
26 May 2023
Il mercato del lavoro in America
Lo stipendio medio in America è stato di $56,420 all'anno nel 2022. Nel 2023 lo stipendio medio aumenterà circa del 4.5%
Aggiornamento del 18 Settembre 2023
La riduzione dell'inflazione negli Stati Uniti segna una battuta d'arresto e questo potrebbe influenzare le decisioni della FED sui tassi di interesse. Ricordiamo che la FED si riunirà il 19 e 20 Settembre. Le aspettative degli analisti sono che in questa tornata la FED decida di non alzare i tassi. Dal nostro osservatorio invece, noi di ExportUSA ci aspettiamo un ulteriore rialzo dei tassi di interesse di 25 punti base in risposta alla pubblicazione degli ultimi dati economici relativi ad occupazione, inflazione, e vendite al dettaglio per il mese di Agosto.
Di seguito riportiamo gli indicatori economici più seguiti dal mercato per monitorare l'andamento dell'inflazione negli USA. Anche in questo caso possiamo notare che gli indicatori "core" [al netto quindi dell'andamento dei costi per energia, trasporti, ed alimentari] mostrano come in America l'inflazione sia sotto controllo. Purtroppo la volatilità dei prezzi di petrolio, benzina, e diesel, incidono pesantemente sugli indici generali.
Il mercato del lavoro e l'occupazione negli Stati Uniti si dimostrano resilienti: Le richieste dei sussidi di disoccupazione rimangono in linea con quelle delle scorse settimane e con le attese degli analisti.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti rimangono apparentemente robuste ma se consideriamo le vendite al dettaglio al netto degli acquisti di automobili e di benzina ecco che il quadro cambia e l'aumento mensile diventa un più modesto 0.2%. A livello annuo le vendite al dettaglio USA segnano un aumento del 2.47%, in diminuzione rispetto al dato del mese precedente [2.64%]
[come sempre i dati riportati mostrano al primo posto il dato più recente, seguito dalle aspettative degli analisti, e dal dato precedente]
Aggiornamento del 12 Agosto 2023
Continua la discesa dell'inflazione in America ma la vera novità è rappresentata dal fatto che le richieste dei sussidi di disoccupazione negli Stati Uniti sono cominciate a salire. Un aumento contenuto e non drammatico [non da recessione economica tanto per essere chiari] ma che comunque, analizzato assieme al calo dell'Indice dei Prezzi al Consumo, consolida le aspettative del mercato relative al fatto che l'inflazione in America sia su un chiaro sentiero di discesa. E che, di conseguenza, la FED possa allentare la politica monetaria aggressiva fin qui seguita e interrompere l'aumento dei tassi di interesse americani.
La nostra opinione, dall'osservatorio di ExportUSA, è che la FED aumenterà ancora i tassi di interesse di 25 punti base a Settembre in attesa che i prossimi dati economici forniscano una ulteriore conferma del fatto che l'inflazione negli Stati Uniti sia in calo.
Il dato "core" esclude le variazioni di prezzo relative a energia e prodotti alimentari.
Il primo dato è quello pubblicato il 10 Agosto, il secondo dato rappresenta il consenso degli analisti economici, mentre il terzo dato è quello pubblicato il mese precedente.
Aggiornamento del 28 Luglio 2023
Le ultime due settimane hanno segnato una serie di dati economici incoraggianti per l'economia americana. Siamo partiti con il calo dell'inflazione, come riportato su questa pagina il 14 Luglio, che aveva fatto presagire una pausa duratura al rialzo dei tassi da parte della FED. A seguire, il 27 e 28 Luglio sono usciti però altri dati economici che hanno raffreddato gli entusiasmi iniziali.
Richieste dei sussidi di disoccupazione in America nella settimana del 28 Luglio
221000 richieste a fronte di 228000 la scorsa settimana e un attesa degli analisti di 235000 richieste.
Tasso di crescita del PIL americano per il secondo trimestre 2023
Il PIL Americano cresce del 2.4% contro aspettative dell'1.8% e una crescita del 2% nello scorso trimestre.
