Dazi per importare in America prodotti dalla Cina

Aggiornamento del 22 Maggio 2025

Aumento delle importazioni Cina-USA a seguito della riduzione dei dazi USA

Un’impennata di spedizioni via mare dalla Cina agli Stati Uniti – a seguito della tregua di 90 giorni nella disputa commerciale USA-Cina – sta provocando gravi congestioni portuali e carenze di container in tutta l’Asia, in particolare in Cina, riferiscono le compagnie marittime. I ritardi si stanno estendendo ai porti della Corea del Sud (Busan), del Giappone (Tokyo, Yokohama) e del Sud-Est asiatico.

I principali cargo carrier oceanici hanno iniziato a riattivare i servizi container Cina-USA precedentemente sospesi; tuttavia, nel breve termine gli spazi restano limitati, poiché molte navi erano state riallocate su altre rotte durante la fase di rallentamento. Con l’avvicinarsi dell’alta stagione, le condizioni di mercato rimangono estremamente dinamiche.
 

Punti chiave per la pianificazione delle spedizioni importazioni dalla Cina agli Stati Uniti

Adottando un approccio proattivo e flessibile, è possibile attenuare gli effetti delle congestioni e mantenere la continuità delle catene di approvvigionamento durante questo periodo di turbolenza trans-pacifica.

Aggiornamento del 12 Maggio 2025

Concordata ieri una drastica riduzione dei dazi sulle reciproche importazioni tra Stati Uniti e Cina

 I dazi reciproci introdotti dal Presidente Trump scenderanno dal 145 % al 10 %. Pechino, dal canto suo, ridurrà le contromisure tariffarie sulle importazioni di merci statunitensi dal 125 % al 10 % segnando una sorprendente de‑escalation delle tensioni commerciali tra le due maggiori economie mondiali. USA e Cina istituiranno inoltre un meccanismo permanente di consultazione per monitorare l’evoluzione dei rapporti commerciali, come annunciato al termine di due giorni di negoziati a Ginevra. Resta invece invariato il dazio statunitense del 20 % legato al fentanyl. Di conseguenza, la maggior parte delle importazioni cinesi negli Stati Uniti continuerà a pagare un dazio import complessivo del 30 %. Rimangono in vigore dazi settoriali aggiuntivi su acciaio, alluminio, autoveicoli e specifiche categorie merceologiche imposti durante il primo mandato di Trump e successivamente dall’amministrazione Biden. Le riduzioni decise avranno una durata iniziale di 90 giorni, durante i quali proseguiranno le trattative.

Il Vicepremier cinese He Lifeng ha confermato che Pechino sospenderà o cancellerà un’ampia gamma di contromisure non tariffarie, tra cui potenziali restrizioni all’esportazione di minerali critici impiegati nella produzione di batterie e in altre applicazioni ad alta tecnologia. Gli scambi bilaterali si erano pressoché azzerati dall’inizio dell’anno, poiché i dazi elevati avevano compromesso le catene di fornitura di imprese di ogni dimensione che dipendono dalla manifattura cinese.

A valle dell’intesa, i vertici della statale Cosco Shipping programmeranno questa settimana un viaggio a Washington per colloqui con funzionari statunitensi. Il Presidente cinese Xi Jinping ha inoltre inviato a Ginevra Wang Xiaohong, suo principale consigliere per la sicurezza pubblica, a dimostrazione della centralità del dossier fentanyl nel dialogo bilaterale.

Aggiornamento del 16 Aprile 2025

I dazi imposti alle importazioni in America di beni e merci provenienti dalla Cina hanno raggiunto, e a volte superano, il 145% La Cina risponde portando al 125% i dazi per le importazioni in Cina di merci provenienza americana.

I dazi statunitensi sulle importazioni dalla Cina sono saliti vertiginosamente, includendo:

- Un dazio reciproco del 125%,  
- Un dazio del 20% introdotto per affrontare la crisi del fentanyl,  
- Ulteriori dazi compresi tra 7,5% e 100% previsti nella Section 301 solo su determinati beni.

Il 13 Aprile 2025, però, l'amministrazione del presidente Donald Trump ha concesso una esenzioni dai dazi per gli smartphone, i computer, e per altri dispositivi elettronici, importati principalmente dalla Cina, offrendo un significativo sollievo a grandi aziende tecnologiche come Apple che dipendono fortemente da questi prodotti importati.

