigante nel mondo dei Social Network, vantando più di un miliardo di utenti a livello mondiale.

Nel 2023, il Social ha registrato un atro dato record: dalla sua fondazione, gli iscritti hanno speso 10 miliardi di dollari sulla piattaforma. Le spese derivano dall’acquisto in-app di gettoni virtuali che vengono utilizzati per ricompensare i Content Creator, come forma di apprezzamento per i contenuti pubblicati.

TikTok non è una semplice piattaforma di intrattenimento, ma per le aziende rappresenta uno strumento potente per promuovere i propri prodotti, grazie alla possibilità di raggiungere un pubblico molto ampio, targetizzando in maniera precisa i consumatori di riferimento.

Ecco alcuni dati utili a comprendere meglio l’influenza di TikTok negli Stati Uniti:

Aggiornamento del 13 aprile 2022

L’impatto dei social media su stili di vita e comportamenti di acquisto dei consumatori americani

Con quasi il 90% degli americani iscritto a un social media, le piattaforme social sono diventate strumenti indispensabili sia per i consumatori che per le aziende negli Stati Uniti. Da una parte, i consumatori usano i social network per informarsi, scoprire prodotti e fare acquisti. Le aziende, invece, li utilizzano per perfezionare la loro strategia di business e incrementare le vendite sul mercato americano.

TikTok il social network che sta crescendo più rapidamente in America. Su TikTok nascono e si diffondono tutti i principali trend di mercato ed è qui che chi ha un’attività commerciale negli USA impara a conoscere quelli che presto rappresenteranno la coorte di consumatori più grande di sempre: la Gen Z. Per quel che riguarda Instagram, la piattaforma ha superato la soglia dei 2 miliardi di utenti nel 2022. Anche se meno popolare tra i consumatori della Generazione Z si tratta dello spazio digitale in cui i brand attivi in America combattono di più per ottenere un buon seguito da parte del pubblico: questo accade perché Instagram è un tasso di engagement dell’81% e perché è il terreno ideale per lanciare campagne di influencer marketing negli Stati Uniti.

È difficile prevedere gli sviluppi futuri dei social media in America. Ciò che è certo è che sia Instagram che TikTok hanno rivoluzionato il comportamento di acquisto delle fasce più giovani della popolazione. Contenuti altamente personalizzati e funzionalità di acquisto in-app (che rendono i nuovi social media degli e-commerce a tutti gli effetti) stanno guidando il passaggio da un commercio discreto, principalmente offline, a una modalità di compravendita ultrainformata che avviene quasi solo sui canali digitali.

Articolo originariamente pubblicato il 7 Gennaio 2014

Potenza dei social media americani nel condizionare le opinioni

Gli Stati Uniti sono un paese dove lo sviluppo e l’uso dei social media sono molto diffusi. Lo sono al punto tale che, in America, tramite questi canali singole persone possono arrivare a far valere la propria voce con i colossi dell’industria.

Le storie di Renee Shutters e Vani Hari ne sono esempi significativi. La signora Shutters in un primo momento protestò presso la Food and Drug Administration contro la Mars, Inc. per ottenere l’eliminazione dei coloranti artificiali dalle famose caramelle M&M’s. Tale tentativo tuttavia si rivelò vano. Solo dopo aver diffuso una petizione su internet, sostenuta da molta gente, la signora Shutters riuscì ad aver un impatto sull’azienda, che ora sta elaborando dei coloranti naturali con la prospettiva di sostituirli a quelli artificiali usati nelle caramelle.

Ancora più notevole è la storia della signora Hari, una blogger con all’attivo alcune campagne contro aziende alimentari. In risposta a un post di alcuni anni fa contro Chick-fil-A, Inc. - e al seguito che tale post ebbe presso il pubblico – Hari fu invitata dall’azienda (una catena di fast food specializzati in panini con pollo) a passare una giornata presso il quartier generale di Atlanta. In quell’occasione poté esporre i propri dubbi sugli ingredienti usati nei prodotti, discutere di come risolvere tali problemi, e contribuire a creare una lista delle priorità da affrontare. Dopo tale incontro l’azienda ha effettivamente introdotto delle modifiche agli ingredienti usati nelle proprie ricette.

Nessuna azienda dichiara esplicitamente che i cambiamenti sono frutto delle proteste mosse tramite i social media. Tuttavia, la relazione sembra piuttosto evidente.

Le aziende già esplorano strategicamente i social media per studiare l’evoluzione dei gusti dei consumatori. E quando le petizioni pubblicate via internet raggiungono una massa critica, le aziende non possono più far finta di niente, perché a quel punto vuol dire che sono i loro stessi clienti a chiedere i cambiamenti. A questo proposito, Matthew Egol, un partner presso l’azienda di consulenza Booz & Company, afferma che i social media possono amplificare significativamente le lamentele mosse da alcuni consumatori. Alcune aziende addirittura usano strumenti che permettono di stimare il rischio portato ai loro prodotti dalle proteste dei consumatori. Tali strumenti consentono di misurare le dimensioni del problema, quanto rapidamente si diffonde e quanto influenti sono le persone che se ne fanno portatori. A quel punto l’azienda può decidere cosa fare. I social media abbiano aperto una nuova era per fare arrivare la voce dei consumatori alle grandi aziende.

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