
12 November 2020
Ulteriori segnali positivi per l'economia USA
Dati import di Ottobre: il mercato americano si prepara già all'aumento delle vendite del post-COVID
Aggiornamento del 19 Maggio 2022
Nel mese di Aprile le vendite al dettaglio in America sono cresciute dello 0.9% rispetto ad una previsione dell'1% degli analisti. Le vendite al dettaglio, per il solo mese di Aprile, sono state pari a 678 miliardi di dollari. Per mettere il dato in prospettiva ricordiamo che il PIL dell'Italia e di circa 2200 miliardi di dollari ALL' ANNO! In particolare, la crescita è stata del 4% nella categoria delle vendite generiche, e del 2.1% nelle vendite online. Da un altro report dello US Census Bureau, emerge che la produzione industriale negli Stati Uniti è cresciuta dell'1.1% in Aprile, molto oltre le aspettative di mercato che erano dello 0.5%. Si tratta di dati robusti che rimarcano come la crescita dell'economia Americana non sia stata ancora inficiata dagli alti livelli del tasso di inflazione e dagli ultimi aumenti dei tassi di interesse operato dalla FED [di cui riportiamo in un'altra sezione del sito di ExportUSA]
In termini comparativi, per la prima volta dal 1976 l'economia americana crescerà più di quella cinese. Per il 2022 infatti la crescita stimata del PIL della Cina è del 2% mentre le previsioni di crescita per l'economia Americana sono del 2.8%
Aggiornamento del 16 Maggio 2022
I dati sull'occupazione americana continuano a stupire. Ad Aprile 2022 l'economia americana ha creato 420000 nuovi posti di lavoro mentre il tasso di disoccupazione in America rimane al 3.6%. Le posizioni lavorative aperte sul mercato americano a Marzo erano di 11.55 milioni di posti di lavoro. Il dato sulle vendite al dettaglio negli Stati Uniti, su base annua, è stato rivisto al rialzo con un aumento delle vendite dal 6.2% al 6.9% a Marzo. Anche le vendite al dettaglio di Febbraio erano state riviste al dettaglio e su base annua avevano segnato un +18.2%.
Il tasso di inflazione negli Stati Uniti rimane alto e ad Aprile 2022 l'indice dei prezzi è aumento dell'8.3% dopo aver segnato un +8.5% a Marzo. Il rischio per l'economia USA è legato all'aumento dei tassi d'interesse da parte della FED con conseguente possibilità di recessione.
Aggiornamento del 04 Maggio 2022
La contrazione del PIL dell'America nel periodo Gennaio - Marzo 2022 rispetto all'ultimo trimestre 2021 è dovuta al deficit della bilancia commerciale che, da solo, ha fatto contrarre il PIL del 3.2%. A livello industriale, il calo delle scorte ha tagliato il PIL di un altro 0.8%.
Analizziamo meglio il dato relativo al deficit della bilancia commerciale americana per il primo trimestre 2022. Il deficit è dovuto al fatto che per via del blocco dei porti dovuto al COVID molte importazioni che normalmente sarebbero state registrate nella contabilità nazionale americana nell'ultimo trimestre 2021 sono state invece registrate nel primo trimestre 2022 aggravando appunto il deficit della bilancia commerciale americana.
Si tratta di un fenomeno passeggero che non si dovrebbe ripetere nel prossimo trimestre che probabilmente registrerà sia un dato in crescita per il PIL americano, sia un minor deficit commerciale per l'America.
Il dato positivo per l'economia americana, invece, è relativo alla crescita dei consumi privati in America [+3.7% annualizzato] e alla crescita degli investimenti delle imprese [+9.2% annualizzato; Non Residential Investment]
Aggiornamento del 20 Aprile 2022
In America, le vendite al dettaglio nel mese di Marzo sono aumentate dello 0.2% rispetto al mese di Febbraio 2022. Rispetto al mese di Marzo dell'anno precedente, le vendite al dettaglio negli USA sono aumentate del 6.2%. Il dato si riferisce alle vendite al dettaglio depurate delle vendite al dettaglio relative a benzina, combustibili, e automobili, che hanno una forte componente di ciclicità. Il dato così depurato vuole cogliere le tendenze di fondo di una parte importante dei consumi privati ed è un segnale di ripresa dell'economia americana.
A Marzo l'inflazione su base annua in America raggiunge l'8.5% [+1.2% rispetto al mese di Febbraio 2022] Se escludiamo prodotti alimentari ed energia, l'inflazione di Marzo in America è stata del 6.5%.
