In America non si pagano tasse sul mining delle criptovalute. Ricevere tokens per l'attività di mining non è un evento tassabile (per ora ;-)

Il caso di una coppia che querela l'Agenzia delle Entrate americana e ottiene il rimborso di tutte le tasse pagate impropriamente

Una coppia ha rifiutato un'offerta di rimborso da parte dell'IRS per le tasse pagate sui token guadagnati dall'attività di mining sulla criptovaluta TEZOS. Invece, la coppia ha chiesto un giudizio formale sulla questione da parte di un tribunale federale. L' Agenzia delle Entrate americana [IRS] ha presentato una mozione per respingere la richiesta della coppia sostenendo che la questione è discutibile.

La questione rilevante è se l'imposta è dovuta quando i token crittografici vengono estratti e assegnati ai miner come risultato della loro attività professionale di mining, come sostenuto dall'IRS, o se l'imposta è dovuta solo quando i token ricevuti in cambio dell'attivita di mining vengono convertiti in fiat, in un'altra criptovaluta o altrimenti utilizzati.

Il 26 maggio 2021, i querelanti hanno presentato una denuncia presso il tribunale distrettuale federale degli Stati Uniti nel distretto centrale del Tennessee chiedendo il rimborso delle imposte sul reddito pagate in eccesso dall'IRS sulla base dei token ricevuti in cambio della loro attività di mining. I querelanti hanno pagato le tasse su 8.876 token di Tezos che avevano ottenuto attraverso il mining, ma che non avevano mai convertito o venduto.

L'attività professionale dei querelanti era il mining di Tezos utilizzando la propria dotazione di Tezon attraverso un processo di staking, e la potenza di elaborazione del loro computer per contribuire alla creazione di nuovi blocchi sulla Blockchain di Tezos.

Attraverso questo processo di mining, la coppia ha ricevuto nuovi token di Tezos. L'IRS ha assoggettato a tassazione i token che la coppia aveva guadagnato dall'attività di mining come reddito che la coppia guadagnava nel momento in cui riceveva i token esattamente come se si trattasse di uno stipendio da lavoro autonomo. I querelanti hanno affermato che i token non erano reddito, ma piuttosto una proprietà di nuova creazione che poteva essere tassata solo al momento della vendita da parte dei proprietari. Lo hanno paragonato a un fornaio che fa una torta, dove l'imposta è dovuta non quando la torta viene fatta ma quando viene venduta.

Piuttosto che andare a sentenza, l'Agenzia delle Entrate americana ha rimborsato la coppia di tutte le tasse già pagate [più interessi]. In effetti l'IRS ha sempre sostenuto che le criptovalute non fossero valuta in senso stretto bensì personal property. L'impostazione data dalla coppia alla struttura della tassazione dei token derivanti dall'attività di mining è quindi corretta e perfettamente in linea con l'impostazione fiscale del mining che deriva da fatto che le cripto siano personal property e non valuta.

Piuttosto che arrivare ad una sentenza di un tribunale che sancisse tale principio, quindi, l'IRS ha preferito capitolare e restituire per intero le tasse pagate dalla coppia. Interessante però sapere che, per il momento, di per sè, l'attività di mining in America non è tassabile fintantochè i token non sono venduti per una valuta fiat opppure scambiati con una criptovaluta.

foto in testa pagina per gentile concessione di Frank and Frances Carpenter Collection, Public domain, via Wikimedia Commons

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