Ordinativi per i beni durevoli in America per il mese di Giugno: +4.7% contro il +2% di Maggio e attese per un +1% [Esclusi i mezzi di trasporto gli ordini salgono dello 0.6% contro un +0.7% a Maggio e attese di 0% da parte degli analisti economici]
Le Spese per consumi privati in America nel mese di Giugno sono aumentate dello 0.5% contro lo 0.1% di Maggio e attese per un +0.4%
Si tratta di dati economici che puntano tutti verso la direzione di un'economia americana ancora in crescita e con un mercato del lavoro, se possibile, ancora più robusto. Purtroppo questo scenario di crescita dell'economia USA rafforza la possibilità che la FED continui ad aumentare i tassi di interesse, un'eventualità che, a questo punto, potrebbe essere scongiurata solo da dati economici sull'inflazione particolarmente favorevoli [e non escludiamo questa possibilità visto il calo degli affitti dei mesi scorsi che ancora non è stato recepito nel calcolo dell'inflazione di questo mese]
Aggiornamento del 14 Luglio 2023
Inflazione USA Giugno 2023 +3.0% [aspettative degli analisti +3.1%; Inflazione Maggio 2023 +4.0%]
Si tratta dell'andamento dei prezzi al consumo su base annua. Il segnale del calo dell'inflazione in America viene rafforzato dai dati relativi ai prezzi alla produzione in America:
Ai dati sull'inflazione, si aggiunge il dato appena pubblicato sulle richieste dei sussidi di disoccupazione in America per la settimana dell'8 Luglio che sono state pari a 237000 contro una aspettativa di mercato di 250000. Le richieste della settimana precedente erano state pari a 249000.
Se il calo dell'inflazione negli Stati Uniti venisse confermato dai dati del prossimo mese, ci sarebbero sicuramente forti impatti sulla politica monetaria perseguita dalla FED e sull'andamento dei tassi di interesse. Se ai dati sull'andamento dei prezzi aggiungiamo quelli relativi all'occupazione, ecco che si conferma lo scenario di una economia che sta rallentando ma senza entrare in recessione come anticipato nelle nostre analisi e ribadito dal Segretario di Stato Yellen [USA: recessione alle porte ma senza disoccupazione]
Aggiornamento dell'8 Luglio 2023
A Giugno i Non Farm Payroll, i nuovi posti di lavoro creati in America nell'industria e nel settore dei servizi, sono stati pari a 209000 contro una aspettativa di 225000. Il mese precedente l'economia USA aveva creato 306000 nuovi posti di lavoro. Il tasso di disoccupazione in America scende al 3.6% dal 3.7% del mese precedente.
È un segno che l'economia sta rallentando anche se i nuovi posti creati a Giugno sono stati pur sempre superiori al numero dei nuovi entranti nel mercato del lavoro. Potrebbe essere un segnale positivo perchè con un tasso di disoccupazione così basso è innegabile che si creino delle tensioni sul mercato del lavoro e, di riflesso, sul tutto il resto dell'economia.
Il dato sull'occupazione USA è ancora molto robusto e di sicuro il prossimo mese la FED aumenterà di nuovo i tassi di altri 25 punti base. La speranza è che l'aumento dei tassi porti ad un rallentamento dell'economia USA [il cosiddetto soft landing] piuttosto che ad una vera e propria recessione nella marcia verso la chimera di un'inflazione al 2%. Da tenere d'occhio i dati sui consumi delle prossime settimane per capire l'impatto sulla domanda dell'aumento dei tassi [pregresso e prossimo futuro] nonchè quello del rallentamento nella creazione di nuovi posti di lavoro in USA. Per il momento non ci sono segnali preoccupanti.
