Rendimento dei titoli di stato americani aggiornamento quotidiano dei rendimenti di bond, note, e treasury americani per scadenze da un mese a 30'anni

ExportUSA inizia oggi la pubblicazione di una pagina dedicata all'analisi e al commento dell'andamento e delle tendenze del mercato dei titoli di stato a reddito fisso americani. L'analisi si focalizzerà principalmente sui T-Bill a un mese e sui Treasuries a 1; 10; e 30'anni. La pagina verrà aggiornata periodicamente e riporterà una analisi degli sviluppi più recenti del mercato USA dei titoli a reddito fisso.

Curva dei rendimenti dei titoli di stato americani per scadenze da un mese fino ai treasury a 30'anni

I rendimenti dei titoli di stato USA riportati nella tabella sottostante sono quelli della Par Yield Curve. I rendimenti dei titoli di stato Americani di questa pagina del sito di ExportUSA vengono aggiornati quotidianamente e riportano i rendimenti relativi alla chiusura del mercato dell'ultimo giorno lavorativo precedente. Il 15 Aprile 2024, ad esempio, la tabella riporta i rendimenti relativi alla chiusura del mercato di Venerdì 12 Aprile 2024

Fonte: https://home.treasury.gov/resource-center/data-chart-center/interest-rates/TextView?

#treasury.cont

Aggiornamento del 28 Dicembre 2023

Asta titoli di stato americani del 26 Dicembre: Ancora in calo i rendimenti dei titoli di stato USA

Le aspettative di un prossimo taglio dei tassi di interesse da parte della FED spinge al ribasso i rendimenti dei titoli di stato Americani nell'asta del 26 Dicembre. Significativo il calo più marcato del rendimento dei titoli con scadenza due anni e, di converso, il rendimento dei Bill a tre mesi che rimane uguale a quello dell'asta precedente.

I rendimenti calano in corrispondenza delle scadenze che sarebbero più toccate da un prossimo taglio dei tassi di interesse in America, mentre il rendimento dei titoli a corta scadenza sono in equilibrio con le aspettative e la situazione del mercato. In altre parole non ci si aspettano cambiamenti significativi per ciò che riguarda la politica monetaria USA o le condizioni di liquidità del mercato di qui a Marzo 2024

Aggiornamento del 18 Dicembre 2023

Continua il calo dei rendimenti dei titoli di stato Americani

Il cambiamento di indirizzo di politica monetaria della FED a valle dell'ultima riunione del FOMC il 13 Dicembre ha determinato un sensibile calo dei rendimenti dei titoli di stato americani soprattutto sulle lunghe scadenze: treasury con scadenza a 10 e 30'anni. Il mercato ha già scontato un taglio dei tassi di 175 punti base nel 2024 con un aumento dei prezzi dei titoli così pronunciato da spingere la FED a rilasciare dichiarazioni volte a cercare di calmare le aspettative relative ad un imminente taglio dei fed funds.
 

Asta dei titoli di stato americani del giorno 11 Dicembre 2023
Scadenza rendimento rendimento
asta precedente
3-Year Note 4.490% 4.701%
6-Month Bill 5.190% 5.190%
10-Year Note 4.296% 4.519%
3-Month Bill 5.260% 5.250%
Asta dei titoli di stato americani del giorno 18 Dicembre 2023
3-Month Bill 5.260% 5.260%
6-Month Bill 5.130% 5.190%


Il giorno 12 Dicembre si è invece tenuta l'asta dei titoli di stato americani a 30'anni [30-Year Bond Auction] Il rendimento del titolo a 30'anni è sceso dal 4.769% al  4.344%. Nei giorni seguenti il rendimento ha continuato a scendere fino a toccare il minimo da Luglio nel corso della giornata del 18 Dicembre al 3.9970% per chiudere poi la sessione al 4.0480%.

Il treasury a 10'anni invece è ormai stabilmente sotto il 4% avendo chiuso la sessione di mercato del 18 Dicembre con un rendimento del 3.9350%

Aggiornamento del 4 Dicembre 2023

Continuano i segnali positivi dal mercato dei treasury americani. Scendono i rendimenti dei titoli a lunga durata

A partire da Novembre si era diffusa tra gli operatori la convinzione che la Federal Reserve avesse adottato una posizione "dovish", anticipando un ciclo di taglio dei tassi di interesse in America già dalla metà del 2024. Il passaggio di un "falco" come Christopher Waller, membro del Federal Reserve Board of Governors, tra le file delle "colombe" ha dato il via ad ulteriori rialzi. A valle delle opinioni espresse da Waller la scorsa settimana il rendimento del Treasury a 2 anni è sceso dal 4.70% al 4.5510%. Venerdì scorso i future sui Fed Funds scontavano taglio dei tassi di interesse in America dei 125 punti base e chiudevano in pieno rialzo il più grande rally mensile dei titoli di stato americani degli ultimi anni. In questo scenario quasi euforico le dichiarazioni del presidente della FED, Jerome Powell, durante un discorso tenuto allo Spelman College Venerdi, 1° Dicembre, non hanno sortito l'effetto sperato. Nel suo discorso il Presidente Powell metteva in guardia contro conclusioni affrettate circa la politica monetaria restrittiva adottata dalla FED sottolineando la disponibilità della Fed a rialzare ulteriormente i tassi di interesse in America se necessario. 