Aggiornamento del 13 Aprile 2022
Le nuove richieste per i sussidi di disoccupazione scendono a 166,000 per la settimana conclusasi il 2 Aprile. È il dato più basso dal Novembre 1968, quando però la forza lavoro americana era la metà di quella attuale. In America si sono registrati oltre 300,000 nuovi occupati per il mese di Marzo. Al momento, rimangono aperte 1.8 posizioni lavorative per ogni lavoratore disponibile. L'economia americana ha generato negli ultimi due anni un numero di occupati pari a quello registrato negli 11.5 anni precedenti. La paga oraria media è cresciuta a Marzo del 5.6%.
Aggiornamento del 27 Marzo 2022
Le nuove richieste di sussidi di disoccupazione in America sono state di 187,000 unita nella settimana conclusasi il 24 Marzo 2022: il livello più basso dal Settembre 1969. Nel contempo, le richieste correnti di sussidi di disoccupazione sono calate da 1.42 milioni [settimana del 17 Marzo 2022] a 1.35 milioni [settimana del 24 Marzo 2022] Anche qui un record perchè si tratta del minor numero di richieste correnti di sussidi di disoccupazione dal 1970.
I dati sull'occupazione si arricchiscono con i nuovi posti di lavoro negli USA : 431000 nuovi posti di lavoro in America nel mese di Marzo 2022. Il dato segue quello del mese scorso: 678000 nuovi posti di lavoro in America nel mese di Febbraio 2022 e 504000 nuovi posti di lavoro nel mese di Gennaio 2022. In pratica in due mesi l'economia americana ha generato oltre 1.500.000 nuovi posti di lavoro in soli tre mesi. Una performance per gli Stati Uniti da piena ripresa economica. In pratica, in America, non ci sono disoccupati..
In conseguenza di ciò, il tasso di disoccupazione in America è sceso al 3.6%, praticamente alla pari con 3.5% del Dicembre 2019 poco prima che scoppiasse la crisi economica innescata dal COVID.
Ad oggi, il numero di posizioni lavorative aperte in America è di 11.3 milioni di offerte di posti di lavoro. Il tutto dipinge una situazione di piena ripresa per l'economia americana. Due fattori di rischio sono legati all'inflazione da una parte [a Febbraio l'aumento dei prezzi è stato del 7.9%] e al conseguente aumento dei tassi da parte della FED che nel corso della sua ultima sessione ha già apportato un aumento dello 0.25% dei Fed Funds. Per la prossima riunione si prevede un altro aumento questa volta dello 0.5%.
Dall'altro lato abbiamo invece una previsione di aumento delle esportazioni di gas naturale dell'America verso l'Europa a seguito della crisi innescata dall'attacco armato della Russia nei confronti dell'Ucraina. Ai prezzi correnti, dovrebbe trattarsi di un aumento di entrate per l'economia Americana di circa 17 miliardi di dollari all'anno quando l'accordo sarà a regime. Altro sintomo di ripresa per l'economia americana sono le vendite al dettaglio che nel Gennaio 2022 sono aumentate del 4.9% rispetto al mese precedente [che, lo ricordiamo, era il mese delle spese natalizie] Un aumento "enorme" in termini statistici. Le vendite al dettaglio USA si sono poi ridimensionate al +0.3% in Febbraio.
Sull'altro fronte, va segnalato il rischio inflazione che a Febbraio ha segnato un +7.9%, l'incremento più alto dal Febbraio 1982. A cui si associa il programma di aumento dei tassi di interesse già avviato dalla FED, e il caro energia con i prezzi del petrolio sempre attorno ai $100 al barile [WTI; 04 Aprile 2022]
Il PIL Americano a Marzo 2022 è cresciuto del 2.3%, la stessa percentuale di crescita del mese di Febbraio. Le previsioni per il mese di Aprile sono di una crescita del 6.9%. Anche in questo caso si tratta di dati che puntano ad un'economia americana in espansione.
