Cambiano in America le abitudini dei consumatori nel settore della ristorazione

La globalizzazione aumenta la ricchezza e varietà dei ristoranti a disposizione degli americani

Gli americani cercano sempre nuove esperienze legate ai ristorante dove mangiare: cercano prodotti sempre più esotici e artigianali e aumenta la loro conoscenza delle alle cucine europee, italiana in primis.
 

Negli ultimi anni, si è assistito a una crescente tendenza in America ad adottare stili di vita sani, che ha visto il conseguimento di una corretta alimentazione come primo obiettivo.

Esiste negli Stati Uniti un segmento di consumatori – i Foodies – molto attento all’origine dei prodotti che consuma: predilige l’organicità dei prodotti,  la qualità, la trasparenza e compra a livello locale.
 

Al tempo stesso, il rallentamento dei consumi registratosi in seguito alla recente crisi economica è sfociato in un utilizzo più accurato e consapevole delle proprie finanze.

 

La tendenza della ripresa: il ristorante fast-casual negli Stati Uniti

I Millennials che stanno guidando le tendenze del consumo negli Stati Uniti hanno diminuito la frequentazione di fast food e aumentato invece del 42% le uscite nei ristoranti fast-casual.
 

Il fast casual offre cibo di qualità, al pari di quello di un ristorante normale in termini di freschezza e ingredienti, e lo serve in modo rapido, lasciando al consumatore la libertà di servirsi e ordinare senza bisogno di essere servito da personale in sala (eliminando così anche l’obbligo della mancia, molto sentito in America). I clienti, infatti, iniziano la loro esperienza di consumo non sedendosi al tavolo, ma percorrendo la catena di montaggio del piatto direttamente dalla cucina a vista o al bancone. 

La velocità è da sempre un fattore chiave in America: i dati affermano che per 6 persone su 10 fare la fila è il maggior deterrente dal pranzare fuori, anche se, a fronte del servizio rapido le aspettative non calano.  

L’entusiasmo dei consumatori è guidato dalla possibilità di ottenere cibo di migliore qualità rispetto agli hamburger e sandwich dei fast food, aumentando la spesa di pochi dollari, e rimanendo quindi molto al di sotto del livello di investimento richiesto da ristoranti focalizzati su una gastronomia più raffinata. 

Altra area interessante nel concetto di Fast Casual è l’innovazione del menu, basato spesso su una tipologia sola di prodotto, proposta con più variazioni.

Tra i ristoranti fast-casual più di successo negli Stati Uniti troviamo Chipotle Mexican Grill, che rifornisce i suoi ristoranti comprando carne da allevamenti naturali e verdure da produttori locali. Nel menu di Panera Bread, invece, è possibile trovare un pollo allevato senza l’utilizzo di antibiotici, nonché altri ingredienti di prima qualità.
 

Secondo la NPD Group questo andamento ha portato il segmento dei ristoranti fast-casual a registrare un tasso di crescita annuale del 7% negli ultimi cinque anni. Un’espansione misurata dalla NPD Group anche attraverso un censimento sul numero di questi ristoranti: dai 19.231 ristoranti del 2013, ai 25.118 nel 2017.

La popolarità dei ristoranti fast casual, inoltre, ha dato vita a un’altra tipologia di fast-casual di profilo più alto: i “fine-casual” o “fast-fine”. I fine-casual rientrano nella stessa categoria di ristorazione, offrendo però un livello di servizio più alto.

Rimane il vantaggio di un servizio rapido, ma in un ambiente più curato e sofisticato. I ristoranti fine casual diventano dunque i luoghi ideali non solo per esperienze culinarie "mordi e fuggi" (tipiche a pranzo), ma anche per riunioni di lavoro e appuntamenti serali.

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