Intanto, le aste dei titoli di stato americani a 3 e 6 mesi tenute nella mattinata di oggi hanno visto il rendimento scendere rispettivamente al 2.25% [5.28% nell'asta precedente] e 5.19% [5.24% nell'asta precedente]

Aggiornamento del 23 Novembre 2023, Giorno del Ringraziamento

Continuano i segnali positivi dal mercato dei treasury americani. Scendono i rendimenti dei titoli a lunga durata

Il prezzo dei treasury americani è normalmente influenzato da queste tre variabili:

A secondo del momento e delle aspettative del mercato in certi momenti una variabile predomina sulle altre, ma alla fine, al di la di anomalie tecniche di breve respiro, l'andamento dei titoli di stato USA è dominato da queste tre variabili. Ultimamente, ad esempio, la variabile "fabbisogno da finanziare" si era trovata al centro della scena ma gli eventi del mese di Novembre l'hanno messa in ombra [per il momento] Ecco una breve cronistoria degli ultimi sviluppi di un mercato, quello dei treasury americani, normalmente ESTREMAMENTE noioso, lento, lentissimo, ma che ultimamente sta catturando l'interesse degli investitori, sia privati, sia istituzionali.

Il 27 Ottobre, Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti aveva dichiarato che il totale d'asta previsto per il quarto trimestre 2023 sarebbe stato di 776 miliardi di dollari, ovvero un fabbisogno di finanziamento in calo 76 miliardi di dollari rispetto alle previsioni di Luglio, citando una previsione di incremento del gettito fiscale. L'annuncio aveva portato un certo sollievo ai mercati obbligazionari scossi per mesi da un eccesso di nuovo debito e i rendimenti del treasury a 10 anni erano scesi al 4,88%.

Il 29 Ottobre, a migliorare la situazione, il Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti aveva dichiarato che, sempre per il quarto trimestre 2023, avrebbe rallentato il ritmo degli aumenti delle aste per i treasury a 30'anni. In contrasto, a Luglio, il Department of Treasury aveva dichiarato di aspettarsi un totale d'asta di 1007 miliardi di dollari nel trimestre Luglio-Settembre, 274 miliardi di dollari in più rispetto a quanto previsto a Maggio, provocando un'ondata di vendite sul mercato dei titoli di stato americani. A seguito degli annunci del 27 e del 29 Ottobre, invece, i rendimenti del treasury a 10 anni sono scesi in una sola sessione di trading dal 4.89% al 4.844% a testimonianza dell'euforia del mercato.

L'asta per il rifinanziamento dei titoli di stato USA dell'1 Novembre ha infuso nuovo vigore nel mercato perchè ci sono stati delle modifiche nei valori delle aste dei titoli di stato, mantenendo invariato l'incremento delle emissioni a due-sette anni rispetto al mese di Agosto, ma riducendo di 1 miliardo di dollari l'incremento per le aste dei titoli a 10 e 30 anni. Invariata la quantità di treasury a 20 anni offerta a suo tempo aumentata di 1 miliardo di dollari nell'asta di Agosto 2023.

Il Dipartimento del Tesoro ha poi confermato le previsioni di Wall Street secondo cui sarebbero stati superati i livelli informali dei Treasury bills a breve termine, che normalmente rappresentano il 20% del debito complessivo in circolazione, aggiungendo che non vi è una tempistica prestabilita per il ritorno al di sotto di tale soglia. Il mercato ha reagito positivamente alla notizia: i prezzi sono aumentati e i rendimenti sono diminuiti. Il rendimento del titolo di riferimento del Tesoro statunitense, il Treasury a 10 anni, Giovedì era sceso al 4,444% rispetto al 4,874% del giorno precedente.
 

Perchè questa euforia per il riorientamento delle aste del tesoro americano verso le scadenze più brevi?

Il mercato lo ha interpretato come un segno che la FED si stia apprestando a tagliare i tassi d'interesse in America: Infatti, se penso che i tassi stiano per scendere non mi indebito a lungo, io, Department of Treasury americano, mi finanzio a breve, anche se i tassi sono più alti, con però la speranza che nelle prossime aste mi possa rifinanziare a lungo ma questa volta ad un tasso più basso [perchè la FED ha tagliato i tassi] E se la previsione è quella di un calo del tasso di inflazione, allora anche i rendimento dei titoli a breve scenderanno, rendendo quelli dei titoli a lungo, pur se in calo, comunque più attraenti di quelli dei T-Bills e Notes. Infatti, se l'inflazione cala, la curva dei rendimenti dei titoli normalmente torna ad avere una pendenza normale con i rendimenti a lungo più alti di quelli a breve.
 

