Millennials e Generazione Z cambiano le abitudini di consumo del vino nel mercato americano
La riduzione del consumo di vino in America da parte della Generazione Z non è riconducibile esclusivamente a una maggiore attenzione alla salute. Fattori economici, influenze tecnologiche e cambiamenti demografici svolgono un ruolo determinante per le nuove generazioni nel mercato americano. Con la maturazione di questa generazione, le abitudini di consumo potranno evolversi, ma l’industria del vino deve adattarsi fin d’ora, puntando su inclusività, accessibilità e comunicazione autentica per coinvolgere efficacemente i nuovi consumatori.
Il mito della Gen Z salutista
L’idea che la Generazione Z stia abbandonando l’alcol per motivi legati al benessere e alla salute è solo parzialmente corretta. I più recenti studi di mercato evidenziano come le cause reali siano più complesse, radicate in dinamiche economiche, tecnologiche e sociali.
Tema |
Problema |
Soluzione |
Fattori Economici |
La Generazione Z dispone di meno risorse economiche; la quota di reddito destinata all’alcol si è ridotta di circa un terzo rispetto a dieci anni fa. |
Creare linee di vini “entry-level” a prezzi contenuti e introdurre formati ridotti (375 ml, 500 ml) per agevolare l’acquisto e il consumo responsabile. |
Tecnologia |
La socializzazione è sempre più digitale: meno feste dal vivo, maggiore controllo sociale e rischio reputazionale sui social media. |
Organizzare eventi informali e inclusivi (pop-up wine bar, degustazioni street-style) e sperimentare packaging innovativo (lattine, bottiglie leggere, etichette moderne). |
Fattori Demografici |
La Generazione Z è la più diversificata della storia americana: il 50% appartiene a minoranze etniche che tradizionalmente consumano meno alcol; le donne, oggi maggioranza tra i giovani consumatori, bevono meno degli uomini. |
Adottare una comunicazione autentica e inclusiva, con team aziendali rappresentativi dei nuovi consumatori e capaci di interpretarne i bisogni. |
Trend consumi di vino negli USA |
La Gen Z aumenterà il consumo con l’età e l’incremento del reddito, ma non raggiungerà i livelli delle generazioni precedenti; il vino rischia un rallentamento, mentre gli spirits potrebbero crescere. |
Investire in storytelling genuino, micro-video su TikTok e Instagram, e utilizzare giovani ambasciatori autentici per rafforzare il legame con la generazione. |
Importanza dello Storytelling
La storia e le origini di un vino diventano più importanti della classica scala di 100 punti, la connessione personale diventa rilevante per la scelta del vino tra le generazioni più giovani negli Stati Uniti. Più importante dell’opinione di un critico o di un sommelier specializzato.
La preferenza di consumo del vino dei Millennials (la fascia dei consumatori che e’ diventata maggiorenne agli inizi del muovo millennio) li sta allontanando dalla scala di 100 punti spesso usato dai rivenditori di vino e dai ristoranti in America. Come sostengono molti di loro: “Non voglio comprare una costosa bottiglia di vino solo perché e’ piaciuta ad un critico”.
La storia e le origini di un vino diventano più importanti della classica scala di 100 punti, la connessione personale diventa rilevante per la scelta del vino tra le generazioni più giovani negli Stati Uniti. Più importante dell’opinione di un critico o di un sommelier specializzato.
La preferenza di consumo del vino dei Millennials (la fascia dei consumatori che e’ diventata maggiorenne agli inizi del muovo millennio) li sta allontanando dalla scala di 100 punti spesso usato dai rivenditori di vino e dai ristoranti in America. Come sostengono molti di loro: “Non voglio comprare una costosa bottiglia di vino solo perché e’ piaciuta ad un critico”.
Solo il 17 per cento dei Millennials americani tiene in conto le opinioni degli editorialisti del vino quando si tratta di acquistare una bottiglia di vino oppure di ordinarne un bicchiere al ristorante.
Alcuni sommelier lamentano questa tendenza di consumo dei Millennials e li vedono come una generazione che non ha sviluppato un adeguato apprezzamento per i migliori vini in commercio.
Altri invece sono più entusiasti per il cambiamento, sottolineando che la loro mancanza di dipendenza da norme stabilite e percezione critica dà ai ristoranti l'opportunità di sviluppare la loro liste vini senza dover includere le bottiglie “che non possono mancare", come un Napa Cabernet o un Sauvignon Blanc della Nuova Zelanda.
I Millennials spendono meno per il vino rispetto ai bevitori più anziani, con il 79 per cento di bevitori regolari che scelgono gamme di vino che vanno dai $10 ai $15. I Millennials sono molto più aperti all’idea di provare nuovi vini e lo fanno al ristorante ordinandolo a bicchieri [86 per cento degli intervistati]
Si tratta di un’ottima opportunità per produttori di vini di nicchia di cui l’Italia e’ ricca. La comunicazione e la raccomandazione del ristorante diventa fondamentale per vendere vino alle nuove generazioni di consumatori in America. Raccontare la propria storia e creare una connessione personale e’ il fattore critico di successo per vendere vino negli Stati Uniti ai nuovi consumatori Millennials a patto di avere un prezzo di vendita alla bottiglia tra i $10 ed i $15.
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