Aggiornamento del 22 Febbraio 2022
Il tasso di inflazione in America è stato del 6.1% a Gennaio 2022 [ci riferiamo all'indice ufficiale ovvero il personal consumption expenditures price index] Nello stesso mese la spesa per consumi delle famiglie è aumentata dell'1.5% mentre il reddito netto dopo le tasse è diminuito dello 0.5%. Entrambi i dati sono depurati dell'inflazione. Sempre nel Gennaio 2022 l'economia americana ha creato 467000 nuovi posti di lavoro [i nuovi posti di lavoro erano stati 199,000 nel Dicembre 2021]. Gli ordini di beni durevoli per l'industria sono aumentati dell'1.6% rispetto al mese precedente raggiungendo i 227 miliardi di dollari. Altra notizia positiva: Le infezioni, i ricoveri, le terapie intensive, e le morti per COVID sono in drastico calo ormai da tre settimane e sembra che il pericolo sia passato.
Si tratta di un quadro per il momento ancora positivo che denota un'economia che sta continuando a crescere. Il rischio a breve periodo rimane quello dell'inflazione che continua a marciare a livelli come non si vedeva da decenni. Ciò che contraddistingue questa ventata di inflazione rispetto al passato è che dipende in gran parte dai colli di bottiglia nella supply chain creati dalla pandemia. C'è quindi ancora speranza che entro fine anno si possa assistere ad un naturale calo del tasso di inflazione in America senza che la FED debba intervenire troppo duramente sul lato dei tassi di interesse rischiando di causare una recessione.
Aggiornamento dell'8 Gennaio 2022
A Novembre 2021 la disoccupazione in America scende al 3.9% in prossimità del record pre-pandemia del 3.6%. La causa principale è ancora una volta legata all'ondata di dimissioni avviatasi dallo scorso autunno. A questo punto, è difficile pensare che i sussidi extra alla disoccupazione ne siano la causa perché tali sussidi sono cessati a Settembre 2021. Le cause di questo fenomeno sono al momento ancora poco chiare ma sta di fatto che il fenomeno esiste e che a Dicembre i nuovi posti di lavoro nell'industria sono stati solo di 199000 unità. Al momento il livello totale di occupazione rimane di 3.6 milioni di posti di lavoro al di sotto del periodo pre-pandemico. Al momento ci sono 1.4 offerte di lavoro aperte per ogni lavoratore in cerca di occupazione [Le offerte di lavoro attive sono 10.6 milioni]
Sul fronte del costo della vita in America, il tasso di inflazione è salito al 6.8% su base annua nel mese di Novembre 2021 [0.8% su base mensile in Novembre contro lo 0.9% di Ottobre 2021] La cosiddetta Core Inflation [la Core Inflation esclude i prodotti alimentari e quelli legati alle forniture energetiche] in America è stata del 4.9% a Novembre 2021 contro 4.6% a Ottobre 2021.
Aggiornamento dell'8 Novembre 2021
I dati sull'occupazione negli Stati Uniti per il mese di Ottobre sono stati confortanti: il Non-Farm Payroll [il numero dei nuovi occupati] è cresciuto di 531,000 unità mentre il numero dei nuovi occupati per il mese di Settembre è stato rivisto al rialzo [312,000 nuovi assunti contro la stima precedente di 194,000]
Il tasso di disoccupazione in America scende al 4.6% in Ottobre dal 4.8% di Settembre. Il numero degli occupati totali è di 4.2 milioni al di sotto del record segnato dall'economia americana nel mese di Febbraio 2020 ma nel frattempo va segnalato che 3 milioni di lavoratori non stanno più cercando occupazione. Molti di questi sono in attesa di tempi migliori ma molti sono invece andati in pensione anticipata.
I salari medi orari in America sono saliti del 4.9% rispetto all'anno prima. È questo n parametro da monitorare perché nel medio periodo potrebbe trasformarsi in un elemento di pressione inflazionistica.
L'inflazione in America a Ottobre è stata del 5.8% [CPI - Consumer Price Index]. A Settembre era del 5.4%. Escludendo prodotti alimentari e combustibili, il cosiddetto Core Inflation Index di Ottobre è risultato essere del 4.3% [4.0% a Settembre] Inflazione e occupazione sono senz'altro i due parametri da seguire per capire come evolverà la situazione dell'economia americana e come si muoveranno tassi di interesse e FED nei prossimi mesi.
Una nota a parte la merita la situazione della Supply Chain. La situazione non è migliorata, decine di navi cargo sono in attesa in rada al largo dei porti della California e addirittura centinaia sono in attesa di poter imbarcare la merce al largo dei porti cinesi. Non si prevedono miglioramenti significativi prima della metà / fine del 2022. I noli marittimi dalla Cina sono quintuplicati e questo, assieme alle tensioni sul mercato del lavoro e all'aumento della domanda seguito al miglioramento della situazione COVID, è alla base delle tensioni inflattive presenti nell'economia americana.
