Accordi commerciali tra Stati Uniti e paesi asiatici per rafforzare la supply chain e la fornitura di minerali critici e terre rare

Gli accordi commerciali conclusi ad Ottobre tra Stati Uniti e Tailandia, Cambogia, Australia, Giappone, e Malesia conclusi nel mese di Ottobre mirano a rafforzare la supply chain americana per la fornitura di metalli critici e terre rare, e a diminuire la dipendenza dalla Cina per l'approvvigionamento di metalli critici e terre rare.

L’Amministrazione Trump ha concluso oltre 10 miliardi di dollari in accordi commerciali con vari paesi asiatici sui minerali critici nel mese di ottobre, con l’obiettivo di diversificare le catene di approvvigionamento alleviando la dipendenza delle forniture americane di minerali critici e terre rare dalla Cina.

Gli Stati Uniti attualmente importano oltre il 50% di 46 materie prime minerarie non energetiche, con la supply chain di 15 metalli critici completamente dipendenti dalle importazioni, mentre la Cina controlla il 90% della raffinazione mondiale delle terre rare.

Diversi strumenti federali sono disponibili per sostenere i progetti di approvvigionamento degli Stati Uniti sui minerali critici, tra cui il processo autorizzativo FAST-41, le autorità del Defense Production Act e nuovi finanziamenti federali pari a 2,5 miliardi di dollari.
 

Introduzione

Il mese di ottobre è stato particolarmente intenso per l’Amministrazione Trump nel concludere accordi commerciali e di fornitura sui minerali critici. Al termine del suo tour in Asia, il Presidente Trump ha annunciato nuovi accordi sui minerali critici con Cambogia, Giappone, Malesia e Tailandia. Ciò si aggiunge a un accordo con l’Australia della settimana precedente per investire congiuntamente oltre 3 miliardi di dollari in progetti di estrazione e lavorazione di minerali critici, mentre l’Export-Import Bank degli Stati Uniti (“EXIM”) ha emesso più di 2,2 miliardi di dollari in finanziamenti per rafforzare la sicurezza delle catene di approvvigionamento (in particolare grafite, magnesio, titanio e scandio) nei confronti soprattutto di paesi asiatici.

Insieme al recente aumento delle acquisizioni di partecipazioni azionarie diretta da parte dell’Amministrazione americana in aziende private che trattano minerali critici, questi accordi commerciali internazionali mostrano una strategia di lungo periodo degli Stati Uniti per garantire catene di approvvigionamento sicure per energia e minerali critici. La dominanza energetica rimane dunque una delle principali—se non la principale—priorità dell’amministrazione americana, con molti dipartimenti federali coinvolti nell'attività di preparazione di accordi commerciali son i paesi produttori.
 

Perché i Minerali Critici Sono Importanti per gli Stati Uniti 

L’U.S. Geological Survey (USGS) ha pubblicato il suo Elenco 2025 dei Minerali Critici il 6 novembre 2025. L’elenco include tutti i 50 minerali critici presenti nella versione del 2022, più altri 10 nuovi minerali critici—tra cui arsenico, boro, carbone metallurgico, fosfato, tellurio e uranio. Secondo USGS, l’elenco sarà rivisto dinamicamente, secondo necessità e aggiornato in base ai dati correnti su offerta, domanda e concentrazione geografica della produzione.

L’elenco è fondamentale per comprendere verso quali progetti futuri potranno essere diretti finanziamenti federali, acquisizioni pubbliche di capitale e accordi commerciali bilaterali o multilaterali.

L’Amministrazione Trump ha riconosciuto questa eccessiva dipendenza nella fornitura di metalli critici e terre rare dai paesi esteri come una vulnerabilità dell'economia e della sicurezza nazionale degli Stati Uniti. Il Presidente ha pertanto incaricato il Dipartimento del Commercio di avviare un’indagine ai sensi della Section 232 per valutare l’impatto delle importazioni di questi materiali sulla sicurezza e resilienza dell’America.

