
ECONOMIA USA
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Un aumento generalizzato del 10% dei dazi di importazione per l'America ha il potenziale di far aumentare il tasso di inflazione negli Stati Uniti dell'1.5% nell'ipotesi che:
Il tasso di inflazione a cui si fa riferimento è quello misurato dal PCE - Personal Consumption Expenditures. Il PCE tiene traccia del valore dei beni e dei servizi effettivamente acquistati dai consumatori americani compresi beni durevoli, beni di consumo, e servizi. Il PCE è l'indice dell'andamento dei prezzi generalmente preferito dalla Federal Reserve nelle sue decisioni di politica monetaria perché è considerato una misura più aderente alle dinamiche dei consumi degli americani e quindi in grado di fornire un quadro più preciso dell'andamento dell'inflazione per l'economia americana.
Come si può vedere dalle ipotesi elencate, un aumento dell'1.5% del tasso di inflazione in America corrisponde ad un massimo teorico perchè di sicuro una percentuale dell'aumento dei dazi sarebbe assorbita in parte dagli esportatori esteri e in parte dagli importatori americani.
È notizia della scorsa settimana, ad esempio, che la catena americana di negozi al dettaglio Walmart ha in corso negoziazioni con i fornitori cinesi per far sì che quest'ultimi si accollino il 66% dell'aumento dei dazi di importazione dalla Cina agli Stati Uniti:
https://www.scmp.com/economy/china-economy/article/3312482/us-retail-giants-pushing-chinese-suppliers-shoulder-66-tariff-costs
È molto probabile, poi, che dazi generalizzati del 50% per le importazioni USA dalla Cina innescherebbero un certo effetto di sostituzione verso beni prodotti in altri paesi, quindi con un dazio import minore, riducendo dunque ulteriormente l'ipotetico aumento dell'inflazione in America in seguito ad un aumento dei dazi USA
Riteniamo quindi che l'impatto sull'inflazione americana di un aumento generalizzato dei dazi USA, come misurato dal PCE - Personal Consumption Expenditures, possa più realisticamente situarsi tra lo 0.3% ed lo 0.5%
Un altro fattore di rischio per l'andamento dei prezzi negli Stati Uniti è solo indirettamente legato all'aumento dei dazi USA ed ha a che fare con la logistica, segnatamente con il riallineamento delle catene di fornitura conseguente all'aumento dei dazi. La logistica [approvvigionamento, rotte, spedizioni internazionali, distribuzione nei mercati di sbocco] è un insieme di attività intimamente connesso alla fisicità delle cose, e, come tale, ha dei tempi di risposta e adattamento tendenzialmente lunghi.
Il riadattamento della logistica, poi, sicuramente avrà tempi diversi lungo tutte le attività che fanno parte della catena logistica. Pensiamo alla disponibilità delle navi cargo quando si sposta il focus da una rotta all'altra, la disponibilità di mezzi, materiali, magazzini, personale, nei vari porti quando cambiano le rotte e i mercati di approvvigionamento e sbocco. Banalmente la disponibilità di container al porto di imbarco per il trasporto delle merci oppure la disponibilità di trailer [e autisti] per la movimentazione delle merci ai porti di arrivo. Questa diversità nei tempi di adattamento della logistica creerà di sicuro dei colli di bottiglia con conseguente aumento dei costi della logistica in senso generale e, a cascata, dei prezzi al consumo. Ma questo è solo una conseguenza indiretta dell'aumento dei dazi e come tale non è stata presa in considerazione nell'analisi del rapporto tra aumento dei dazi e inflazione USA discussa su questa pagina.
Una domanda che potrebbe sorgere spontanea in questo quadro di riferimento è se le società americane nel settore della distribuzione hanno i margini di profitto necessari per assorbire l'aumento dei dazi di importazione negli USA senza deteriore le prospettive di crescita.
Il grafico che segue mostra come i profitti delle società americane siano cresciuti molto al di sopra del trend storico di medio periodo e, in parte, siano stati una delle cause dell'inflazione in America.
Profitti delle società Americane
[miliardi di dollari]
In altre parole, ci sono tutte le condizioni perchè le società di importazione e distribuzione americane possano assorbire l'aumento dei dazi USA, in tutto o in parte, senza contraccolpi negativi sulla redditività. Questo articolo pubblicato sul sito di ExportUSA prende le mosse da due studi della Federal Reserve Bank of San Francisco. Il primo pubblicato il 19 Maggio 2025:
The Effects of Tariffs on Inflation and Production Costs
E il secondo pubblicato il 7 Gennaio 2019:
How Much Do We Spend on Imports?
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Debito pubblico, deficit federale, e spesa pubblica degli Stati Uniti
Bilancia Commerciale degli Stati Uniti