La Cina ha dichiarato di stare valutando l’impatto di tali esenzioni. In un comunicato diffuso domenica, il Ministero del Commercio cinese ha definito l'esenzione come "un piccolo passo degli Stati Uniti per correggere la loro errata pratica di dazi 'reciproci' unilaterali".

Aggiornamento del 13 Marzo 2025

L'Amministrazione Trump impone un ulteriore aumento dei dazi per importare in America prodotti provenienti dalla Cina. L'aumento, attuato in due tornate del 10% ciascuna, è pari quindi al 20% e si somma ai dazi imposti sulle merci prodotte in Cina già dalla prima presidenza Trump e mai revocati dalla successiva Amministrazione Biden.

C'è da dire che mentre la prima tornata di dazi era focalizzata solo su alcune categorie merceologiche, l'aumento del 20% recentemente imposto dal Presidente Trump si applica invece su tutte le importazioni dalla Cina agli Stati Uniti senza eccezioni.

In questo scenario, diventa ancora più conveniente l'ipotesi di importare dalla Cina utilizzando quanto previsto dalla procedura di importazione USA nota come First Sale Rule ovvero la possibilità di calcolare i dazi import per l'America sul prezzo di acquisto dal produttore cinese e non già sul prezzo esposto nella fattura di importazione usata per sdoganare in America. Per chiarezza ribadiamo che quanto previsto dalla FSR in realtà vale per importazioni negli USA provenienti da qualsiasi paese e non solo dalla Cina.

La FSR è tanto più conveniente quanto più alti sono i dazi import USA. Categorie merceologiche come le fibre tessili, le calzature, e l'abbigliamento sono quelle su cui, in media, gli Stati Uniti impongono i dazi di importazione più alti e che quindi offrono il potenziale maggiore di risparmio sui dazi di importazione dalla Cina agli Stati Uniti.

Executive Order 14195—Imposing Duties To Address the Synthetic Opioid Supply Chain in the People's Republic of China

FURTHER AMENDMENT TO DUTIES ADDRESSING THE SYNTHETIC OPIOID SUPPLY CHAIN IN THE PEOPLE’S REPUBLIC OF CHINA

Aggiornamento del 21 Aprile 2022

Nuove regole doganali: Da giugno è vietata l’importazione negli USA di merci prodotte in tutto o in parte nello Xinjiang o da aziende che favoriscono il lavoro forzato in Cina

Negli Stati Uniti è illegale importare beni realizzati con il lavoro di persone ridotte in schiavitù, e per i prodotti che arrivano dalla regione dello Xinjiang (Cina) la regole di importazione stanno per diventare ancora più severe. Il provvedimento contro il lavoro forzato firmato dal Presiedente Biden ha l’obiettivo di rendere le aziende attive sul mercato americano responsabili a tutti i livelli della supply chain: presto, infatti, chi esporta beni dalla Cina dovrà dimostrare di non ricorrere al lavoro forzato prima di importare la merce negli Stati Uniti.

Le catene di approvvigionamento di aziende energetiche, tessili e agricole sono state sottoposte a numerosi controlli e questi settori stanno lavorando per eliminare ogni traccia di lavoro forzato. Lo Xinjiang produce un quinto del cotone mondiale e il 45% di un materiale essenziale per realizzare i pannelli solari ed è anche un importante fornitore di carbone, petrolio, oro e alluminio. Questo significa che molte società che si occupano di importare e vendere negli Stati Uniti dovranno verificare i possibili legami con la regione dello Xinjiang, in modo da avere una catena di approvvigionamento trasparente e a norma.

L’UFLPA (Uyghur Forced Labor Prevention Act) entrerà in vigore il 21 giugno 2022. Qui potete leggere la versione integrale in lingua inglese del disegno di legge:

https://www.congress.gov/bill/117th-congress/house-bill/1155/text

Dogana Import Stati Uniti

Linee guida per l’importazione sul mercato americano di articoli estratti, prodotti o fabbricati nello Xinjiang

Il governo americano sta definendo una strategia per sostenere l’applicazione di una legge che di fatto vieterà l’importazione sul mercato americano di un’enorme quantità di prodotti dalla Cina. In particolare, chi importa dalla Cina per vendere negli Stati Uniti dovrà seguire delle linee guida che riguardano:

La presunzione che l’azienda importatrice violi la legge contro il lavoro forzato può essere vinta se il CBP (Customs and Border Protection) determina che:

Se la presunzione delle dogane americane viene vinta i beni si possono importare negli Stati Uniti.

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