Esportare cosmetici per entrare con successo nel mercato americano richiede una strategia ponderata
Le piccole e medie aziende italiane del settore cosmetico devono sfruttare canali alternativi perché cercare distributori e rappresentanti di questi prodotti in America è un processo lungo, arduo e costoso
Gli Stati Uniti sono uno dei mercati più estesi in quanto a commercio e utilizzo di prodotti cosmetici. Quella americana rappresenta quindi una piazza strategica per gli operatori italiani del settore beauty: il Nord America contribuisce in forte misura all’innovazione e sviluppo dell’industria della cosmetica mondiale, nel 2019 ha avuto un valore di 101 miliardi di dollari e ci si aspetta che nel 2022 tornerà a essere stimato a 99 miliardi di dollari in seguito alla flessione delle entrate causata dalla pandemia. L’attrattività del mercato USA non deve però fare dimenticare che serve pianificare con prudenza ogni passo prima di immettersi in un campo sconosciuto e pieno di trappole.
La competizione è un elemento cruciale di cui tenere conto quando si sta per lanciare un prodotto cosmetico negli Stati Uniti: la presenza di altre centinaia di beauty brand già affermati obbliga le aziende italiane del settore a pensare a proposte all’avanguardia e coerenti con le esigenze dei consumatori americani di prodotti cosmetici.
Inoltre, i distributori di prodotti beauty in America disposti a venire incontro alle esigenze delle aziende italiane sono pochi e di solito richiedono investimenti proibitivi che comprometterebbero la missione export.
L’espansione dei beauty brand italiani negli Stati Uniti può cominciare dalla vendita online
I valori dell’e-commerce in America dimostrano che vendendo i propri prodotti online si può sopperire alle problematiche della vendita tradizionale
Nel 2020 le vendite online di beni fisici negli Stati Uniti sono state pari a 861,12 miliardi di dollari, dato in crescita rispetto al 2019 (+44%) e che ha rappresentato il 21,3% delle vendite totali al dettaglio. Oggi e nel futuro ci aspettiamo che questi numeri crescano ancora, contribuendo alla fiducia delle piccole aziende italiane che operano nel settore beauty e che vogliono vendere i loro cosmetici sul mercato statunitense.
Un dato eloquente che è emerso dalle ricerche è che le aspettative nei confronti dell’e-commerce da parte dei consumatori americani sono state ridefinite nel corso del 2020. Così abbiamo pensato di presentare qualche dato sulle motivazioni di acquisto che trainano le vendite del settore beauty negli USA.
I consumatori americani preferiscono acquistare la categoria merceologica dei prodotti cosmetici online
Gli e-commerce sono convenienti per chi vuole vendere in America perché i consumatori digitali cercano sempre novità. Poi si possono offrire sconti, si possono presentare molti prodotti in poco spazio e si può contare sulle esperienze positive dei clienti precedenti
Dai dati è chiaro che i livelli di soddisfazione sono elevati. Il 96% degli americani intervistati ha dichiarato di essere appagato dalle esperienze recenti di shopping online e i driver di acquisto sono i più vari. Spicca per ovvi motivi la convenienza che, da sola, spinge le vendite in modo significativo, tanto è vero che il consumatore americano medio spende 75 dollari al mese in prodotti beauty.
Le motivazioni ricorrenti che negli Stati Uniti conducono agli ecommerce sono in ordine di frequenza il rifornimento (67%), la sostituzione di uno o più prodotti (52%) e la voglia di provare qualcosa di nuovo (33%), meno frequente perché alcuni consumatori target del settore (i Gen Z) amano fare acquisti anche nei punti vendita fisici delle città americane.
I giovani americani sono sperimentatori per natura: la capacità di proporre prodotti consigliati (il cross-selling) e il commercio di campioni prodotto sono fattori vincenti sul mercato USA
Gli utenti degli e-commerce acquistano soprattutto da brand affermati (40%). Il 55% di loro, però, mette nel carrello un mix di prodotti di fama consolidata e articoli mai testati, un dato incoraggiante, questo, per tutti gli aspiranti esportatori italiani preoccupati di non emergere nel mercato beauty americano.
Alla domanda “Perché preferisci acquistare i prodotti beauty online?”, i consumatori americani hanno dato le seguenti risposte:
- Perché è più conveniente (47%)
- Perché c’è più scelta (42%)
- Perché è veloce (38%)
- Per scoprire nuovi brand o prodotti (34%)
- Perché alcuni siti web fanno la raccolta punti (27%)
- Per le recensioni dei clienti (23%)
- Per i vantaggi iscrizione (22%)
- Perché alcuni brand vendono solo online (22%)
Quindi convenienza, assortimento e prezzi sono le chiavi per il successo per i brand italiani che vogliono vendere online negli Stati Uniti. Sono altrettanto importanti i premi per chi si iscrive alle newsletter e la possibilità di collezionare punti (che portano un consumatore su 4 online) e l’affidabilità del sito e dell’inventario, determinante per far tornare i clienti americani sull’e-commerce.
Per le aziende italiane del settore cosmetico interessate al mercato americano è indicato aprire un e-commerce
Per un'azienda italiana della cosmetica che si affaccia sul mercato USA per la prima volta è impossibile trovare un distributore, quindi aprire un e-commerce è l'unica soluzione possibile
Negli Stati Uniti sono molti i brand e le attività che hanno tratto vantaggio dall’implementazione della loro presenza online, approfittando della tecnologia e di un uso consapevole del web per proporre servizi capaci di rispondere alle necessità dei consumatori americani indicate in questo articolo.
Le tendenze dell’e-commerce tradizionale e del mobile commerce sono numerose e non tutte indispensabili per avviare un business negli Stati Uniti, però è sicuro che seguirne più di una allo scopo di migliorare l’esperienza di shopping nel suo insieme può portare molti più risultati di quanti ne darebbe affidarsi a importatori di dubbia serietà o aprire un negozio fisico tradizionale in America.