Leggi anche l'articolo pubblicato da La Stampa il 30 Giugno: USA: recessione alle porte ma senza disoccupazione
Aggiornamento del 20 Giugno 2023
In America a Maggio le vendite al dettaglio sono aumentate dello 0,3% destagionalizzato [il dato include anche gli acquisti online e la spesa nei ristoranti] Anche ad Aprile le vendite al dettaglio in America avevano registrato un forte aumento pari allo 0,4%. [fonte: Department of Commerce]
L'aumento delle vendite al dettaglio riflette un mercato del lavoro solido, con un tasso di disoccupazione del 3.7% e salari in aumento che hanno aumentato i redditi negli ultimi mesi, sfidando ulteriormente le previsioni di recessione per il 2023.
Gli americani hanno speso meno nelle stazioni di servizio, il che può riflettere il calo dei prezzi della benzina alla pompa in America. Il calo dei prezzi del carburante lascia ai consumatori più soldi da spendere altrove con un aumento di fatto il reddito disponibile. E infatti, escludendo gli acquisti di benzina, le vendite al dettaglio in America a Maggio sono aumentate ancora di più: dello 0,6%.
Contro l'aumento del reddito disponibile in America dovrebbe giocare l'aumento dei tassi di interesse sui mutui, che negli ultimi due anni è più che raddoppiato. Dopo il dramma dei subprime vissuto dall'economia americana però, la preferenza degli americani si è decisamente orientata verso i mutui a tasso fisso, di fatto neutralizzando l'effetto di freno alla spesa legato all'aumento dei tassi di interesse sui mutui [per lo meno su quelli già in essere prima che la FED inaugurasse la stagione della politica monetaria restrittiva per l'economia USA]
Aggiornamento del 6 Giugno 2023
I dati relativi a occupazione e mercato del lavoro in America continuano a mostrare la forza dell'economia americana. Questi i dati relativi alla settimana del 27 Maggio 2023:
Si tratta di dati che continuano a stupire e che dal nostro osservatorio non riusciamo a spiegare altro che, da un lato, con l'effetto delle politiche di bilancio espansive poste in atto da questa amministrazione, e dall'altro con il continuo recupero di posizioni lavorative nei settori del turismo, viaggi, e ristorazione [settori particolarmente colpiti dalla pandemia]
Il livello delle retribuzioni medie anno su anno negli USA cresce del 4.3% contro le attese del 4.4% e del 4.4% segnato nel mese precedente. Pensiamo che non sia sufficiente a scongiurare un altro rialzo dei tassi di interesse da parte della FED. Forse già anche a Giugno, nonostante molti analisti che ritengano ancora probabile una pausa. Ricordiamo che il prossimo incontro della FED si terra il 13 e 14 Giugno.
Per motivi tecnici, a Maggio il tasso di disoccupazione in America passa dal 3.5% al 3.7%. Comunque uno dei più bassi degli ultimi trent'anni. Sempre alla fine di Maggio, le posizioni lavorative aperte in America erano di 10.1 milioni di posizioni a fronte di 6.1 milioni di disoccupati. Si tratta di un altro segnale della forza del mercato del lavoro negli USA.
Aggiornamento del 29 Maggio 2023
Aggiornamento del 17 Maggio 2023
Le vendite al dettaglio in America nel mese di Aprile sono aumentate dello 0.4% rispetto al -0.7% del mese precedente ma meno dello 0.8% di quanto si aspettava il mercato.
Le vendite al dettaglio "core" invece, sempre per il mese di Aprile, sono aumentate dello 0.4% rispetto al -0.5% del mese precedente ed in linea con le aspettative del mercato [0.4%]
D'altro canto, la produzione industriale in America è salita dello 0.5% rispetto allo 0% del mese precedente e delle aspettative degli operatori. Su base annua la produzione industriale è cresciuta dello 0.2% rispetto allo 0.1% del mese precedente e alla previsione dello 0.3% degli analisti economici.
Sono dati che contribuiscono a dipingere il quadro di una economia americana a due binari: dove i consumi privati rallentano, a causa della stretta monetaria attuata dalla FED, mentre la produzione industriale rimane robusta, sostenuta dalla politica di bilancio espansiva inaugurata dall'Amministrazione Biden.
