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Previsioni sull'andamento e sulle prospettive di crescita dell'economia americana. Aggiornamento del 15 Marzo 2023

Aggiornamento del 15 Marzo 2023

I dati su Occupazione e Inflazione per il mese di Febbraio 2023 testimoniano il fatto che l'economia americana sta continuando nella sua traiettoria di crescita. Difficile pensare ad una recessione dell'economia americana con dati come questi

Il mercato del lavoro e occupazione in America: Creati 311000 nuovi posti di lavoro nel mese di Febbraio 2023

L'economia americana crea 311000 nuovi posti di lavoro nel mese di Febbraio 2023 mentre gli analisti finanziari si aspettavano 205000 nuovi posti di lavoro [i nuovi posti di lavoro per il mese di Gennaio 2023 erano stati inizialmente 511000 rivisti la scorsa settimana al ribasso a quota 504000, un dato comunque estremamente positivo ben al di sopra delle aspettative]

Con quest'ultimo dato mensile, la disoccupazione negli Stati Uniti sale al 3.6% perchè aumenta il numero dei partecipanti alla forza lavoro. Si tratta di un dato che testimonia dello stato di piena occupazione dell'economia americana. Rinnoviamo i nostri dubbi circa il fatto che si possa parlare di recessione.

Tasso di inflazione in America: L'inflazione scende in linea con le aspettative degli operatori economici nel mese di Febbraio 2023. Continua la discesa dell'aumento dei prezzi rispetto al mese di Gennaio 2023 e questo è un segnale positivo.

Leggete anche l'aggiornamento del 15 Marzo 2023 sulla politica monetaria in America

Aggiornamento del 9 Febbraio 2023

L'economia americana continua a crescere. Record di occupazione in America: Creati 517000 nuovi posti di lavoro in America e l'inflazione negli USA continua a calare

Segnali positivi e occupazione record per l'economia americana: il tasso di disoccupazione in America scende al 3.4%, record dal 1969, dal 3.5% della settimana ancora precedente, prendendo in contropiede gli analisti [che si aspettavano che il tasso di disoccupazione negli Stati Uniti salisse al 3.6%] A fare da corollario a questa robusta crescita dell'economia americana sono altri indicatori economici pubblicati la scorsa settimana:

Sono dati che sottolineano l'impatto positivo sull'economia dei piani di investimento dell'Amministrazione Biden: il piano per la transizione all'economia green ed il piano di investimenti per il rinnovo delle infrastrutture dell'economia americana. Un classico esempio di stimolo macroeconomico all'economia USA di stampo keynesiano che sta riesce più che a compensare i posti di lavoro persi nel settore dell'high tech tanto da fare scendere il tasso di disoccupazione in America al 3.4%. Infine è di oggi la notizia che a Gennaio 2023 i prezzi al dettaglio per le vendite online in America sono calati dell'1% rispetto allo stesso mese del 2022. Un altro chiaro segno che l'inflazione in America ha cominciato a scendere p]

Aggiornamento del 27 Gennaio 2023

I dati sull'economia americana confermano un mercato in piena occupazione e un'economia in crescita

I dati sull'economia americana pubblicati nella settimana conclusasi il 27 Gennaio 2023 confermano lo stato di salute del mercato americano. Di seguito un riassunto dei principali dati usciti questa settimana con un sintetico commento.

Richieste di sussidi di disoccupazione: 186000 richieste contro una previsione di 205000 e le 192000 richieste di sussidio di disoccupazione della scorsa settimana. Già il dato della scorsa settimana aveva sorpreso. Addirittura le richieste di questa settimana sono ancora più basse a dispetto dei licenziamenti da parte delle società del settore hi-tech. È un segno di come i programmi di investimento per il rinnovo delle infrastrutture americane e per finanziare la transizione all'elettrico e all'economia green stiano generando posti di lavoro in America. La media delle richieste dei sussidi di disoccupazione in America era stato di 218000 per tutto il 2019. Il dato del mese di Novembre e Dicembre 2022 è stato addirittura più basso.

Interessante notare come le offerte di lavoro in America provengano soprattutto dalle PMI Americane, ovvero dalle aziende conmeno di 250 addetti. Il grafico sottostante è stato elaborato dal Wall Street Journal su dati del Bureau of Labor Statistics.

Offerte di lavoro in America a secondo delle dimensioni aziendali

Crescita PIL Stati Uniti quarto trimestre 2022: +2.9% contro una previsione del +2.6% e di una crescita del 3.2% nel terzo trimestre. Per mettere le cose in prospettiva, una crescita di 3 punti percentuali del PIL Americano vuol dire 690 miliardi di dollari, oltre il 30% del PIL Italiano. Ricordiamo che circa il 70% del PIL Americano è fatto di consumi privati.

Ordinativi Beni Durevoli [Dicembre 2022]: +5.6% rispetto ad una previsione del +2.5% e al dato di Novembre del -1.7% Se escludiamo gli ordinativi per aerei e gli ordinativi per il settore della difesa, il dato sugli ordini di beni durevoli per il mese di Dicembre segna un -0.2% e questo sembrerebbe essere un segnale di contrazione dell'economia. Aspettiamo di vedere il dato del prossimo mese per capire se è proprio così.

Livello delle scorte al dettaglio ex-auto [Dicembre 2022]: +0.3% contro una previsione del +0.5% e un dato del -0.4% per il mese di Novembre.

Livello delle scorte all'ingrosso [Dicembre 2022]: +0.1% contro una previsione del +0.4% e un dato del +0.9% per il mese di Novembre.