Aggiornamento del 14 Settembre2021
Negli Stati Uniti, la spesa aziendale in attrezzature, strutture e software ha raggiunto una media
del 13,4% dall’inizio dell’anno fino al secondo trimestre, il ritmo più sostenuto dal 1984.
Nell’ultimo anno la sola spesa per le attrezzature è stata di circa il 14,4%, più del doppio della
media del decennio 2009-2019.
Dopo mesi di aumento, le infezioni COVID dovuti alla variante Delta sembrano aver raggiunto un picco. Il tasso di disoccupazione è sceso al 5.2% nel mese di Agosto [era del 5.4% nel mese di Luglio] Infine, nel secondo trimestre del 2021, il PIL americano è cresciuto del 13.2% rispetto al corrispondente periodo dell'anno precedente. La proiezione a fine anno è di un PIL pari a 22.7 trilioni di dollari, con un aumento del 6% rispetto al PIL del 2019.
Aggiornamento del 30 Luglio 2021
Nonostante i contagi stiano risalendo a causa della variante Delta, l'economia americana rimane su un trend positivo. A testimonianza di ciò proponiamo due grafici particolarmente significativi: quello sull'andamento delle vendite al dettaglio negli Stati Uniti che nel mese di Giugno 2021 sono aumentate dello 0.6% rispetto al mese precedente, e quello sulla disoccupazione in USA che anche per Giugno rimane sotto il 6%. Poiché in America i consumi costituiscono circa il 70% del PIL, tasso di disoccupazione e vendite al dettaglio sono due elementi che indicano con buona approssimazione la tendenza dell'economia nel suo complesso e, in questo senso, ci sembra di poter dire che li segnali di ripresa dell'economia rimangano positivi.
Aggiornamento del 16 Giugno 2021
Pochi dati statistici danno l'idea dell'andamento dell'economia americana e del fatto che l'economia USA sia ormai ripartita e stia cominciando a mettersi la crisi COVID alle spalle:
Infine, la situazione della campagna vaccinale in America e dei nuovi contagi COVID è estremamente confortante come si può visivamente cogliere dal grafico riportato di seguito [fonte: The New York Times].
Aggiornamento dell'11 Marzo 2021
Le richieste dei sussidi di disoccupazione in America per la settimana terminata il 6 Marzo 2021 crescono meno delle aspettative degli analisti: 712,000 contro 725,000.
Aggiornamento del 7 Marzo 2021
Questi gli sviluppi più recenti dell'economia americana:
Dati Federal Reserve ed Economic Census Bureau
Aggiornamento del 17 Febbraio 2021
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti segnano un aumento del 5.3% rispetto al mese precedente. Un aumento ben più alto rispetto alle attese del mercato che si aspettava un aumento dell'1.2%. Dietro ad un aumento così deciso delle vendite sta il piano di aiuti economici alle famiglie e alle imprese decretato dal governo federale americano. Tutte le categorie di beni di consumo sono state interessate dall'aumento delle vendite: dai prodotti alimentari, all'abbigliamento, all'elettronica di consumo.
La produzione industriale americana è in aumento dello 0.9% nel mese di Gennaio. È il quarto mese consecutivo in cui la produzione industriale aumenta. Il dato a consuntivo è stato molto maggiore delle aspettative del mercato che si aspettava una crescita dello 0.5%. Il settore che ha segnato il maggior incremento di produzione è stato quello dell'estrazione in cui rientra anche il settore dell'oil & gas. L' aumento per il settore minerario è stato del 2.3% rispetto ad una crescita dello 0.7% del mese precedente. La percentuale di utilizzo dell'industria americana sale al 75.6% in Gennaio, in aumento dal 74.9% del mese precedente.
