Vendite Black Friday e Cyber Monday negli Stati Uniti

Nuovi scenari di acquisto negli USA: sconti anticipati, leggero calo della spesa online e una ripresa delle vendite nei punti di vendita fisici 


Aggiornamento del 7 Novembre 2022

L'avevamo detto: Natale non significa più lunghe file davanti ai negozi e mall affollati​. A dirlo è il grafico con le previsioni per la spesa USA online di fine anno:

- ​Cyber Monday e Black Friday si attesteranno rispettivamente a circa $12 miliardi e $10 miliardi di vendite e-commerce.

​- Queste saranno le giornate in cui le vendite natalizie saranno più intense.Previsioni dei consumi durante Black Friday e Cyber Monday nel mese di novembre 2022

Nel complesso, le vendite pre-natalizie negli Stati Uniti aumenteranno tra il 6% e l'8% per un valore tra i 942,6 e i 960,4 miliardi di dollari. Si tratta di una crescita rallentata rispetto al 2021 (+13,5%), un po' per l'inflazione un po' perché i consumatori americani hanno iniziato a fare acquisti per Natale già a ottobre durante i saldi.



Articolo originariamente pubblicato il 3 Dicembre 2021

Anche se la Cyber Week quest’anno ha segnato vendite per la prima volta in calo, i consumatori stanno ancora spendendo a livelli record in America

Per milioni di americani, i giorni (e talvolta le ore) dopo la festa del Ringraziamento sono sinonimo di corse frenetiche a caccia dei migliori affari. Prima il Black Friday, poi lo Small Business Saturday, e dopo la breve pausa della domenica, il Cyber Monday. Quest’anno, però, oltre ai segnali di ripresa del commercio, l’America si rivela anche palcoscenico di cambiamenti nelle abitudini d’acquisto del periodo di shopping più sfrenato dell’anno.

Le aziende, quest’anno, si sono portate avanti avvisando per tempo i consumatori delle disponibilità per gli acquisti natalizi, per spingerli ad anticipare lo shopping delle feste e non ritrovarsi a mani vuote a causa della carenza degli articoli più richiesti, difficili da reperire. Da una parte con il boom dell’economia e la disoccupazione ai minimi negli USA, il costo del lavoro è salito (anche per la difficoltà delle aziende di trovare personale che ha fatto lievitare il salario); dall’altra, la fortissima domanda ha mandato in tilt le catene di produzioni internazionali, determinando il caro prezzi. Le strozzature alla supply chain, infatti, non solo hanno fatto lievitare i prezzi, ma hanno anche impedito di rifornire rapidamente la merce di fine anno, soprattutto dei prodotti più richiesti come quelli tecnologici, che non riuscivano a soddisfare la domanda già prima del periodo dei maxi-sconti di fine anno.

Da Cyber Week a Cyber Month: le nuove regole per i "big deal" made in USA

Negli USA, a quanto pare, lo shopping natalizio non è più caratterizzato da lunghe file davanti ai negozi fino a tardi o dallo sgomitare in un centro commerciale pieno zeppo di gente. E nemmeno dai cosiddetti eventi doorbuster, ovvero i super sconti validi solo nelle prime ore del Black Friday con un’offerta limitata, eliminati dai grandi leader di mercato. I negozi hanno piuttosto fatto a gara nel lanciare i saldi pre-Black Friday, trasformando l'evento di un singolo fine settimana in un affare di mesi, e promuovendo alcune offerte per incentivare le vendite sui propri store online già a partire da ottobre, per indurre nei consumatori l’effetto “chi prima compra meglio alloggia”.

Le vendite online del Black Weekend scendono, ma complessivamente le vendite natalizie sul mercato Americano raggiungono cifre record 

Secondo Adobe Digital Insights, da inizio novembre al Cyber Monday, i consumatori negli Stati Uniti hanno speso online 109,8 miliardi di dollari, con un aumento dell'11,9% rispetto all’anno precedente, battendo ogni record di vendite e raggiungendo una nuova pietra miliare. Il che dimostra non solo l'efficacia da parte dei retailer di partire in anticipo con le promozioni di fine anno, ma anche il timore dei consumatori di trovare gli scaffali (veri o virtuali) vuoti. Le previsioni per l’e-commerce negli Stati Uniti, dichiarano che l'intera stagione delle vacanze (1 novembre - 31 dicembre) raggiungerà il tetto dei 207 miliardi di dollari, con un aumento record del 10%. Con Amazon ancora una volta regina delle vendite.

Da una parte i dati indicano un cambiamento nelle abitudini di acquisto di fine anno, dall’altra si rileva che i consumatori americani ancora non rinunciano alla frenesia del Black Weekend (tradizionalmente uno dei più grandi giorni di shopping dell'anno), sebbene le vendite online siano in calo per la prima volta dai suoi esordi. Secondo il report di Adobe, infatti, la spesa totale degli acquirenti online durante il Black Friday è stata di circa 8,9 miliardi di dollari, meno dei 9 miliardi di dollari del 2020 (con un aumento del 10,6% rispetto al 2021 delle vendite da mobile). Anche le vendite online del Cyber Monday diminuiscono con una flessione dell'1,4% a 10,7 miliardi di dollari. Il Cyber Monday si è comunque confermato come la giornata dell'anno con il maggior numero di vendite online. La National Retail Federation prevede che le vendite al dettaglio negli USA, sempre nei due mesi del periodo natalizio aumenteranno del 10,5% rispetto all’anno precedente, per un totale di 859 miliardi di dollari. Negli ultimi cinque anni, l'aumento medio è stato del 4,4%, ha affermato la NRF.

Non solo acquisti natalizi online: in America tornano gli acquisti nei negozi tradizionali

Le prime stime di Sensormatic rivelano che gli americani sono tornati allo shopping in persona per il Black Friday, con il traffico nei negozi salito del 48% rispetto allo scorso anno, anche se ancora ben al di sotto dei livelli pre-pandemia. La crisi della catena delle forniture e i ritardi nella consegna delle merci potrebbero aver spinto i consumatori americani a tornare a fare shopping in-store per aumentare le possibilità di assicurarsi i regali in tempo per Natale. È anche vero che dopo l'astinenza dallo shopping nei punti vendita durante il lockdown, i consumatori americani avevano il forte desiderio di tornare a comprare nei negozi. Vi è poi un’altra fetta di shopper, quella che ha optato per effettuare acquisti online con il ritiro in negozio, risparmiando sui costi di spedizione. D’altronde, ormai sono gli stessi negozi fisici a offrire servizi ibridi lasciando più opzioni di acquisto ai clienti. Gli stessi brick and mortar, che un tempo osteggiavano questo imponente passaggio all'online, con la pandemia hanno capito una volta per tutte che lo shopping digitale non è un fenomeno transitorio e si sono adeguati investendo più risorse nell'e-commerce per competere con le attività Direct to Consumer, che in questi anni di restrizioni stanno vivendo un’espansione economica senza precedenti.

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