Un livello delle scorte che cala o che cresce meno delle previsioni è normalmente un segno di una economia in crescita. Un dato di questo tipo dovrebbe convertirsi in un aumento della produzione industriale e delle vendite al dettaglio nel breve/medio periodo. 

Aggiornamento del 15 Marzo 2023

I dati su Occupazione e Inflazione per il mese di Febbraio 2023 testimoniano il fatto che l'economia americana sta continuando nella sua traiettoria di crescita. Difficile pensare ad una recessione dell'economia americana con dati come questi

Il mercato del lavoro e occupazione in America: Creati 311000 nuovi posti di lavoro nel mese di Febbraio 2023

L'economia americana crea 311000 nuovi posti di lavoro nel mese di Febbraio 2023 mentre gli analisti finanziari si aspettavano 205000 nuovi posti di lavoro [i nuovi posti di lavoro per il mese di Gennaio 2023 erano stati inizialmente 511000 rivisti la scorsa settimana al ribasso a quota 504000, un dato comunque estremamente positivo ben al di sopra delle apsettative]

Con quest'ultimo dato mensile, la disoccupazione negli Stati Uniti sale al 3.6% perchè aumenta il numero dei partecipanti alla forza lavoro. Si tratta di un dato che testimonia dello stato di piena occupazione dell'economia americana. Rinnoviamo i nostri dubbi circa il fatto che si possa parlare di recessione.

Tasso di inflazione in America: L'inflazione scende in linea con le aspettative degli operatori economici nel mese di Febbraio 2023. Continua la discesa dell'aumento dei prezzi rispetto al mese di Gennaio 2023 e questo e'un segnale positivo.

Leggete anche l'aggiornamento del 15 Marzo 2023 sulla politica monetaria in America

Aggiornamento del 15 Gennaio 2023

L'inflazione in America comincia a scendere. Continua a scendere il Tasso di Disoccupazione in America che tocca il record storico del 3.5% e l'economia americana continua a creare nuovi posti di lavoro


Andamento del tasso di Inflazione nell'economia americana

Inflazione Stati Uniti - Dati pubblicati il 12 Gennaio 2023

L'inflazione in America ha cominciato a scendere. Mentre i dati pubblicati in precedenza mostravano un rallentamento della crescita dell'inflazione, i dati di Gennaio mostrano un calo, un inizio di calo, dell'inflazione. Questo scenario è coerente con quanto da sempre sostenuto da noi di ExportUSA, ovvero che gran parte, se non tutta, l'inflazione post COVID sia stata causata, da una parte, da colli di bottiglia nella logistica e nella supplychain. Colli di bottiglia che si stanno risolvendo con conseguente calo del tasso di inflazione.

Dall'altra parte, quella che sembra essere inflazione in realtà è un aumento dei prezzi dovuto all' Effetto Sostituzione. Sostituzione dei fornitori cinesi con fornitori di altre zone del mondo: Europa e America prime tra tutte. Terminata la fase di sostituzione, i prezzi saranno più alti, è vero, ma smetteranno di aumentare al ritmo corrente e assisteremo ad un calo dell'inflazione.

Quanto ha contribuito la politica monetaria della FED al calo dell'inflazione? Secondo noi poco o niente perchè aumentare i tassi di interesse non aiuta di certo a risolvere il problema di attracco della navi cargo in attesa in rada nel porto di Long Beach. E se continua così, l'aumento continuo dei tassi di interesse invece di sostenere rischia di bloccare il processo di sostituzione: un bel regalo alla Cina di sicuro.

Occupazione e mercato del lavoro in America

Tasso di disoccupazione in America: 3.5% [previsione: 3.7%; dato precedente: 3.6%]
Dato pubblicato il 6 Gennaio 2023

Richieste di sussidi disoccupazione in America

Nuovi posti di lavoro creati dall'economia americana
223000 nuovi posti di lavoro [previsione: 200000; dato precedente: 256000]
Dato pubblicato il 6 Gennaio 2023

Commenti sull'andamento dell'economia americana

Il mercato del lavoro in America è la vera sorpresa. Mentre il calo dell'inflazione in America è la sorpresa del momento, l'andamento dell'occupazione e del mercato del lavoro in America sono la vera sorpresa dell'economia Americana perchè da mesi ormai i dati sull'occupazione continuano a sorprendere i mercati in positivo. L'economia Americana continua a creare nuovi posti di lavoro, le richieste di sussidi di disoccupazione continuano a scendere, e il tasso di disoccupazione tocca il nuovo minimo storico del 3.5%

Cosa c'è alla base della performance dell'economia Americana? Di sicuro il piano di investimenti federali inaugurato dall'Amministrazione Biden per favorire la transizione all'elettrico. Un piano che tocca svariati settori industriali: dal minerario, alla produzione di batterie per i veicoli elettrici, allo sviluppo di impianti per la produzione di idrogeno per autotrazione, alla messa in opera di una rete nazionale di stazioni di ricarica per i veicoli elettrici.

Oltre alla transizione all'elettrico, il piano di investimenti federale guarda anche alla sicurezza nazionale, alla sicurezza degli approvvigionamenti, e destina una parte importante di investimenti alla creazione in America di impianti di produzione di microchip a tecnologia avanzata. Stiamo parlando di 200 miliardi di dollari di investimenti federali, 35 le aziende coinvolte in 16 Stati. Al via 23 nuovi stabilimenti produttivi a cui si aggiunge l’ampliamento di 9 fabbriche già esistenti. Al momento di prevedono 40mila nuovi posti di lavoro.