Dati Federal Reserve ed Economic Census Bureau
Aggiornamento del 5 Febbraio 2021
In questa settimana sono stati rilasciati una serie di indicatori economici che hanno galvanizzato le aspettative di una ripresa economica per l'America. In un mercato che da mesi ormai si muove sulle aspettative e le anticipazioni, una serie di dati economici e di misure di economia politica tutte positive ha scatenato l'euforia in una specie di euforica congiunzione astrale per l'economia statunitense. Di seguito i dati che hanno segnato la settimana economica USA:
La risposta dei mercati non è tardata:
Aggiornamento del 28 Gennaio 2021
Durante la riunione del 27 Gennaio 2021 [ieri] La FED lascia infatti invariata la forbice dei tassi di riferimento: 0%-0.25% e riconferma l'impegno all'acquisto sul mercato secondario di titoli di stato e di obbligazioni per continuare nella politica di QE - Quantitative Easing inaugurata anni fa. Non esiste al momento un pericolo di inflazione il cui tasso permane al di sotto del 2%. E quand'anche dovesse palesarsi la possibilità del rischio inflazione, il rischio posto da un aumento dei tassi di interesse in questo momento sarebbe ben più grave.
Aggiornamento del 12 Dicembre 2020
LA FDA APPROVA IL VACCINO ANTI COVID
È un momento storico per l'economia USA e per l'economia mondiale. In realtà è un momento storico per l'umanità intera. L'approvazione ufficiale da parte della FDA alla distribuzione e all'utilizzo del vaccino di Pfizer segna il giro di boa nella lotta al COVID. Il vaccino rappresenta l'unica arma contro una pandemia che ha messo in ginocchio l'economia mondiale e la vita di tutti noi. Per l'America, il COVID ha segnato la brusca interruzione di una crescita economica che durava dal 2009 e che aveva portato gli Stati Uniti a livelli record di occupazione con un tasso di disoccupazione del 3.4% ai minimi storici dal dopoguerra.
Per la prima volta possiamo concretamente cominciare a parlare di prospettive crescita e di ripresa delle economie mondiali, quella USA in testa. Un grazie di cuore al Governo Federale degli Stati Uniti d'America per aver finanziato la ricerca del vaccino con prontezza, senza vincoli, e con ingenti risorse finanziarie. Un ringraziamento anche a tutte le case farmaceutiche che hanno impegnato tutte le loro risorse nella ricerca del vaccino. Prime fra tutte Pfizer, Moderna ed Astra Zeneca.
Il comunicato stampa FDA dell'11 Dicembre 2020 in cui viene annunciata l'approvazione alla distribuzione e all'uso del vaccino
Aggiornamento del 20 Novembre 2020
La casa farmaceutica Pfizer ha chiesto oggi alla FDA l'autorizzazione di emergenza a distribuire il vaccino. Si prevede di cominciare la distribuzione sul mercato Americano a fine Dicembre cominciando dalla categorie più a rischio;
Si comincia a poter ragionevolmente ipotizzare la ripresa dell'economia americana. Mentre il dato sulle esportazioni dall'Italia agli USA è il segnale che i settori tradizionali dell'export Italiano hanno comunque continuato a reggere, magari anche rubando quote di mercato ad altri paesi esportatori, il fatto che finalmente ci sia un vaccino efficace pronto per la distribuzione è un elemento chiave per poter parlare di ripresa dell'economia.
Oltre a Pfizer, anche Moderna ha annunciato ottimi risultati per il suo vaccino anti COVID. Ricordiamo che poi ci sono altre sei case farmaceutiche, tra cui Astra Zeneca, che stanno completando la fase 3 nell'iter di approvazione. Se i risultati continueranno a mantenersi positivi, a fine Giugno 2021 avremo almeno cinque o sei vaccini approvati.
09 Novembre 2020
Joe Biden vince le elezioni: Il programma economico del nuovo presidente americano e le implicazioni per le esportazioni italiane sul mercato americano
Con Joe Biden Presidente cambia l'impostazione di fondo della politica economica americana. Ci sono degli elementi di continuità e degli elementi di novità rispetto alle politiche iniziate [o proseguite] dal Presidente Trump ma in ogni caso si delinea uno scenario positivo per l'export Italiano. Proponiamo di seguito una analisi sintetica e ragionata dei probabili sviluppi per l'economia USA.
06 Novembre 2020
Previsioni Economia USA: Segnali positivi e Fiducia sulla ripresa dell'economia americana per il 2021
Soffermarsi sui numeri classici dell'economia quali disoccupazione, crescita del PIL, andamento del tasso di disoccupazione e simili, non ha molto senso in una situazione cosi eccezionale come quella che stiamo vivendo. L'eccezionalità della pandemia impone di guardare ad altro per formulare delle previsioni sull'andamento dell'economia Americana per il 2021. COVID ed elezioni presidenziali in America sono i due fattori a cui guardare per capire come andrà il mercato Americano nel 2021. Lo scenario, a nostro modo di vedere, appare positivo ed in questo aggiornamento sull'economia USA analizziamo la situazione.
