Prendere la Green card: Tassazione negli Stati Uniti delle plusvalenze virtuali

Con l'ottenimento della Green Card scatta immediatamente l'obbligo di rivalutazione dei cespiti patrimoniali e la conseguente tassazione in America di eventuali plusvalenze.

Prima di prendere la Green Card SEMPRE svolgere una analisi della propria situazione patrimoniale e finanziaria complessiva anche per evitare la tassazione automatica sulla rivalutazione automatica dei beni intestati e dei cespiti di proprietà.

Quali tasse ci sono da pagare, quali obblighi fiscali sorgono, con l'ottenimento della Green Card?

La tassazione negli Stati Uniti prevede che si debba fare la dichiarazione dei redditi e pagare le tasse in America per tutti i redditi percepiti worldwide. Questo per i cittadini e per i Resident Alien, ovvero coloro che hanno tenuto la Green Card. Ovviamente poi il meccanismo del credito di imposta previsto nel Trattato Italia America per Evitare la Doppia Imposizione, ad esempio, evitare di dover pagare le tasse due volte.

Assieme ai redditi vanno dichiarati in America anche i beni di proprietà. Ovviamente non è prevista tassazione sui beni personali. E, nel caso ad esempio degli immobili situati in Italia, la Convenzione Italia America prevede che le tasse sui redditi da fabbricati vadano pagate solo in Italia.

Esiste però un aspetto da non sottovalutare che potrebbe avere conseguenze “terrificanti” dal punto di vista fiscale per coloro che hanno vinto od ottenuto la Green Card. Ci riferiamo alle tasse sulle plusvalenze non realizzate sui beni di proprietà.
 

Come evitare di pagare le tasse sui Capital Gain non realizzati quando si diventa Resident Alien americani

Una norma fiscale americana potrebbe causare una vera e propria ingiustizia fiscale già agli inizi del trasferimento negli USA. Le norme fiscali americane prevedono che al momento del trasferimento in America si debbano rivalutare gli immobili ed i beni di proprietà e pagare le tasse sulle eventuali plusvalenze ancorchè non realizzate [plusvalenze virtuali o sulla carta se vogliamo] Ad esempio, se ho comprato un appartamento 20’anni fa che valeva 100mila euro, ed oggi ne vale 120mila, nella prima dichiarazione dei redditi da fare in America dopo che ho preso la Greencard dovrò dichiarare una plusvalenza di 20mila euro e pagare le tasse su tale plusvalenza. Anche se l’appartamento non è stato venduto e se la plusvalenza non si è realizzata nel concreto.

In pratica le norme fiscali americane prevedono una rivalutazione automatica del valore dei beni di proprietà e prevedono che sul “BIG” [Built in Gain: la differenza tra il valore di acquisto originario del bene e il valore di mercato - FMV “Fair Market Value” - al momento del rilascio della Green Card] si debbano pagare le tasse qualora il “BIG” sia positivo.

Come si può ben immaginare le conseguenze dal punto di vista finanziario potrebbero essere pesanti. Fortunatamente esiste una soluzione tutto sommato semplice che evita di dover partire con un carico fiscale già dal primo giorno in cui si diventa Resident Alien americani. Se vi trovate in questa situazione, ExportUSA può senz’altro aiutarvi svolgendo una revisione della vostra situazione finanziaria e patrimoniale complessiva per addivenire ad una pianificazione fiscale ottimale in vista dell’ottenimento della Green Card. E nel caso abbiate beni di proprietà che si sono rivalutati nel tempo, siamo in grado di strutturare il vostro trasferimento negli Stati Uniti per evitare di dover pagare le tasse in America sulle plusvalenze non realizzate.

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