Sottolineiamo nuovamente lo scollamento schizofrenico fra questa politica macro economica espansiva inaugurata dall'Amministrazione Biden e la [miope] politica monetaria restrittiva sostenuta dalla FED. La quale, tra l'altro, per decidere se continuare ad aumentare o meno i tassi di interesse in America guarda proprio ai dati sull'occupazione dell'economia Americana. È una situazione per la quale non riusciamo a trovare le parole di commento adeguate.

Aggiornamento del 18 Dicembre 2022

L'aumento del tasso di inflazione in America continua a rallentare. Occupazione e mercato del lavoro continuano a sorprendere. Vendite al dettaglio e produzione industriale  segnano un calo

Andamento del tasso di Inflazione negli Stati Uniti nel mese di Novembre 2022
Anche Novembre, come già Ottobre, segna un calo dell'inflazione per l'economia americana.

Tasso di Inflazione "Core" in America
[sono esclusi dal calcolo dell'inflazione i rezzi dei beni legati al settore energia e prodotti alimentari]

Vendite al dettaglio Stati Uniti
A Novembre riduzione delle vendite al dettaglio in America. Ottobre il dato era però stato molto forte. Per capire se si tratta dell'inizio di tendenza o  di un dato del momento, serve aspettare il dato di Dicembre e delle vendite al dettaglio legate agli acquisti per le festività natalizie.

Richieste sussidi disoccupazione per la settimana terminata il 10 Dicembre 2022

Produzione industriale negli Stati Uniti per il mese di Novembre 2022
In calo la produzione industriale ma a Ottobre c'era stato un forte aumento delle scorte. Vedremo come vanno le cose a Dicembre e, meglio ancora, a Gennaio 2024 perchè Dicembre è un mese solitamente debole per la produzione industriale.

Il dato che secondo noi serve sottolineare è quello relativo all'occupazione che in America continua a sorprendere nonostante l'aumento dei tassi, gli annunciati licenziamenti, e l'incessante tam-tam mediatico che continua a parlare di recessione. Servirà capire se nel 2023 la FED continuerà a guardare ai dati relativi all'occupazione in America per decidere circa l'aumento dei tassi di interesse

Abbiamo già espresso le nostre riserve su questa politica a motivo del fatto che riteniamo che l'inflazione cui stiamo assistendo nel corso del 2021 / 2022 sia figlia di problemi sul lato dell'offerta piuttosto che di problemi sul lato della domanda come sempre avvenuto nelle economie moderne. E i problemi sul lato dell'offerta non si curano con l'aumento dei tassi di interesse.
 

A questa analisi sulle cause dell'inflazione in America aggiungiamo due ulteriori considerazioni:

La Schizofrenia
L' Amministrazione Biden ha avviato un piano di investimenti da 1200 miliardi di dollari per riportare in America larghi settori produttivi [dall'estrazione delle terre rare, alla produzione di microchip, alla produzione di batterie elettriche, alla creazione di una rete di stazioni di ricarica per le auto elettriche in tutta l'America, al rinnovo delle infrastrutture dell'economia americana, etc] Quindi abbiamo, da una parte una politica macroeconomica espansionistica che giocoforza crea nuovi posti di lavoro in America e rafforza l'occupazione, mentre dall'altra abbiamo una FED  che guarda ai dati sull'occupazione per decidere se alzare i tassi di interessi. È una situazione schizofrenica che va affrontata e risolta al più presto [e noi tifiamo per la politica espansionistica dell'Amministrazione Biden rispetto al quella di politica monetaria restrittiva propugnata dalla FED]

L'effetto Sostituzione
Un'altra parte dell'aumento dei prezzi in America è legato al fatto che produrre in America ha costi più alti che non produrre in Cina. È normale quindi che adesso che molte produzioni sono ritornate in America si assista ad un amento dei prezzi. Ma si tratta di un fenomeno temporaneo, dovuto all'effetto sostituzione lungo la supply chain. Una volta terminato il fenomeno di sostituzione i prezzi saranno si più alti di prima ma non continueranno ad aumentare, neutralizzando quindi l'effetto sul tasso di inflazione. La nostra speranza è che la FED se ne renda conto e smetta di aumentare i tassi di interessi nel 2023.

Aggiornamento del 10 Novembre 2022

Rallenta l'inflazione in America e conferma della tenuta dell'occupazione

Sono appena stati resi noti i dati aggiornati su inflazione e occupazione in America e il quadro conferma la nostra [umile...] opinione ovvero che l'economia americana non è al momento in recessione. L'inflazione in America infatti comincia a calare mentre l'occupazione tiene. Questi i dati nel dettaglio:

[*] Ricordiamo che l'inflazione "Core" esclude dal calcolo le variazioni di prezzo di energia e prodotti alimentari a motivo della loro marcata volatilità.

Per un approfondimento sul tema della recessione dell'economia americana rimandiamo ad altro articolo di recente pubblicazione sul sito di ExportUSA.

Aggiornamento del 26 Ottobre 2022

In America rallentano i consumi, inflazione ancora alta, mercato del lavoro sempre robusto, e ottima performance della produzione industriale

Il tamtam mediatico sulla recessione non accenna a placarsi ma i dati relativi all'andamento dell'economia Americana non confermano questo scenario:

La criticità in questo scenario economico è data ancora una volta dall'inflazione che rimane alta. Ma per ciò che riguarda il mercato del lavoro siamo sempre in una situazione molto robusta ed è nostra opinione che finchè la gente ha un lavoro è difficile parlare di recessione. Un altra criticità è rappresentata dalla politica monetaria operata dalla FED che, sempre secondo noi, non è in linea con la realtà e le cause di fondo del tipo di inflazione che l'economia Americana sta sperimentando in questa fase della congiuntura economica. Invitiamo a leggere l'aggiornamento pubblicato su altra pagina del nostro sito per un approfondimento sugli ultimi sviluppi della politica monetaria Americana.

