Ripubblichiamo una news dell'Ottobre 2012 sull'industria della raffinazione dei prodotti petroliferi negli USA. A posteriori possiamo dire che si trattava di un'analisi profetica: alla luce dello sviluppo delle nuove tecniche di estrazione di petrolio [e alla scoperta di nuovi giacimenti di gas naturale] l'industria della raffinazione petrolifera in America ha raggiunto tassi di sviluppo record. Con tutto quello che ne consegue in termini di importazione di materiali e attrezzature destinate alla raffinazione: tubi, flange, raccordi, macchinari, attrezzature etc.


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Riparte la produzione di petrolio negli Stati Uniti

Scoperti nuovi giacimenti di petrolio in vari stati dell'America

Il New York Times del 25 Ottobre [2012] racconta la storia della rinascita di un settore economico considerato prossimo alla scomparsa negli Stati Uniti. Fino a pochi anni fa l'industria della raffinazione del petrolio negli Stati Uniti era conosciuta come il tallone d'Achille dell'industria petrolifera: impianti costosi, di dubbia sicurezza e con bassi margini costringevano executive ed investitori a rivolgere l'attenzione alle più profittevoli trivellazioni. 

Tuttavia alcuni segnali indicano che il vento sta cambiando direzione, e a gran velocità. É il caso, ad esempio, della raffineria della Valero Energy situata a Three Rivers, 70 miglia a sud di San Antonio, Texas. Cinque anni fa, a causa degli enormi costi di trasporto di greggio da Africa e Medio Oriente, uniti ad un sempre crescente prezzo del gas, principale fonte di energia per il funzionamento degli impianti, la raffineria era ad un passo dalla vendita.

Oggi, un nuovo boom di trivellazioni nel sud del Texas garantisce forniture di greggio locale ad un costo decisamente inferiore che in passato. Contemporaneamente la scoperta di nuove fonti di combustibili fossili (un'area che attraversa gli States dal North Dakota alla frontiera messicana) ha prodotto una diminuzione del prezzo del gas del 60% negli ultimi quattro anni. Questi due fattori combinati hanno regalato alla Valero risparmi giornalieri di circa 665 mila dollari, aumentando i profitti di quattro volte dal 2008.

Tale situazione, estesa a livello nazionale, ha permesso agli Stati Uniti di ottenere elevati vantaggi competitivi sul mercato globale, e di diventare esportatore netto di petrolio greggio per la prima volta dall'era Truman. Ed è proprio nell'export che si concentrano le previsioni degli investitori americani. É stato stimato che per una tipica raffineria del Midwest il margine di profitto a barile è pressoché triplicato.
Per Anthony Rouse, chief economist presso la raffineria Phillips 66, la crescita é attesa nelle esportazioni. Phillips 66 sta investendo per aumentare la capacità di export del 40% entro la fine dell'anno.  L'entusiasmo per questa nuova stagione di ricchezza é facilmente leggibile nelle parole di William R. Klesse, chairman di Valero, i recenti cambiamenti nella produzione di gas e petrolio sono la cosa migliore che mi potesse capitare, e dire che ho attraversato l'embargo del petrolio arabo, la guerra Iraq-Iran e le campagne in Iraq ed Afghanistan

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