La classifica dei paesi stranieri che detengono Titoli di stato americano

A un certo momento, un'altra fonte di preoccupazione era stata quella che i paesi stranieri stessero vendendo i treasury americani. Ecco quindi la lista dei titoli di stato americani detenuti all'estero con il confronto Gennaio 2022 - Gennaio 2023. In effetti lo stock di titoli detenuti all'estero è sceso del 3.3%. Ma, se l'inflazione in America continua a scendere, e se la FED comincia a tagliare i tassi, la situazione potrebbe cambiare velocemente [anche perchè se scendono i tassi di interesse americani anche il dollaro dovrebbe scendere [assieme al costo della copertura del rischio di cambio]

[valori in milioni di dollari]

 Gen 2023   Gen 2022 
TOTALE  7402.5 7655.9
Japan 1104.4 1299.9
China 859.4 1033.8
UK 668.3 610.7
Belgium 331.1 243.0
Luxembourg   318.2 313.0
Switzerland 290.5 295.4
Cayman Island   285.3 272.1
Canada 254.1 217.6
Ireland 253.4 308.6
Taiwan 234.6 247.1
India 232.0 198.6
Hong Kong 226.8 225.6
Brazil 214.0 236.1
Singapore 187.6 191.6
France 183.9 232.9
Saudi Arabia 111.0 119.4
Korea 105.8 123.8
Norway 104.4 115.8
Germany 91.3 84.3
Bermuda 77.4 69.7
Netherlands 73.7 60.6
UAE 64.9 44.9
Australia 62.2 59.7
Mexico 58.2 44.4
Thailand 52.8 62.1
Philippines 48.8 52.5
Israel 46.1 63.8
Kuwait 43.3 50.6
Iraq 41.2 23.4
Poland 40.9 44.9
Spain 40.3 27.4
Italy 40.2 42.1
Colombia 39.5 33.3
Sweden 39.5 54.5
Bahamas 38.1 35.9
Vietnam 36.3 42.3
Chile 34.2 35.3
Peru 31.8 29.0
All Other 437.2 410.0

Aggiornamento del 3 Novembre 2023
 

RENDIMENTO / YIELD
  03 NOV 2023     19 OTT 2023     02 NOV 2018  
T-BILL 1 MESE 5.4% 5.58% 2.19%
TREASURY 1 Anno 5.293% 5.44% 2.70%
TREASURY 10 Anni 4.577% 4.98% 3.22%
TREASURY 30 Anni   4.77% 5.11% 3.46%


La decisione della FED di non aumentare i tassi di interesse sui Fed Fund nel corso dell'ultima riunione del FOMC tenutasi il 31 Ottobre aveva già fatto sorgere nel mercato l'aspettativa che la politica monetaria americana potesse cambiare orientandosi verso una pausa del rialzo dei tassi di interesse. A supporto di questa aspettativa militava anche la considerazione che era la seconda riunione consecutiva del FOMC in cui la FED decideva di non aumentare i tassi di interesse USA. 

Con i dati su inflazione e occupazione pubblicati nella prima settimana di Novembre, poi, il mercato ha decisamente abbracciato l'idea che la stagione dei rialzi dei tassi di interesse si fosse conclusa e infatti i rendimenti sono calati lungo tutta la curva con il rendimento del Treasury a 10 anni in evidenza per un calo di 50 punti base rispetto alla rilevazione di appena due settimane prima [19 Ottobre 2023]

La reazione del mercato è stata così immediata che già nella giornata del 2 Novembre l'asta dei T-Bill a 4 e 8 settimane ha segnato un deciso calo dei rendimenti:

La reazione del mercato è stata repentina e ci aspettiamo una correzione sul corso dei titoli nei prossimi giorni. La volatilità del rendimento dei treasury è stata amplificata da forti posizioni al ribasso prese nei giorni precedenti l'annuncio della FED da parte di grossi fondi di investimento non solo americani. Le notizie di segno contrario hanno preso contropiede i ribassisti che hanno dovuto ricoprire in tutta fretta le posizioni al ribasso determinando un'impennata dei prezzi dei treasury con parallela riduzione dei rendimenti. 

Da notare che molti analisti di mercato non sono del tutto convinti che non si possano vedere ulteriori rialzi dei tassi di interesse da parte della FED nel caso in cui i prossimi dati sull'inflazione in America e sull'occupazione non siano rassicuranti come quelli rilasciati nel corso delle ultime due settimane.

L'elevato debito pubblico americano rimane un altro elemento di preoccupazione per il mercato. Questo soprattutto a causa dell'ammontare di nuovi titoli di stato che il Dipartimento del Tesoro Americano potrebbe essere costretto ad emettere in futuro per finanziare il debito con conseguente pressione al ribasso sui prezzi dei titoli [e quindi al rialzo sui rendimenti] L'annuncio  relativo agli ammontari delle tranche in emissione dei prossimi sei mesi ha per il momento rassicurato il mercato che si aspettava ammontari più alti. Di certo, in questa fase di potenziale cambiamento della politica monetaria americana sarà quantomai interessante seguire gli sviluppi del mercato dei treasury americani delle prossime quattro / otto settimane. 

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