Aggiornamento del 28 Agosto 2022

In America la recessione può attendere

Gli ultimi dati sull'andamento dell'economia americana sembrano negare le affermazioni che ci si trovi in recessione. Di seguito riportiamo i principali dati sull'andamento dell'economia americana pubblicati nella settimana che si è conclusa il 26 Agosto 2022. Secondo il nostro parere, gli elevati livelli di liquidità delle società Americane neutralizzano in parte l'effetto dell'aumento dei tassi di interesse operato dalla FED. Allo stesso modo, il tasso di disoccupazione in America, al minimo storico del 3.5%, rende difficile parlare di recessione.

Il tasso di inflazione annuale negli Stati Uniti è stato dell'8,5% per i 12 mesi terminati a luglio 2022 dopo essere aumentato del 9,1% in precedenza, il massimo dal Novembre 1981, secondo i dati del Dipartimento del lavoro degli Stati Uniti pubblicati il ​​10 Agosto 2022. Il prossimo aggiornamento dell'inflazione è previsto per il 13 Settembre e sarà relativo al tasso di inflazione nei 12 mesi terminati nell'Agosto 2022.
 

Aggiornamento del 25 Luglio 2022

Segnali positivi circa il tasso di inflazione in America

Calano i prezzi di alcune categorie di prodotti in America rispetto al dato del 9.1% registrato a Giugno:

È un segnale incoraggiante che fa ritenere che il 9.1% di inflazione di Giugno possa essere un picco. Il mercato monetario infatti sconta già una riduzione dei tassi a partire dai primi due trimestri del 2023 come riportato nel consueto aggiornamento di ExportUSA sulla politica monetaria americana.
 

Aggiornamento del 5 Luglio 022

Si parla di recessione per l'economia americana ma per il momento non se ne vedono chiaramente i segni

Gli ultimi dati statistici sull'andamento dell'economia americana, quelli più significativi pubblicati nell'ultima settimana di Giugno, sono i seguenti:

A nostro modo di vedere, non è detto che l'economia americana si trovi già in recessione. O quantomeno, forse lo è dal punto di vista della definizione tecnica di recessione usata dagli economisti, ma il riteniamo che questa recessione sarà diversa dalle precedenti e, sempre secondo la nostra opinione, meno severa. Di seguito i nostri commenti a riguardo. L'inflazione è il problema principale dell'economia americana, come poi per tutte le economie dei paesi avanzati. Si stima che una percentuale tra il 2.5% ed il 3% sia la quota di inflazione legata ai problema delle catene di approvvigionamento del post-COVID. E su questo fronte sembra che ci siano dei segnali di miglioramento, almeno sul fronte della logistica interna americana.

I consumi privati, poi, stanno rallentando ma continuano a crescere, seppur di poco. Va ricordato anche che le famiglie americane hanno ricevuto aiuti di stato come mai ne avevamo visti prima in America e questo sostiene i consumi privati. Allo stesso modo le aziende americane hanno ingente liquidità nei bilanci sempre a motivo degli aiuti di stato. E questo contribuisce a fare fronte all'aumento del costo del danaro a seguito dell'aumento dei tassi operato dalla FED per raffreddare l'economia [abbiamo già espresso le nostre riserve circa l'efficacia di aumentare i tassi di interesse per raffreddare un'economia in una situazione dove una grossa parte dell'inflazione origina sul lato dell'offerta e non della domanda]

Il vero argine contro la recessione negli Stati Uniti, a nostro giudizio, è però dato dalla situazione del mercato del lavoro in America. Al 3.5% di disoccupazione vuol dire che in America tutti hanno un lavoro. Le richieste di sussidi di disoccupazione sono ancora in calo mentre alla fine di Aprile le posizioni lavorative aperte in America erano di 11.4 milioni di posti di lavoro. Non abbiamo mai visto una recessione dove il tasso di disoccupazione è del 3.5%.

Il mercato monetario, infine, sembra ritenere che la recessione non sia così imminente e che la FED alla fine non alzerà i tassi nel 2023 e, anzi, sarà costretta ad abbassarli. I tassi di rendimento dei Treasuries a 10 anni infatti hanno avuto un picco al 3.49% il 14 Giugno ma sono in calo oggi, 5 Luglio 2022, al 2.8110% È un chiaro segno che, almeno per il momento, il mercato non è pienamente convinto che l'America sia in recessione e che i tassi debbano continuare a salire.
 

Aggiornamento del 19 Maggio 2022

Ad Aprile continuano i segnali di crescita per l'economia americana. Rallenta l'economia cinese

Nel mese di Aprile le vendite al dettaglio in America sono cresciute dello 0.9% rispetto ad una previsione dell'1% degli analisti. Le vendite al dettaglio, per il solo mese di Aprile, sono state pari a 678 miliardi di dollari. Per mettere il dato in prospettiva ricordiamo che il PIL dell'Italia e di circa 2200 miliardi di dollari ALL' ANNO! In particolare, la crescita è stata del 4% nella categoria delle vendite generiche, e del 2.1% nelle vendite online. Da un altro report dello US Census Bureau,  emerge che la produzione industriale negli Stati Uniti è cresciuta dell'1.1% in Aprile, molto oltre le aspettative di mercato che erano dello 0.5%. Si tratta di dati robusti che rimarcano come la crescita dell'economia Americana non sia stata ancora inficiata dagli alti livelli del tasso di inflazione e dagli ultimi aumenti dei tassi di interesse operato dalla FED [di cui riportiamo in un'altra sezione del sito di ExportUSA]

