
ECOMMERCE
Siti di e-commerce per sostenere la forza vendite
Un sito di e-commerce contribuisce a generare vendite e a trovare nuovi clienti in America e può essere utilizzato anche per sostenere la forza vendita
Aggiornamento del 18 Maggio 2025
Ecommerce in livestreaming: da fenomeno di nicchia a canale di vendita primario
Il live commerce fonde intrattenimento e transazioni in tempo reale, trasformando la scoperta dei prodotti in un’esperienza interattiva. Nel 2023 le vendite ecommerce generate tramite livestream negli Stati Uniti hanno raggiunto i 50 miliardi di dollari; secondo le stime Statista la cifra salirà a 68 miliardi entro il 2026. Piattaforme come Whatnot, eBay Live e TikTok Live facilitano demo di prodotto, drop esclusivi e eventi guidati da influencer che stimolano l’engagement immediato e la conversione istantanea, sfruttando il senso di urgenza e la dimensione comunitaria che si crea in chat (BigCommerce)
Realtà aumentata: colmare il divario fra esperienza fisica e digitale
L’impossibilità di “toccare con mano” un articolo online rimane una delle principali frizioni dell’e-commerce. Le applicazioni di realtà aumentata (AR) consentono ai consumatori di visualizzare i prodotti nel contesto d’uso—dall’arredo all’eyewear—riducendo l’incertezza d’acquisto e i resi. Secondo eMarketer, negli Stati Uniti gli utenti AR supereranno quota 100 milioni entro fine 2025, pari al 32 % della popolazione, aprendo la strada a un’adozione di massa di provini virtuali e configuratori 3D (EMARKETER)
Intelligenza artificiale: automazione e ottimizzazione end-to-end
L’AI ha riconfigurato l’intera catena del valore dell’e-commerce. I chatbot basati su LLM garantiscono assistenza clienti h24 e riducono i tempi di risoluzione; i motori di raccomandazione predittiva incrementano il tasso di cross-selling e il valore medio del carrello; gli algoritmi di demand forecasting ottimizzano scorte e logistica, abbattendo i costi di stock-out e overstock.
Personalizzazione avanzata: leva decisiva per la fidelizzazione
La personalizzazione dei touchpoint—dalle homepage alle email trigger—si conferma fattore chiave di loyalty. Uno studio Google & Storyline Strategies rileva che il 72 % dei consumatori in America è più propenso a rimanere fedele a un brand che offre esperienze personalizzate: segmentazione comportamentale, raccomandazioni in tempo reale e pricing dinamico per aumentare la ritenzione del visitatore/cliente.
Opzioni di pagamento flessibili: dal “Buy Now Pay Later” ai wallet digitali
La domanda di soluzioni “frictionless” al momento del checkout spinge a integrare metodi di pagamento diversificati: BNPL, rateizzazioni integrate nei POS virtuali, wallet (Apple Pay, Google Pay), account-to-account (A2A) via open banking e criptovalute stabili. Queste opzioni, unite a processi di checkout one-click e a tokenizzazione sicura, puntano a ridurre l’abbandono del carrello e migliorare la conversione.
In sintesi, la convergenza tra livestream interattivo, AR immersiva, AI pervasiva, personalizzazione data-driven e pagamenti flessibili sta ridefinendo i paradigmi dell’e-commerce nel mercato americano, imponendo l’adozione di architetture tecnologiche agili e di un approccio omnicanale centrato sul cliente.
Aggiornamento del 13 Luglio 2021
Le aspettative nei confronti dell’e-commerce da parte degli americani sono state ridefinite dalla crisi sanitaria mondiale. L’evoluzione dell’e-commerce nel 2020 ha costretto il mercato americano a rivalutare e reimmaginare ogni aspetto dell’esperienza di vendita al dettaglio per soddisfare le nuove esigenze dei consumatori americani
Sono emerse opportunità per gli italiani che vogliono vendere negli Stati Uniti che fanno appello alla volontà dei consumatori di svolgere attività tipicamente in-store da casa: rifornimenti, acquisti comparativi e indagini di nuovi prodotti.
Negli ultimi anni i consumatori americani hanno dimostrato un interesse crescente per gli acquisti online, grazie agli smartphone e alla possibilità di comparare prodotti e prezzi come mai prima. L’esplosione della pandemia ha accelerato questo cambiamento, tanto che si prevede che nel 2024 ci saranno più di 180 milioni di consumatori da dispositivo mobile.