Aggiornamento del 9 Maggio 2023
Il Non Farm Payroll relativo al mese di Aprile 2023 registra la creazione di 253000 nuovi posti di lavoro rispetto ai 180000 posti che si aspettavano gli analisti e ai 165000 posti di lavoro creati a Marzo [dato rivisto] Conseguentemente, il tasso di disoccupazione USA scende al 3.4%, un altro livello record rispetto al 3.5% del mese scorso [che già era comunque a livelli record] e che è ben al di sotto delle aspettative di mercato che erano del 3.6%
È un dato che conferma un mercato del lavoro in America estremamente robusto e che continua a stupire per la sua forza mese dopo mese. Secondo l'osservatorio di ExportUSA, la spiegazione è da ricercare nella dicotomia della politica economica americana: ad una politica monetaria restrittiva attuata dalla FED, si contrappone una politica di bilancio espansiva. Ci riferiamo al piano di investimenti pubblici attuati dall'Amministrazione Biden con l'investimento di 1700 miliardi di dollari per incentivare il passaggio ad una economia green e per il rinnovo delle infrastrutture USA. Riteniamo difficile parlare di recessione a fronte a un mercato del lavoro così solido.
Un'altra dicotomia che sta emergendo nell'economia americana è quella tra i consumi privati e le vendite al dettaglio, e i dati relativi all'attività industriale. Mentre i primi sono in calo falcidiati dalla politica monetaria restrittiva della FED, i secondi continuano a mostrare vitalità. Probabilmente anche l'attività industriale continua ad essere stimolata dal flusso di investimenti appena citati e riteniamo che lo sarà ancora per molto sempre che il resto dell'economia mondiale non entri recessione.
Aggiornamento del 28 Aprile 2023
Gli ultimi dati economici relativi all'economia americana tratteggiano uno scenario fatto di ombre e di luci che, preso nel suo complesso, a nostro modo di vedere è positivo. Da una parte, infatti, calano i consumi e quindi, in prospettiva, segnala il rallentamento di parti dell'economia americana. Questo dovrebbe indurre la FED a riconsiderare la sua folle corsa di rialzo dei tassi alla rincorsa della chimera di un tasso di inflazione al 2%.
Dall'altra parte, gli indici relativi all'attività industriale in America sono invece molto positivi, grazie, pensiamo noi, ai programmi di investimento e di incentivi federali per favorire la transizione al green e gli investimento per il rinnovo delle infrastrutture in America.
Anche le richieste dei sussidi di disoccupazione negli USA sono scese più di quanto gli economisti si aspettavano e questo dovrebbe scongiurare l'ipotesi che l'economia americana possa entrare in recessione. Ecco di seguito gli ultimi dati economici USA rilasciati nella settimana del 24 Aprile 2023. Il primo dato si riferisce al dato registrato, il secondo alle aspettative del mercato, ed il terzo invece è il dato precedente. Si tratta di dati mensili a parte per la crescita del PIL che invece si riferisce alla crescita economica del trimestre corrente in rapporto al trimestre precedente.
Aggiornamento del 15 Aprile 2023
Dato pubblicato il 14 Aprile 2023 relativo al mese di Marzo 2023
(*) non includono le vendite di automobili
Dato pubblicato il 14 Aprile 2023 relativo al mese di Marzo 2023
I dati di Marzo relativi alle vendite al dettaglio in America e alla produzione industriale dell'economia Americana si prestano ad una interessante lettura. Le vendite al dettaglio continuano a scendere a Marzo [erano scese anche a Febbraio] È un segno che i consumatori americani cominciano a preoccuparsi. Forse anche l'aumento dei tassi di interesse deciso dalla FED sta cominciando a percolare nella vita di tutti i giorni: se la rata del mutuo raddoppia, ovviamente mi rimane meno reddito disponibile da destinare ai consumi. Poichè il 42% delle famiglie americane ha un mutuo, ecco che la politica monetaria ha un impatto immediato e diretto sull'andamento dei consumi e del reddito disponibile in America.