In termini comparativi, per la prima volta dal 1976 l'economia americana crescerà più di quella cinese. Per il 2022 infatti la crescita stimata del PIL della Cina è del 2% mentre le previsioni di crescita per l'economia Americana sono del 2.8%
 

Aggiornamento del 16 Maggio 2022

Mercato del Lavoro e Vendite al Dettaglio sempre robuste in America. Il tasso di Inflazione rimane elevato ad Aprile

I dati sull'occupazione americana continuano a stupire. Ad Aprile 2022 l'economia americana ha creato 420000 nuovi posti di lavoro mentre il tasso di disoccupazione in America rimane al 3.6%. Le posizioni lavorative aperte sul mercato americano a Marzo erano di 11.55 milioni di posti di lavoro. Il dato sulle vendite al dettaglio negli Stati Uniti, su base annua, è stato rivisto al rialzo con un aumento delle vendite dal 6.2% al  6.9% a Marzo. Anche le vendite al dettaglio di Febbraio erano state riviste al dettaglio e su base annua avevano segnato un +18.2%.

Il tasso di inflazione negli Stati Uniti rimane alto e ad Aprile 2022 l'indice dei prezzi è aumento dell'8.3% dopo aver segnato un +8.5% a Marzo. Il rischio per l'economia USA è legato all'aumento dei tassi d'interesse da parte della FED con conseguente possibilità di recessione.
 

Aggiornamento del 04 Maggio 2022

In America aumentano consumi privati e gli investimenti delle imprese. La contrazione del PIL americano [-1.4% nel primo trimestre 2022] è dovuta a fattori tecnici passeggeri

La contrazione del PIL dell'America nel periodo Gennaio - Marzo 2022 rispetto all'ultimo trimestre 2021 è dovuta al deficit della bilancia commerciale che, da solo, ha fatto contrarre il PIL del 3.2%. A livello industriale, il calo delle scorte ha tagliato il PIL di un altro 0.8%.
 
Analizziamo meglio il dato relativo al deficit della bilancia commerciale americana per il primo trimestre 2022. Il deficit è dovuto al fatto che per via del blocco dei porti dovuto al COVID molte importazioni che normalmente sarebbero state registrate nella contabilità nazionale americana nell'ultimo trimestre 2021 sono state invece registrate nel primo trimestre 2022 aggravando appunto il deficit della bilancia commerciale americana.

Si tratta di un fenomeno passeggero che non si dovrebbe ripetere nel prossimo trimestre che probabilmente registrerà sia un dato in crescita per il PIL americano, sia un minor deficit commerciale per l'America.

Il dato positivo per l'economia americana, invece, è relativo alla crescita dei consumi privati in America [+3.7% annualizzato] e alla crescita degli investimenti delle imprese [+9.2% annualizzato; Non Residential Investment] 


Aggiornamento del 20 Aprile 2022

Continua la crescita dell'economia americana nel post-COVID

In America, le vendite al dettaglio nel mese di Marzo sono aumentate dello 0.2% rispetto al mese di Febbraio 2022. Rispetto al mese di Marzo dell'anno precedente, le vendite al dettaglio negli USA sono aumentate del 6.2%. Il dato si riferisce alle vendite al dettaglio depurate delle vendite al dettaglio relative a benzina, combustibili, e automobili, che hanno una forte componente di ciclicità. Il dato così depurato vuole cogliere le tendenze di fondo di una parte importante dei consumi privati ed è un segnale di ripresa dell'economia americana.

A Marzo l'inflazione su base annua in America raggiunge l'8.5% [+1.2% rispetto al mese di Febbraio 2022] Se escludiamo prodotti alimentari ed energia, l'inflazione di Marzo in America è stata del 6.5%.
 

Aggiornamento del 13 Aprile 2022

Nuovo record positivo per occupazione e mercato del lavoro negli Stati Uniti

Le nuove richieste per i sussidi di disoccupazione scendono a 166,000 per la settimana conclusasi il 2 Aprile. È il dato più basso dal Novembre 1968, quando però la forza lavoro americana era la metà di quella attuale. In America si sono registrati oltre 300,000 nuovi occupati per il mese di Marzo. Al momento, rimangono aperte 1.8 posizioni lavorative per ogni lavoratore disponibile. L'economia americana ha generato negli ultimi due anni un numero di occupati pari a quello registrato negli 11.5 anni precedenti.  La paga oraria media è cresciuta a Marzo del 5.6%.


Aggiornamento del 27 Marzo 2022

Il tasso di disoccupazione in America torna ai livelli pre-COVID. Inflazione, aumento dei tassi di interesse, e l'aumento delle esportazioni di gas naturale verso i paesi europei sono le tre variabili che influenzeranno l'andamento dell'economia Americana nel prossimo futuro

Le nuove richieste di sussidi di disoccupazione in America sono state di 187,000 unita nella settimana conclusasi il 24 Marzo 2022: il livello più basso dal Settembre 1969. Nel contempo, le richieste correnti di sussidi di disoccupazione sono calate da 1.42 milioni [settimana del 17 Marzo 2022] a 1.35 milioni [settimana del 24 Marzo 2022] Anche qui un record perchè si tratta del minor numero di richieste correnti di sussidi di disoccupazione dal 1970.

I dati sull'occupazione si arricchiscono con i nuovi posti di lavoro negli USA : 431000 nuovi posti di lavoro in America nel mese di Marzo 2022. Il dato segue quello del mese scorso: 678000 nuovi posti di lavoro in America nel mese di Febbraio 2022 e 504000 nuovi posti di lavoro nel mese di Gennaio 2022. In pratica in due mesi l'economia americana ha generato oltre 1.500.000 nuovi posti di lavoro in soli tre mesi. Una performance per gli Stati Uniti da piena ripresa economica. In pratica, in America, non ci sono disoccupati..