Aggiornamento sull'andamento dell'economia americana del 06 Ottobre 2020
Gli Stati Uniti hanno aggiunto 661.000 posti di lavoro, un aumento dell'occupazione inferiore alle previsioni per il mese di Settembre. Dato che questo era l'ultimo rapporto su lavoro e disoccupazione in America prima delle elezioni, facciamo un riassunto:
Aggiornamento sull'andamento dell'economia americana del 30 Agosto 2020
La crisi economica scatenata dalla pandemia COVID-19 pare abbia raggiunto un punto di equilibrio nel senso che i maggiori parametri macroeconomici si sono assestati: non peggiorano ma per il momento neppure migliorano. La mancanza di un accordo a livello politico sul lancio di un nuovo programma di aiuti economici per le aziende e i consumatori non aiuta. Un segnale positivo arriva dai permessi di costruzione per nuove abitazioni residenziali +22.6% in Luglio e dalle vendite di abitazioni già esistenti: 586000 a Luglio contro le 470000 di Giugno.
Altri segnali positivi arrivano dal settore petrolifero dove i prezzi del WTI si sono stabilizzati e oscillano ora in una forbice di $41.5 - $43.5 [contratto future "front month"] e dalla FED che ha inaugurato una nuova politica incentrata sul tasso di disoccupazione e non più sul tasso di inflazione.
Riteniamo che l'annuncio della scoperta del vaccino anti COVID-19 [previsto per la fine del 2020] farà scattare una ripresa degli investimenti seguita da quella dei consumi privati e dalla riduzione del tasso di disoccupazione [che prima della pandemia aveva raggiunto il 3.4%]
Alla luce del mancato rinnovo dei sussidi di disoccupazione supplementari erogati con il precedente pacchetto di aiuti federale, il rischio più acuto per l'economia al momento rimane quello degli sfratti.
Aggiornamento sull'andamento dell'economia americana del 16 Giugno 2020
Cominciato il 16 Giugno il programma già annunciato dalla FED (Secondary Market Corporate Credit Facility) lo scorso Aprile, ovvero l'acquisto di obbligazioni societarie sul mercato secondario. Questi acquisti di corporate bond sul secondario si baseranno su un indice che contiene TUTTE le obbligazioni societarie americano quotate sul mercato secondario con una soglia di rating minima e con una determinata scadenza.
In particolare, la banca centrale americana ha dichiarato che oltre ad acquistare ETF sul mercato primario (Exchange Traded Funds) estenderà l’acquisto ai singoli corporate bond sul mercato secondario fino ad un ammontare pari a 750 miliardi di dollari con lo scopo di assicurare il corretto funzionamento del credito e sostenere l’economia reale minata dalla pandemia COVID-19.
Aggiornamento sull'andamento dell'economia americana del 6 Giugno 2020
Cala la disoccupazione in America nel mese di Maggio: il mercato si aspettava un aumento del numero dei disoccupati di 8.5 milioni, il che avrebbe portato il tasso di disoccupazione in America al 20%. Non solo il numero dei disoccupati non è aumentato, ma è addirittura sceso perché il mese di Maggio ha registrato un aumento di 2.5 milioni di posti di lavoro e di conseguenza il tasso di disoccupazione in America è sceso dal 14.7% di Aprile al 13.3% di Maggio.
L'economia Americana si rivela una volta di più reattiva e dinamica con gli indici di borsa sia a Wall Street che al NASDAQ quasi ai massimi segno che sta ritornando la fiducia tra i risparmiatori e tra le aziende. Ricordiamo che ormai dalla scorsa settimana tutti gli stati americani hanno riaperto anche se in alcune zone si tratta per il momento di una riapertura parziale delle attività economiche.