Un altro modo in cui la politica monetaria incide sull'andamento delle variabile economiche è attraverso l'occupazione: i tassi aumentano, i consumi diminuiscono, le aziende vendono meno, arrivano i licenziamenti. In America a questo punto non ci siamo ancora arrivati e qui entra in gioco la produzione industriale che a marzo aumenta, e continua ad aumentare, molto di più di quanto gli analisti economici si aspettano.
Secondo noi il fenomeno è legato ai piani di investimenti pubblici varati dall'Amministrazione Biden per sostenere la transizione dell'economia americana al green e per finanziare l'ammodernamento delle infrastrutture americane. Questi investimenti pubblici funzionano da stimolo all'economia. I sussidi e i crediti di imposta previsti vanno direttamente alle imprese che continuano a loro volta ad investire e a produrre [da notare che nel dato della produzione industriale vengono contati anche i beni intermedi ed i beni strumentali]
In questo modo l'occupazione e la produzione industriale in America rimangono forti, mentre invece calano i consumi. Il tutto ci fa ben sperare sulle previsioni di crescita per l'economia USA perchè i piani di investimento pubblici in America continueranno ancora per diversi anni e questo stimolo diretto dell'economia farà da contraltare alla politica suicida della FED [ma anche della BCE] tutte prese ad inseguire la chimera senza fondamento dell'inflazione al 2%.
Aggiornamento del 12 Aprile 2023
Il 7 Aprile sono stati rilasciati i dati sull'occupazione in America:
Nuovi occupati in America nel mese di Marzo: 236000 [il consenso era di 239000 nuovi posti di lavoro mentre il dato precedente era stato di 326000 unità]
Tasso di disoccupazione per il mese di Marzo in America: 3.5%, scende quindi rispetto al dato di Febbraio che era stato del 3.6%
Anche i dati sulla presunta spinta inflazionistica dei salari, la spirale inflazione-salari-inflazione, sembra incoraggiante perchè il costo medio per ora lavorata in America aumenta su base annua del 4.2% a Marzo rispetto al 4.6% di Febbraio.
I dati sull'occupazione in America continuano a mostrare un'economia stabile e lontana dalla recessione. Se li associamo ai dati pubblicati oggi, che mostrano il continuo rallentamento dell'inflazione in America, ecco che abbiamo il quadro di un economia stabile se non anche in crescita e comunque di certo non rassegnata all'idea di entrare in recessione.
Aggiornamento del 15 Marzo 2023
Il mercato del lavoro e occupazione in America: Creati 311000 nuovi posti di lavoro nel mese di Febbraio 2023
L'economia americana crea 311000 nuovi posti di lavoro nel mese di Febbraio 2023 mentre gli analisti finanziari si aspettavano 205000 nuovi posti di lavoro [i nuovi posti di lavoro per il mese di Gennaio 2023 erano stati inizialmente 511000 rivisti la scorsa settimana al ribasso a quota 504000, un dato comunque estremamente positivo ben al di sopra delle aspettative]
Con quest'ultimo dato mensile, la disoccupazione negli Stati Uniti sale al 3.6% perchè aumenta il numero dei partecipanti alla forza lavoro. Si tratta di un dato che testimonia dello stato di piena occupazione dell'economia americana. Rinnoviamo i nostri dubbi circa il fatto che si possa parlare di recessione.
Tasso di inflazione in America: L'inflazione scende in linea con le aspettative degli operatori economici nel mese di Febbraio 2023. Continua la discesa dell'aumento dei prezzi rispetto al mese di Gennaio 2023 e questo è un segnale positivo.