In conseguenza di ciò, il tasso di disoccupazione in America è sceso al 3.6%, praticamente alla pari con 3.5% del Dicembre 2019 poco prima che scoppiasse la crisi economica innescata dal COVID.

Ad oggi, il numero di posizioni lavorative aperte in America è di 11.3 milioni di offerte di posti di lavoro. Il tutto dipinge una situazione di piena ripresa per l'economia americana. Due fattori di rischio sono legati all'inflazione da una parte [a Febbraio l'aumento dei prezzi è stato del 7.9%] e al conseguente aumento dei tassi da parte della FED che nel corso della sua ultima sessione ha già apportato un aumento dello 0.25% dei Fed Funds. Per la prossima riunione si prevede un altro aumento questa volta dello 0.5%.  

Dall'altro lato abbiamo invece una previsione di aumento delle esportazioni di gas naturale dell'America verso l'Europa a seguito della crisi innescata dall'attacco armato della Russia nei confronti dell'Ucraina. Ai prezzi correnti, dovrebbe trattarsi di un aumento di entrate per l'economia Americana di circa 17 miliardi di dollari all'anno quando l'accordo sarà a regime. Altro sintomo di ripresa per l'economia americana sono le vendite al dettaglio che nel Gennaio 2022 sono aumentate del 4.9% rispetto al mese precedente [che, lo ricordiamo, era il mese delle spese natalizie] Un aumento "enorme" in termini statistici. Le vendite al dettaglio USA si sono poi ridimensionate al +0.3% in Febbraio.

Sull'altro fronte, va segnalato il rischio inflazione che a Febbraio ha segnato un +7.9%, l'incremento più alto dal Febbraio 1982. A cui si associa il programma di aumento dei tassi di interesse già avviato dalla FED, e il caro energia con i prezzi del petrolio sempre attorno ai $100 al barile [WTI; 04 Aprile 2022]

Il PIL Americano a Marzo 2022 è cresciuto del 2.3%, la stessa percentuale di crescita del mese di Febbraio. Le previsioni per il mese di Aprile sono di una crescita del 6.9%. Anche in questo caso si tratta di dati che puntano ad un'economia americana in espansione.


Aggiornamento del 22 Febbraio 2022

Inflazione e andamento dei tassi di d'interesse: Le due variabili al centro del dibattito sull'economia Americana

Il tasso di inflazione in America è stato del 6.1% a Gennaio 2022 [ci riferiamo all'indice ufficiale ovvero il personal consumption expenditures price index] Nello stesso mese la spesa per consumi delle famiglie è aumentata dell'1.5% mentre il reddito netto dopo le tasse è diminuito dello 0.5%. Entrambi i dati sono depurati dell'inflazione. Sempre nel Gennaio 2022 l'economia americana ha creato 467000 nuovi posti di lavoro [i nuovi posti di lavoro erano stati 199,000 nel Dicembre 2021]. Gli ordini di beni durevoli per l'industria sono aumentati dell'1.6% rispetto al mese precedente raggiungendo i 227 miliardi di dollari. Altra notizia positiva: Le infezioni, i ricoveri, le terapie intensive, e le morti per COVID sono in drastico calo ormai da tre settimane e sembra che il pericolo sia passato.

Si tratta di un quadro per il momento ancora positivo che denota un'economia che sta continuando a crescere. Il rischio a breve periodo rimane quello dell'inflazione che continua a marciare a livelli come non si vedeva da decenni. Ciò che contraddistingue questa ventata di inflazione rispetto al passato è che dipende in gran parte dai colli di bottiglia nella supply chain creati dalla pandemia. C'è quindi ancora speranza che entro fine anno si possa assistere ad un naturale calo del tasso di inflazione in America senza che la FED debba intervenire troppo duramente sul lato dei tassi di interesse rischiando di causare una recessione. 


Aggiornamento dell'8 Gennaio 2022

Continua la ripresa dell'economia americana. Emergono segni di miglioramento per la situazione di trasporti, logistica, intasamento dei porti, e consegna delle merci

A Novembre 2021 la disoccupazione in America scende al 3.9% in prossimità del record pre-pandemia del 3.6%. La causa principale è  ancora una volta legata all'ondata di dimissioni avviatasi dallo scorso autunno. A questo punto, è difficile pensare che i sussidi extra alla disoccupazione ne siano la causa perché tali sussidi sono cessati a Settembre 2021. Le cause di questo fenomeno sono al momento ancora poco chiare ma sta di fatto che il fenomeno esiste e che a Dicembre i nuovi posti di lavoro nell'industria sono stati solo di 199000 unità. Al momento il livello totale di occupazione rimane di 3.6 milioni di posti di lavoro al di sotto del periodo pre-pandemico. Al momento ci sono 1.4 offerte di lavoro aperte per ogni lavoratore in cerca di occupazione [Le offerte di lavoro attive sono  10.6 milioni]

Sul fronte del costo della vita in America, il tasso di inflazione è salito al 6.8% su base annua nel mese di Novembre 2021 [0.8% su base mensile in Novembre contro lo 0.9% di Ottobre 2021] La cosiddetta Core Inflation [la Core Inflation esclude i prodotti alimentari e quelli legati alle forniture energetiche] in America è stata del 4.9% a Novembre 2021 contro 4.6% a Ottobre 2021.