Ciò che spicca rispetto agli ultimi dodici mesi è significativo:
Di seguito approfondiamo queste rivelazioni chiave del 2021, esplorando le dinamiche di acquisto sul mercato degli Stati Uniti da parte dei consumatori in base alle preferenze di canale, al coinvolgimento delle diverse categorie e alla loro mentalità.
La fiducia nell’e-commerce da parte degli americani è elevata perché questo offre praticità, varietà e controllo, dando potere ai consumatori: comprando online il consumatore può guidare il timone della propria esperienza da cliente gestendo il tempo, le scelte e l’esito della transazione. Alcuni driver sono:
Il 98% degli acquirenti online è soddisfatto della sua esperienza di e-commerce più recente. Non solo: le persone sentono anche che lo shopping online ha mantenuto o superato le loro aspettative nell’ultimo anno, e soprattutto i Millennials (il 63%) hanno aspettative altrettanto alte nei confronti dell’e-commerce rispetto al futuro.
È inoltre evidente che ormai quasi tutte le categorie merceologiche vengono acquistate prevalentemente online, dai servizi bancari ai prodotti per il benessere della persona fino all’arredamento.
Sembra che i consumatori interessati ad acquistare in stock determinati prodotti o a comprare prodotti simili per compararli da casa stiano aumentando (rispettivamente del +6% e del +13%). Eppure questi non sono comportamenti del tutto nuovi negli Stati Uniti, anzi erano presenti già da prima della pandemia: il 74% dei consumatori americani intervistati lo conferma, e afferma anche di fare spesso entrambe le cose.
Vediamo a quali profili demografici corrispondono Seekers e Stockers.
I Seekers, cioè i consumatori “in cerca di”, sono quelli che si impegnano attivamente nella sperimentazione di nuovi marchi. Più della metà fa parte della generazione dei Millennials, è un genitore e vive in città. I driver principali di questo modello di consumatore sono il senso di appartenenza, l’estetica e il desiderio di scoprire per primi nuovi brand, cosa che li fa sentire più svegli del compratore medio: i Seekers acquistano versioni “temporanee” di prodotti nella speranza di scovare l’oggetto perfetto dopo qualche tentativo, abitudine tre volte più comune per questo profilo rispetto ai consumatori in generale.
Gli Stockers, invece, sono consumatori abitudinari e fedeli al brand che li ha già soddisfatti. Il 58% appartiene alla Generazione X o ai Boomers, abita in zone suburbane o rurali e ha un reddito inferiore a quello degli sperimentatori, motivo per cui cercano di risparmiare acquistando scorte dei propri prodotti preferiti. Non meno importante è il fatto che questo comportamento di consumo li fa sentire sicuri: il consumatore abitudinario reputa internet un mezzo al servizio di un fine che ha a che fare con l’efficienza e il rapporto qualità/prezzo.
I Millennials più anziani risultano essere i più aperti alla sperimentazione e i meno legati a marchi specifici. Il 44%, poi, sperimenta più spesso nel settore della moda mentre il 67% di loro preferisce risparmiare e rifornirsi dei soliti prodotti nel settore beauty: insomma, ai giovani americani piace scoprire cose nuove ma se ne hanno la possibilità sono ben contenti di risparmiare qualche dollaro acquistando i soliti prodotti.
Oggi i consumatori americani trovano che lo shopping online sia soddisfacente tanto quanto lo shopping nei negozi fisici. Se non di più! Per distinguersi, i brand italiani negli USA devono coinvolgere il consumatore offrendo praticità, offerte ampie (incluse alternative di uno stesso prodotto) e informazioni trasparenti sull’inventario e sulla disponibilità. Così è più semplice intercettare le tendenze di consumo di entrambe le nuove “categorie” di consumatori.
Allo stesso modo le aziende italiane che vogliono entrare nel mercato USA dovrebbero valutare l’indice di sperimentazione dei potenziali acquirenti del prodotto o servizio; il loro potere di acquisto e l’affinità rispetto all’offerta del brand saranno delle linee guida strategiche per generare consigli personalizzati e invitarli a fare più acquisti.
Un sito di e-commerce contribuisce a generare vendite e a trovare nuovi clienti in America e può essere utilizzato anche per sostenere la forza vendita
Il consumatore americano acquista con lo smartphone: le aziende italiane negli Stati Uniti possono adattare la propria strategia di vendita e iniziare a vendere non più solo tramite ecommerce, ma anche sui social media
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