Leggete anche l'aggiornamento del 15 Marzo 2023 sulla politica monetaria in America
Aggiornamento del 9 Febbraio 2023
Segnali positivi e occupazione record per l'economia americana: il tasso di disoccupazione in America scende al 3.4%, record dal 1969, dal 3.5% della settimana ancora precedente, prendendo in contropiede gli analisti [che si aspettavano che il tasso di disoccupazione negli Stati Uniti salisse al 3.6%] A fare da corollario a questa robusta crescita dell'economia americana sono altri indicatori economici pubblicati la scorsa settimana:
Sono dati che sottolineano l'impatto positivo sull'economia dei piani di investimento dell'Amministrazione Biden: il piano per la transizione all'economia green ed il piano di investimenti per il rinnovo delle infrastrutture dell'economia americana. Un classico esempio di stimolo macroeconomico all'economia USA di stampo keynesiano che sta riesce più che a compensare i posti di lavoro persi nel settore dell'high tech tanto da fare scendere il tasso di disoccupazione in America al 3.4%. Infine è di oggi la notizia che a Gennaio 2023 i prezzi al dettaglio per le vendite online in America sono calati dell'1% rispetto allo stesso mese del 2022. Un altro chiaro segno che l'inflazione in America ha cominciato a scendere p]
Aggiornamento del 27 Gennaio 2023
I dati sull'economia americana pubblicati nella settimana conclusasi il 27 Gennaio 2023 confermano lo stato di salute del mercato americano. Di seguito un riassunto dei principali dati usciti questa settimana con un sintetico commento.
Richieste di sussidi di disoccupazione: 186000 richieste contro una previsione di 205000 e le 192000 richieste di sussidio di disoccupazione della scorsa settimana. Già il dato della scorsa settimana aveva sorpreso. Addirittura le richieste di questa settimana sono ancora più basse a dispetto dei licenziamenti da parte delle società del settore hi-tech. È un segno di come i programmi di investimento per il rinnovo delle infrastrutture americane e per finanziare la transizione all'elettrico e all'economia green stiano generando posti di lavoro in America. La media delle richieste dei sussidi di disoccupazione in America era stato di 218000 per tutto il 2019. Il dato del mese di Novembre e Dicembre 2022 è stato addirittura più basso.
Interessante notare come le offerte di lavoro in America provengano soprattutto dalle PMI Americane, ovvero dalle aziende conmeno di 250 addetti. Il grafico sottostante è stato elaborato dal Wall Street Journal su dati del Bureau of Labor Statistics.
Crescita PIL Stati Uniti quarto trimestre 2022: +2.9% contro una previsione del +2.6% e di una crescita del 3.2% nel terzo trimestre. Per mettere le cose in prospettiva, una crescita di 3 punti percentuali del PIL Americano vuol dire 690 miliardi di dollari, oltre il 30% del PIL Italiano. Ricordiamo che circa il 70% del PIL Americano è fatto di consumi privati.
Ordinativi Beni Durevoli [Dicembre 2022]: +5.6% rispetto ad una previsione del +2.5% e al dato di Novembre del -1.7% Se escludiamo gli ordinativi per aerei e gli ordinativi per il settore della difesa, il dato sugli ordini di beni durevoli per il mese di Dicembre segna un -0.2% e questo sembrerebbe essere un segnale di contrazione dell'economia. Aspettiamo di vedere il dato del prossimo mese per capire se è proprio così.
Livello delle scorte al dettaglio ex-auto [Dicembre 2022]: +0.3% contro una previsione del +0.5% e un dato del -0.4% per il mese di Novembre.
Livello delle scorte all'ingrosso [Dicembre 2022]: +0.1% contro una previsione del +0.4% e un dato del +0.9% per il mese di Novembre.
Un livello delle scorte che cala o che cresce meno delle previsioni è normalmente un segno di una economia in crescita. Un dato di questo tipo dovrebbe convertirsi in un aumento della produzione industriale e delle vendite al dettaglio nel breve/medio periodo.