Tasso inflazione in America - Variazione mensile; Fonte: US Bureau of Labor Statistics

Aggiornamento dell'8 Novembre 2021

Dati in primo piano: Occupazione e Inflazione in America

I dati sull'occupazione negli Stati Uniti per il mese di Ottobre sono stati confortanti: il Non-Farm Payroll [il numero dei nuovi occupati] è cresciuto di 531,000 unità mentre il numero dei nuovi occupati per il mese di Settembre è stato rivisto al rialzo [312,000 nuovi assunti contro la stima precedente di 194,000]

Il tasso di disoccupazione in America scende al 4.6% in Ottobre dal 4.8% di Settembre. Il numero degli occupati totali è di 4.2 milioni al di sotto del record segnato dall'economia americana nel mese di Febbraio 2020 ma nel frattempo va segnalato che 3 milioni di lavoratori non stanno più cercando occupazione. Molti di questi sono in attesa di tempi migliori ma molti sono invece andati in pensione anticipata.

I salari medi orari in America sono saliti del 4.9% rispetto all'anno prima. È questo n parametro da monitorare perché nel medio periodo potrebbe trasformarsi in un elemento di pressione inflazionistica.

L'inflazione in America a Ottobre è stata del 5.8% [CPI - Consumer Price Index]. A Settembre era del 5.4%. Escludendo prodotti alimentari e combustibili, il cosiddetto Core Inflation Index di Ottobre è risultato essere del 4.3% [4.0% a Settembre] Inflazione e occupazione sono senz'altro i due parametri da seguire per capire come evolverà la situazione dell'economia americana e come si muoveranno tassi di interesse e FED nei prossimi mesi.

Una nota a parte la merita la situazione della Supply Chain. La situazione non è migliorata, decine di navi cargo sono in attesa in rada al largo dei porti della California e addirittura centinaia sono in attesa di poter imbarcare la merce al largo dei porti cinesi. Non si prevedono miglioramenti significativi prima della metà / fine del 2022.  I noli marittimi dalla Cina sono quintuplicati e questo, assieme alle tensioni sul mercato del lavoro e all'aumento della domanda seguito al miglioramento della situazione COVID, è alla base delle tensioni inflattive presenti nell'economia americana.

Aggiornamento del 14 Settembre2021

Dati ancora positivi per l'economia americana

Negli Stati Uniti, la spesa aziendale in attrezzature, strutture e software ha raggiunto una media
del 13,4% dall’inizio dell’anno fino al secondo trimestre, il ritmo più sostenuto dal 1984.
Nell’ultimo anno la sola spesa per le attrezzature è stata di circa il 14,4%, più del doppio della
media del decennio 2009-2019.

Dopo mesi di aumento, le infezioni COVID dovuti alla variante Delta sembrano aver raggiunto un picco. Il tasso di disoccupazione è sceso al 5.2% nel mese di Agosto [era del 5.4% nel mese di Luglio] Infine, nel secondo trimestre del 2021, il PIL americano è cresciuto del 13.2% rispetto al corrispondente periodo dell'anno precedente. La proiezione a fine anno è di un PIL pari a 22.7 trilioni di dollari, con un aumento del 6% rispetto al PIL del 2019.

Aggiornamento del 30 Luglio 2021

Le vendite al dettaglio sostengono l'economia americana

Nonostante i contagi stiano risalendo a causa della variante Delta, l'economia americana rimane su un trend positivo. A testimonianza di ciò proponiamo due grafici particolarmente significativi: quello sull'andamento delle vendite al dettaglio negli Stati Uniti che nel mese di Giugno 2021 sono aumentate dello 0.6% rispetto al mese precedente, e quello sulla disoccupazione in USA che anche per Giugno rimane sotto il 6%. Poiché in America i consumi costituiscono circa il 70% del PIL, tasso di disoccupazione e vendite al dettaglio sono due elementi che indicano con buona approssimazione la tendenza dell'economia nel suo complesso e, in questo senso, ci sembra di poter dire che li segnali di ripresa dell'economia rimangano positivi.
  

Vendite al dettagli Stati Uniti Giugno 2021

Tasso di disoccupazione negli Stati Uniti - Giugno 2021

Aggiornamento del 16 Giugno 2021

L'economia americana è ripartita

Pochi dati statistici danno l'idea dell'andamento dell'economia americana e del fatto che l'economia USA sia ormai ripartita e stia cominciando a mettersi la crisi COVID alle spalle:

Infine, la situazione della campagna vaccinale in America e dei nuovi contagi COVID è estremamente confortante come si può visivamente cogliere dal grafico riportato di seguito [fonte: The New York Times].

Infezioni COVID Stati Uniti Giugno 2021

Aggiornamento dell'11 Marzo 2021

Le richieste dei sussidi di disoccupazione in America per la settimana terminata il 6 Marzo 2021 crescono meno delle aspettative degli analisti: 712,000 contro 725,000.



Aggiornamento del 7 Marzo 2021

Forti segnali di ripresa dell'economia americana. Nuovo piano di aiuti alle imprese e alle famiglie. Piano vaccinale Stati Uniti in anticipo di due mesi sulla tabella di marcia. Produzione industriale USA record

Questi gli sviluppi più recenti dell'economia americana:

Dati Federal Reserve ed Economic Census Bureau

Aggiornamento del 17 Febbraio 2021

Vendite al Dettaglio Stati Uniti

Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti segnano un aumento del 5.3% rispetto al mese precedente. Un aumento ben più alto rispetto alle attese del mercato che si aspettava un aumento dell'1.2%. Dietro ad un aumento così deciso delle vendite sta il piano di aiuti economici alle famiglie e alle imprese decretato dal governo federale americano. Tutte le categorie di beni di consumo sono state interessate dall'aumento delle vendite: dai prodotti alimentari, all'abbigliamento, all'elettronica di consumo.