In una conferenza stampa tenuta Venerdì, 5 Giugno, Il Presidente Trump ha dichiarato: “Questo è davvero un gran giorno per il nostro paese. È la conferma di tutto il lavoro che abbiamo fatto"
Aggiornamento sull'andamento dell'economia americana del 28 Maggio 2020
L'economia americana, al pari di tutte le economie mondiali, ha sofferto un rallentamento a causa della pandemia da COVID-19:
Le misure messe in atto per fronteggiare il rallentamento dell'economia sono state:
Come si vede la riduzione dei rendimenti è significativa e riflette il calo dei tassi di interesse decretato dalla FED:
1 Mo | 2 Mo | 3 Mo | 6 Mo | 1 Yr | 2 Yr | 3 Yr | 5 Yr | 7 Yr | 10 Yr | 20 Yr | 30 Yr | |
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0.11 | 0.14 | 0.15 | 0.17 | 0.18 | 0.19 | 0.22 | 0.34 | 0.52 | 0.68 | 1.19 | 1.44 |
In una dichiarazione di ieri Martedì 27 Maggio 2020, Jamie Dimon, CEO di JP Morgan Chase, la piu grande banca americana, si è dichiarato fiducioso che la ripresa dell'economia sarà rapida. Intanto, a partire da Lunedì 26 Maggio, tutti i 50 stati americani hanno riaperto. Ci piace pensare che, terminata la pandemia, l'economia americana posso tendere ai numeri pre-COVID, ovvero quelli evidenziati di seguito su questa pagina del sito di ExportUSA.
L'economia americana ancora in crescita conferma la solidità di un mercato del lavoro già robusto di suo. Il Bureau of labor Statistics ha comunicato questa settimana i dati sull'occupazione americana che nel Gennaio 2020 ha 225.000 nuovi posti di lavoro. Le attese degli economisti e degli analisti finanziari erano per un incremento occupazionale in America di 164.000 unità nello stesso mese. Il tasso di disoccupazione sale dal 3.5% al 3.6% per motivi tecnici legati al calcolo dell'indice.
E sempre negli USA, salari e stipendi aumentano in media del 3.1% rispetto allo stesso mese del 2019. Il dato si aggiunge all'aumento del 2% registrato nel trimestre precedente.
Al 2.3% per il 2019, il tasso di inflazione in America rimane sotto controllo [era stato del 2.1% nel 2018]
Sulla scia di queste notizie positive sull'economia statunitense, il cambio Dollaro / Euro è a 1.0948 [07 Febbraio 2020; ore 18:15 in Italia] con evidente rafforzamento del Dollaro rispetto alle ultime due settimane.
La clausola di fatto produrrà un aumento delle esportazioni americane di $200MLD nel corso dei prossimi due anni. Per mettere le cose in prospettiva, l'export americano di merci e servizi è stato di 2500 miliardi di dollari nel 2018 [erano 1600 nel 2014 con incremento medio annuo, quindi, di $200MLD] Si tratta di un enorme stimolo di crescita per l'economia americana e che non dipende dalla domanda interna [consumi e/o investimenti]
È un ulteriore elemento di sostegno di lungo termine alla crescita dell'economia americana che si somma a quello rappresentato dalle esportazioni di gas naturale e di petrolio di produzione americana. Anche questo, come l'aumento delle esportazioni verso la Cina, un fattore di crescita esogeno, o, se vogliamo, di tipo totalmente incrementale rispetto alla base produttiva americana.
Ribadiamo la nostra convinzione che la crescita dell'economia americana potrà continuare nel medio periodo [5-7 anni] Il mercato americano si riconferma una scelta vincente per esportare i prodotti e servizi Made in Italy e lo scenario delineato dovrebbe indurre le aziende italiane a considerare attentamente l'America come mercato strategico per le scelte di internazionalizzazione.
La lista delle merci e dei servizi che la Cina si impegna ad importare [aggiuntive rispetto alla baseline 2017] nei prossimi due anni è molto dettagliata e ricomprende centinaia di dettagliate classificazioni doganali che si riassumono come segue:
Testo dell'accordo economico tra Stati Uniti e Cina firmato il 16 Gennaio 2020 [PDF]
Le previsioni sull'economia USA per il 2020 hanno visto i pessimisti alla ribalta, ognuno con la sua ricetta sul prossimo collasso. La realtà è stata diversa e l'economia degli Stati Uniti ha continuato a crescere. La tenuta dei consumi ha fugato ogni timore di crisi e la FED ha tagliato i tassi di interesse americani 3 volte nel 2019 ed ha continuato la politica monetaria espansiva e il programma di QE [quantitative easing]
L'espansione della base monetaria in America, la riduzione dei tassi di interesse, la continua crescita del PIL americano, il tasso di disoccupazione ai minimi storici in America al 3.5% e la crescita dei salari reali non hanno per il momento determinato un aumento dell'inflazione negli USA e questo è un risultato brillante per l'intera economia. Altrettanto encomiabile è lo spirito con cui la FED ha cambiato le proprie convinzioni in tema di politica monetaria in corso d'anno senza incaponirsi e accettando con intelligenza ed umiltà quello che il mutato scenario dell'economia dettava.