Aggiornamento del 15 Marzo 2023
Il mercato del lavoro e occupazione in America: Creati 311000 nuovi posti di lavoro nel mese di Febbraio 2023
L'economia americana crea 311000 nuovi posti di lavoro nel mese di Febbraio 2023 mentre gli analisti finanziari si aspettavano 205000 nuovi posti di lavoro [i nuovi posti di lavoro per il mese di Gennaio 2023 erano stati inizialmente 511000 rivisti la scorsa settimana al ribasso a quota 504000, un dato comunque estremamente positivo ben al di sopra delle apsettative]
Con quest'ultimo dato mensile, la disoccupazione negli Stati Uniti sale al 3.6% perchè aumenta il numero dei partecipanti alla forza lavoro. Si tratta di un dato che testimonia dello stato di piena occupazione dell'economia americana. Rinnoviamo i nostri dubbi circa il fatto che si possa parlare di recessione.
Tasso di inflazione in America: L'inflazione scende in linea con le aspettative degli operatori economici nel mese di Febbraio 2023. Continua la discesa dell'aumento dei prezzi rispetto al mese di Gennaio 2023 e questo e'un segnale positivo.
Leggete anche l'aggiornamento del 15 Marzo 2023 sulla politica monetaria in America
Aggiornamento del 15 Gennaio 2023
Inflazione Stati Uniti - Dati pubblicati il 12 Gennaio 2023
L'inflazione in America ha cominciato a scendere. Mentre i dati pubblicati in precedenza mostravano un rallentamento della crescita dell'inflazione, i dati di Gennaio mostrano un calo, un inizio di calo, dell'inflazione. Questo scenario è coerente con quanto da sempre sostenuto da noi di ExportUSA, ovvero che gran parte, se non tutta, l'inflazione post COVID sia stata causata, da una parte, da colli di bottiglia nella logistica e nella supplychain. Colli di bottiglia che si stanno risolvendo con conseguente calo del tasso di inflazione.
Dall'altra parte, quella che sembra essere inflazione in realtà è un aumento dei prezzi dovuto all' Effetto Sostituzione. Sostituzione dei fornitori cinesi con fornitori di altre zone del mondo: Europa e America prime tra tutte. Terminata la fase di sostituzione, i prezzi saranno più alti, è vero, ma smetteranno di aumentare al ritmo corrente e assisteremo ad un calo dell'inflazione.
Quanto ha contribuito la politica monetaria della FED al calo dell'inflazione? Secondo noi poco o niente perchè aumentare i tassi di interesse non aiuta di certo a risolvere il problema di attracco della navi cargo in attesa in rada nel porto di Long Beach. E se continua così, l'aumento continuo dei tassi di interesse invece di sostenere rischia di bloccare il processo di sostituzione: un bel regalo alla Cina di sicuro.
Tasso di disoccupazione in America: 3.5% [previsione: 3.7%; dato precedente: 3.6%]
Dato pubblicato il 6 Gennaio 2023
Richieste di sussidi disoccupazione in America
Nuovi posti di lavoro creati dall'economia americana
223000 nuovi posti di lavoro [previsione: 200000; dato precedente: 256000]
Dato pubblicato il 6 Gennaio 2023
Il mercato del lavoro in America è la vera sorpresa. Mentre il calo dell'inflazione in America è la sorpresa del momento, l'andamento dell'occupazione e del mercato del lavoro in America sono la vera sorpresa dell'economia Americana perchè da mesi ormai i dati sull'occupazione continuano a sorprendere i mercati in positivo. L'economia Americana continua a creare nuovi posti di lavoro, le richieste di sussidi di disoccupazione continuano a scendere, e il tasso di disoccupazione tocca il nuovo minimo storico del 3.5%
Cosa c'è alla base della performance dell'economia Americana? Di sicuro il piano di investimenti federali inaugurato dall'Amministrazione Biden per favorire la transizione all'elettrico. Un piano che tocca svariati settori industriali: dal minerario, alla produzione di batterie per i veicoli elettrici, allo sviluppo di impianti per la produzione di idrogeno per autotrazione, alla messa in opera di una rete nazionale di stazioni di ricarica per i veicoli elettrici.