Produzione Industriale Stati Uniti

La produzione industriale americana è in aumento dello 0.9% nel mese di Gennaio. È il quarto mese consecutivo in cui la produzione industriale aumenta. Il dato a consuntivo è stato molto maggiore delle aspettative del mercato che si aspettava una crescita dello 0.5%. Il settore che ha segnato il maggior incremento di produzione è stato quello dell'estrazione in cui rientra anche il settore dell'oil & gas. L' aumento per il settore minerario è stato del 2.3% rispetto ad una crescita dello 0.7% del mese precedente. La percentuale di utilizzo dell'industria americana sale al 75.6% in Gennaio, in aumento dal 74.9% del mese precedente.

Dati Federal Reserve ed Economic Census Bureau

Aggiornamento del 5 Febbraio 2021

Una serie di buone notizie sostiene le aspettative di ripresa dell'economia Americana

In questa settimana sono stati rilasciati una serie di indicatori economici che hanno galvanizzato le aspettative di una ripresa economica per l'America. In un mercato che da mesi ormai si muove sulle aspettative e le anticipazioni, una serie di dati economici e di misure di economia politica tutte positive ha scatenato l'euforia in una specie di euforica congiunzione astrale per l'economia statunitense. Di seguito i dati che hanno segnato la settimana economica USA:

La risposta dei mercati non è tardata:

Aggiornamento del 28 Gennaio 2021

Continua la politica accomodante della FED

Durante la riunione del 27 Gennaio 2021 [ieri] La FED lascia infatti invariata la forbice dei tassi di riferimento: 0%-0.25% e riconferma l'impegno all'acquisto sul mercato secondario di titoli di stato e di obbligazioni per continuare nella politica di QE - Quantitative Easing inaugurata anni fa. Non esiste al momento un pericolo di inflazione il cui tasso permane al di sotto del 2%. E quand'anche dovesse palesarsi la possibilità del rischio inflazione, il rischio posto da un aumento dei tassi di interesse in questo momento sarebbe ben più grave.


Aggiornamento del 12 Dicembre 2020
 

LA FDA APPROVA IL VACCINO ANTI COVID

DA OGGI SI PUÒ COMINCIARE A PIANIFICARE LA RIPRESA DELLA CRESCITA DELL'ECONOMIA DEGLI STATI UNITI

È un momento storico per l'economia USA e per l'economia mondiale. In realtà è un momento storico per l'umanità intera. L'approvazione ufficiale da parte della FDA alla distribuzione e all'utilizzo del vaccino di Pfizer segna il giro di boa nella lotta al COVID. Il vaccino rappresenta l'unica arma contro una pandemia che ha messo in ginocchio l'economia mondiale e la vita di tutti noi. Per l'America, il COVID ha segnato la brusca interruzione di una crescita economica che durava dal 2009 e che aveva portato gli Stati Uniti a livelli record di occupazione con un tasso di disoccupazione del 3.4% ai minimi storici dal dopoguerra.

Per la prima volta possiamo concretamente cominciare a parlare di prospettive crescita e di ripresa delle economie mondiali, quella USA in testa. Un grazie di cuore al Governo Federale degli Stati Uniti d'America per aver finanziato la ricerca del vaccino con prontezza, senza vincoli, e con ingenti risorse finanziarie. Un ringraziamento anche a tutte le case farmaceutiche che hanno impegnato tutte le loro risorse nella ricerca del vaccino. Prime fra tutte Pfizer, Moderna ed Astra Zeneca.

Il comunicato stampa FDA  dell'11 Dicembre 2020 in cui viene annunciata l'approvazione alla distribuzione e all'uso del vaccino
 

Aggiornamento del 20 Novembre 2020

La casa farmaceutica Pfizer ha chiesto oggi alla FDA l'autorizzazione di emergenza a distribuire il vaccino. Si prevede di cominciare la distribuzione sul mercato Americano a fine Dicembre cominciando dalla categorie più a rischio;

Le esportazioni Italiane in America aumentano del +11.1% nel terzo trimestre 2020 rispetto allo stesso periodo del 2019

Si comincia a poter ragionevolmente ipotizzare la ripresa dell'economia americana. Mentre il dato sulle esportazioni dall'Italia agli USA è il segnale che i settori tradizionali dell'export Italiano hanno comunque continuato a reggere, magari anche rubando quote di mercato ad altri paesi esportatori, il fatto che finalmente ci sia un vaccino efficace pronto per la distribuzione è un elemento chiave per poter parlare di ripresa dell'economia.

Oltre a Pfizer, anche Moderna ha annunciato ottimi risultati per il suo vaccino anti COVID. Ricordiamo che poi ci sono altre sei case farmaceutiche, tra cui Astra Zeneca, che stanno completando la fase 3 nell'iter di approvazione. Se i risultati continueranno a mantenersi positivi, a fine Giugno 2021 avremo almeno cinque o sei vaccini approvati.
 

09 Novembre 2020

Joe Biden vince le elezioni: Il programma economico del nuovo presidente americano e le implicazioni per le esportazioni italiane sul mercato americano

Programma di investimenti da oltre 1000 miliardi di dollari per il rinnovo delle infrastrutture americane Focus sul settore manifatturiero e sull'economia Green

Con Joe Biden Presidente cambia l'impostazione di fondo della politica economica americana. Ci sono degli elementi di continuità e degli elementi di novità rispetto alle politiche iniziate [o proseguite] dal Presidente Trump ma in ogni caso si delinea uno scenario positivo per l'export Italiano. Proponiamo di seguito una analisi sintetica e ragionata dei probabili sviluppi per l'economia USA.
 

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