Sul fronte degli interscambi abbiamo un nuovo accordo commerciale tra Stati Uniti e Cina, la ratifica da parte del Congresso americano dei nuovi trattati commerciali tra USA e Messico e USA e Canada in sostituzione del NAFTA.
Nei rapporti commerciali tra Stati Uniti ed Europa segnaliamo che i dazi sull'importazione in America delle auto prodotto in Europa sono stati rimandati sine die. Volkswagen ha annunciato un investimento di 800 milioni di dollari per produrre auto elettriche in America. Come abbiamo sempre sostenuto noi di ExportUSA, questo è il vero obiettivo dell'Amministrazione Trump dietro alla minaccia di dazi sul comparto auto: assicurarsi una quota di investimenti per la produzione di auto elettriche, ovvero la tecnologia che di qui a 5-7 anni rivoluzionerà l'industri automobilistica.
Nel mese di Novembre 2019 sono stati creati 266.000 nuovi posti di lavoro in America, ben oltre le aspettative che prevedevano una crescita di 187.000 posti di lavoro. La disoccupazione in America scende al 3.5%.
I salari medi negli Stati Uniti sono cresciuti del 3.1% negli ultimi 12 mesi. Una crescita dei livelli salariali mai vista dai tempi della crisi finanziaria del 2008.
Sulla notizia Wall Street ha segnato nuovi record per la borsa americana:
Nel mese di Settembre 2019 sono stati resi noti i dati relativi al mercato del lavoro americano e continuano i segnali positivi per l'economia americana:
Il Commerce Department ha annunciato Martedì scorso che le vendite al dettaglio negli Stati Uniti sono aumentate dello 0.4% rispetto al mese di Maggio 2019. Un risultato migliore delle aspettative che prevedevano una crescita dello 0.1%
L'incremento registrato dal mese di Giugno sommato a quello già verificatosi a Maggio e ad Aprile, consolidano l'idea di una continua espansione dell'economia americana ed una accelerazione dei consumi privati per il secondo trimestre 2019.
Il cosiddetto "core retail index", ottenuto escludendo le vendite di auto, carburanti, spese al ristorante e materiali da costruzione, eè aumentato dello 0.7% dopo che il dato di Maggio è stato rivisto al rialzo allo 0.6%. L'importanza del "core retail index" è legata al fatto che lo stesso si allinea con la componente "consumi privati" del PIL.
Il Bureau of Labor Statistics (BLS) ha annunciato che il "Total nonfarm payroll" di Giugno è aumentato di 224.000 unità. In pratica, nel mese di Giugno 2019 sono stati creati 224.000 nuovi posti di lavoro in America. Un ottimo dato che supera di molto le aspettative degli economisti che prevedevano un aumento di 162.000 posti di lavoro.
Secondo l' Interior Department il Governo Federale Americano aveva generato un gettito fiscale di 7.1 miliardi di dollari nel 2017. Le royalties per l'estrazione di petrolio e gas naturale hanno invece raggiunto il livello record di 9.1 miliardi di dollari nel 2018.
Creati 263.000 nuovi posti di lavoro negli USA nel mese di Aprile 2019. Di conseguenza la disoccupazione in America si attesta al 3.6% secondo i dal Bureau of Labor Statistics.
Si tratta di un dato incredibilmente positivo che sottolinea come continua la crescita dell'economia americana. Riportiamo di seguito una tabella con i tassi mensili di disoccupazione degli USA dal 2009 ad oggi. Per 24 mesi di seguito [da Aprile2009 a . Settembre 2011] la disoccupazione in America è stata del 9% o più con un picco del 10% nel mese di Ottobre 2009.
A partire da Ottobre 2011 la disoccupazione negli USA ha cominciato a scendere fino ad arrivare al record del 3.6% segnato nel mese di Aprile 2019.
Il dato di disoccupazione, impressionante in sé, testimonia del grado di reattività e di adattamento e la dinamicità dell'economia americana che dopo la crisi del 2008 è entrata in una fase di crescita continua che non sembra avere sosta.
Assieme ai dati sulla crescita tendenziale del 3.2% del PIL americano per il 2019 [di cui scriviamo sotto], il dato sull'unemployment conferma la crescita dell'economia.
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