Attraverso un approccio multifattoriale e l’uso coordinato di diversi strumenti federali, l’amministrazione sta lavorando per ridurre la dipendenza degli Stati Uniti dalle importazioni estere—soprattutto dalla Cina—e per stimolare la crescita economica. Gli investimenti diretti del governo dimostrano un forte impegno per questi obiettivi, così come l’inserimento di 2 miliardi di dollari nel One Big Beautiful Bill Act per il National Defense Stockpile Transaction Fund e ulteriori 500 milioni per i programmi di credito alla difesa.
 

Accordi Internazionali USA: Costruire un Club delle Nazioni

Prima dell’incontro del 30 ottobre con il Presidente cinese Xi Jinping, il Presidente Trump ha utilizzato il suo tour di cinque giorni in Asia per firmare nuovi accordi commerciali, di lavorazione, e di fornitura dei minerali critici a favore dell'economia americana per un valore complessivo superiore a 10 miliardi di dollari. Il Segretario degli Interni Doug Burgum, che co-presiede anche l’Energy Dominance Council, ha definito questi accordi l’inizio della creazione di un club di nazioni dedicato alla raffinazione e lavorazione dei minerali critici.

PAESE TIPO DI ACCORDO SINTESI (Minerali Critici)
Australia Framework
  • Stabilisce una politica cooperativa per garantire, diversificare e rafforzare le catene di approvvigionamento essenziali per l’industria avanzata e la difesa in entrambi i Paesi.
  • Punta a sfruttare capacità industriali e di stockpiling esistenti, mobilitare investimenti pubblici e privati, e accelerare progetti di estrazione, separazione e raffinazione.
  • Impegna le parti a snellire le autorizzazioni, sviluppare sistemi di prezzo equi e basati su standard, contrastare pratiche commerciali non di mercato e rafforzare la supervisione sulle vendite di asset minerari per motivi di sicurezza nazionale.
Cambogia Accordo di Commercio Reciproco
  • Si concentra sulla promozione di investimenti e opportunità commerciali reciproche, in particolare nei minerali critici e nelle infrastrutture. La Cambogia si impegna a consentire e facilitare investimenti statunitensi in settori quali esplorazione mineraria, estrazione, raffinazione, energia, telecomunicazioni, trasporti e infrastrutture.
Giappone Framework
  • Mira ad ampliare l’offerta di minerali grezzi e lavorati tramite investimenti coordinati pubblici e privati, strumenti di supporto finanziario, misure commerciali e processi autorizzativi più rapidi.
  • Promuove la collaborazione con partner internazionali, stockpiling complementare e revisioni di sicurezza nazionale delle vendite di asset minerari.
  • Indirizza entrambi i Paesi a identificare e finanziare progetti prioritari di estrazione e lavorazione, promuovere concorrenza leale e contrastare pratiche commerciali non di mercato tramite mercati trasparenti e ad alto standard.
Malesia Memorandum d’Intesa
  • Stabilisce un quadro per rafforzare cooperazione commerciale, investimenti e sicurezza economica bilaterale.
  • Approfondisce la cooperazione in materia di sicurezza nazionale ed economica allineando controlli all’export, sanzioni e meccanismi di revisione degli investimenti—con particolare attenzione ai minerali critici e alle infrastrutture.
  • Valuta il finanziamento di progetti malesi tramite EXIM e DFC statunitensi, mentre la Malesia faciliterà circa 70 miliardi di dollari di investimenti collegati agli USA in dieci anni.
Tailandia Memorandum d’Intesa
  • Stabilisce un quadro di cooperazione per rafforzare e diversificare le catene di approvvigionamento globali di minerali critici tramite investimenti congiunti, commercio e trasferimento tecnologico.
  • Mira a promuovere esplorazione, estrazione, lavorazione, raffinazione, riciclo e valore aggiunto domestico in Thailandia, per creare mercati sicuri, efficienti e trasparenti per minerali critici e terre rare.
  • Favorisce collaborazione tramite condivisione di informazioni, sviluppo di capacità e partnership con il settore privato, supportando al contempo miglioramenti normativi come autorizzazioni accelerate e tutele per la sicurezza nazionale.


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