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Boom di apertura di nuove fabbriche negli USA
La riorganizzazione della supply chain e i finanziamenti statali stanno facendo segnare livelli record agli investimenti negli impianti produttivi negli USA
Negli ultimi 12 mesi l'investimento nella costruzione di data center negli USA è stato pari a 38 miliardi di dollari mentre nel 2025 la spesa per la costruzione di nuove fabbriche in America ha raggiunto i 228 miliardi di dollari.
La fonte dei dati sugli investimenti nel rinnovo delle infrastrutture del mercato americano riportati in questa pagina è il Census Bureau - Federal Statistical Research Data Centers
Negli ultimi anni, la cosiddetta “AI spending mania” negli Stati Uniti ha generato investimenti per centinaia di miliardi di dollari, ma solo una minima parte di questa spesa ha riguardato i costi edilizi dei data center. La quota preponderante degli investimenti in data center negli USA è stata assorbita dai server dedicati all’intelligenza artificiale e dalle infrastrutture necessarie per fornire loro elevate potenze elettriche. I costi di costruzione dei data center si riferiscono quindi essenzialmente all’edificio, ai miglioramenti del terreno e agli impianti strutturali quali HVAC e sistemi meccanici, non al contenuto tecnologico, che rappresenta la componente di gran lunga più onerosa.
La progettazione e realizzazione di un data center richiede anni; l’attività edilizia osservata oggi riflette decisioni prese in precedenza. Tuttavia, il ritmo della spesa è un indicatore diretto dell’intensità dell’attuale fase espansiva legata all’AI.
Secondo i dati del Census Bureau, la spesa per la costruzione di data center è aumentata del 25% su base annua, raggiungendo 3,7 miliardi di dollari ad agosto, con un incremento di quasi 400% dal 2021. Nell’arco degli ultimi dodici mesi sono stati investiti complessivamente 38 miliardi di dollari in nuovi data center.
La spesa per la costruzione di impianti manifatturieri ha proceduto nel semestre chiuso ad agosto a un ritmo di quasi 19 miliardi di dollari al mese. Si tratta di una crescita del 219% rispetto all’inizio del 2021 e del 41% rispetto all’inizio del 2023. Complessivamente, la spesa degli ultimi dodici mesi per nuove fabbriche ammonta a circa 228 miliardi di dollari.
Pur mantenendosi a un livello eccezionalmente elevato, il ritmo di investimenti nella costruzione industriale risulta in parziale rallentamento in America rispetto al picco del 2024. I fattori principali includono: trasferimento di risorse verso la costruzione di data center, colli di bottiglia nelle forniture, carenza di manodopera specializzata e interventi dell’immigrazione federale sui cantieri, come documentato nel caso dello stabilimento Hyundai.
Dopo decenni di globalizzazione, le imprese americane stanno ripensando la produzione domestica. Le nuove fabbriche saranno altamente automatizzate e destinate alla realizzazione di prodotti complessi e ad alto valore aggiunto. All’interno di questo trend, la spesa per la costruzione di nuovi stabilimenti dedicati alla produzione di computer, apparecchiature elettroniche ed elettriche è cresciuta di oltre il 1400% dal 2021, passando da 570 milioni a 8,86 miliardi di dollari, e rappresenta ora oltre metà della spesa totale per la costruzione di nuove fabbriche in America.
Ulteriori categorie rilevanti includono impianti per veicoli e componentistica, batterie, semiconduttori e settore chimico, che completano il quadro di una ricomposizione strutturale della base produttiva americana verso segmenti a più alto contenuto tecnologico.
Il confronto tra i diversi blocchi di investimento chiarisce le proporzioni in gioco per il mercato americano:
| Voce di spesa | Spesa mensile (agosto, mld $) | Spesa ultimi 12 mesi (mld $) | Variazione rispetto al 2021 |
| Costruzione data center | 3,7 | 38 | ≈ +400% |
| Costruzione fabbriche (totale) | 18,8 (≈ 19) | 228 | +219% |
| Infrastrutture elettriche (impianti + trasmissione) | 9,8 (≈ 10) | n.d. | +29% dal 2021 / +69% dal 2018 |
La spesa mensile per la costruzione di nuovi impianti elettrici in America, comprese centrali elettriche e reti di trasmissione dell'elettricità, si è stabilizzata attorno a 10 miliardi di dollari al mese (9,8 miliardi ad agosto). Dal 2021, il ritmo è aumentato del 29%, mentre considerando le due principali ondate di accelerazione dal 2018 al 2025, l’incremento cumulato è pari al 69%. Questa dinamica riflette l’adeguamento dell’infrastruttura energetica a una combinazione di fattori: crescita dei carichi legati ai data center, transizione energetica e rinnovamento di asset obsoleti.
Il quadro che emerge è quello di una ricomposizione strutturale del capitale fisso negli Stati Uniti. La sovrapposizione di tre direttrici — boom dei data center, re-shoring manifatturiero ad alto contenuto tecnologico e rafforzamento delle infrastrutture elettriche — suggerisce una fase di investimento infrastrutturale e produttivo di portata eccezionale.
Nel breve periodo, questo impulso agli investimenti tende a sostenere la domanda aggregata, l’occupazione nei settori delle costruzioni e dei servizi collegati e, al tempo stesso, esercita pressioni su capacità produttiva del settore edilizio, mercato del lavoro e catene di fornitura. Ciò contribuisce a mantenere tensioni sui costi (salari, materiali, finanziamento), con potenziali effetti sull’andamento dei prezzi relativi e sui margini di profitto.
Nel medio-lungo periodo, se questi investimenti verranno effettivamente tradotti in capacità produttiva efficiente — data center ad alta intensità di calcolo, impianti automatizzati, infrastrutture energetiche più robuste — l’effetto atteso è un aumento della produttività totale dell'economia americana e un miglioramento della competitività dell’economia USA nei segmenti a più alto valore aggiunto. Resta tuttavia il tema della sostenibilità fiscale, poiché una parte significativa di questa espansione è accompagnata da un incremento del debito pubblico americano e da un fabbisogno strutturale di finanziamento che si riflette nei mercati dei capitali.

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