Novita’ in vista per i frantoi Italiani che vedono nel mercato americano un importante sbocco per vendere olio extra vergine d’Oliva negli Stati Uniti d’America.  La California ha infatti definito nuovi standard per la produzione di olio  che daranno una svolta importante al mercato Americano  che, ad oggi, e’ principalmente dominato da aziende Europee. Per vendere in California occore ,oltre alle indicazioni FDA, far riferimento ai nuovi standard promossi  dal California Department of Food and Agriculture.

I coltivatori d’olio d’oliva e i produttori  Californiani hanno infatti proposto di adottare nuovi standard per preservare la qualita’ dell’olio delle aziende Californiane. L’obiettivo e’ sfruttare la notorieta’ e qualita’ dei prodotti locali, come spiega Karen Ross,  segretario del dipartimento Alimentazione e Agricolutura.

Questi standard, potrebbe, nel prossimo futuro, estendersi anche agli importatori d’olio. Queste nuove regole, infatti potrebbero presentarsi come un ostacolo per il loro business di importazione, poiche’ la maggior parte dell’olio consumato negli Stati Uniti d’America nell’ultimo anno era di provenienza Spagnola o Made In Italy.

Gli standard previsti aiuteranno le imprese Californiane , coltivatori di olive e produttori d’olio(fungendo da apripista per tutti gli altri stati Americani), a proteggersi contro il fenomeno dell’importazione al fine di accrescere il consumo di olio Statunitense. I produttori locali dicono che l’olio potrebbe crescere e suscitare successo nella stessa maniera del vino Americano, che negli ultimi anni ha aumentato notevolmente la sua fama.

Infatti, guidati dal brand piu’ famoso, California Oil Ranch,  le imprese Californiane stanno incominciando a respingere i tentantivi di importazione dall‘Europa.

Gli standard inoltre saranno volti a creare maggiori controlli riguardo l’uso di agenti chimici usati per produrre certi tipi di oli o per altri particolari raffinazioni del prodotto. Inoltre i produttori Californaini saranno sottoposti a test sempre piu’ stringenti sui loro prodotti, come controlli sull’acidita’ e la rancidita’.

Per quanto concerne l’ American Oil Chemists’ Society, il chief science officer Richard Cantrill si dice soddisfatto per ogni tentativo di aumento degli standard dell’olio d’oliva.

I nuovi standard entreranno in vigore il 26 Settembre 2014, come programmato dal dipartimento dell’alimentazione e dell’agricoltura Californiana.

Se tale manovra si estendesse anche alle importazioni, al fine di poter vendere negli Stati Uniti d’America si dovra’ infatti tenere in considerazione non solo le indicazioni FDA ma anche delle indicazioni by California con un potenziale effetto domino anche per gli altri stati Americani.

Sebbene tali requisiti addizionali rappresenterebbero un elemento di difficolta’ per i produttori, i frantoi Italiani possono gia’ contare su standard qualitativi di livello. Queste nuove regole infatti si rifletterebbero in maniera estremamente positiva sui produttori Italiani, che non avrebbero nessun ostacolo nell’ importare i propri oli negli Stati Uniti d’America, rafforzandone, anzi, la propria qualita’ e bonta’ dei prodotti.

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