Oltre alla transizione all'elettrico, il piano di investimenti federale guarda anche alla sicurezza nazionale, alla sicurezza degli approvvigionamenti, e destina una parte importante di investimenti alla creazione in America di impianti di produzione di microchip a tecnologia avanzata. Stiamo parlando di 200 miliardi di dollari di investimenti federali, 35 le aziende coinvolte in 16 Stati. Al via 23 nuovi stabilimenti produttivi a cui si aggiunge l’ampliamento di 9 fabbriche già esistenti. Al momento di prevedono 40mila nuovi posti di lavoro.
Sottolineiamo nuovamente lo scollamento schizofrenico fra questa politica macro economica espansiva inaugurata dall'Amministrazione Biden e la [miope] politica monetaria restrittiva sostenuta dalla FED. La quale, tra l'altro, per decidere se continuare ad aumentare o meno i tassi di interesse in America guarda proprio ai dati sull'occupazione dell'economia Americana. È una situazione per la quale non riusciamo a trovare le parole di commento adeguate.
Aggiornamento del 18 Dicembre 2022
Andamento del tasso di Inflazione negli Stati Uniti nel mese di Novembre 2022
Anche Novembre, come già Ottobre, segna un calo dell'inflazione per l'economia americana.
Tasso di Inflazione "Core" in America
[sono esclusi dal calcolo dell'inflazione i rezzi dei beni legati al settore energia e prodotti alimentari]
Vendite al dettaglio Stati Uniti
A Novembre riduzione delle vendite al dettaglio in America. Ottobre il dato era però stato molto forte. Per capire se si tratta dell'inizio di tendenza o di un dato del momento, serve aspettare il dato di Dicembre e delle vendite al dettaglio legate agli acquisti per le festività natalizie.
Richieste sussidi disoccupazione per la settimana terminata il 10 Dicembre 2022
Produzione industriale negli Stati Uniti per il mese di Novembre 2022
In calo la produzione industriale ma a Ottobre c'era stato un forte aumento delle scorte. Vedremo come vanno le cose a Dicembre e, meglio ancora, a Gennaio 2024 perchè Dicembre è un mese solitamente debole per la produzione industriale.
Il dato che secondo noi serve sottolineare è quello relativo all'occupazione che in America continua a sorprendere nonostante l'aumento dei tassi, gli annunciati licenziamenti, e l'incessante tam-tam mediatico che continua a parlare di recessione. Servirà capire se nel 2023 la FED continuerà a guardare ai dati relativi all'occupazione in America per decidere circa l'aumento dei tassi di interesse.
Abbiamo già espresso le nostre riserve su questa politica a motivo del fatto che riteniamo che l'inflazione cui stiamo assistendo nel corso del 2021 / 2022 sia figlia di problemi sul lato dell'offerta piuttosto che di problemi sul lato della domanda come sempre avvenuto nelle economie moderne. E i problemi sul lato dell'offerta non si curano con l'aumento dei tassi di interesse.
La Schizofrenia
L' Amministrazione Biden ha avviato un piano di investimenti da 1200 miliardi di dollari per riportare in America larghi settori produttivi [dall'estrazione delle terre rare, alla produzione di microchip, alla produzione di batterie elettriche, alla creazione di una rete di stazioni di ricarica per le auto elettriche in tutta l'America, al rinnovo delle infrastrutture dell'economia americana, etc] Quindi abbiamo, da una parte una politica macroeconomica espansionistica che giocoforza crea nuovi posti di lavoro in America e rafforza l'occupazione, mentre dall'altra abbiamo una FED che guarda ai dati sull'occupazione per decidere se alzare i tassi di interessi. È una situazione schizofrenica che va affrontata e risolta al più presto [e noi tifiamo per la politica espansionistica dell'Amministrazione Biden rispetto al quella di politica monetaria restrittiva propugnata dalla FED]
L'effetto Sostituzione
Un'altra parte dell'aumento dei prezzi in America è legato al fatto che produrre in America ha costi più alti che non produrre in Cina. È normale quindi che adesso che molte produzioni sono ritornate in America si assista ad un amento dei prezzi. Ma si tratta di un fenomeno temporaneo, dovuto all'effetto sostituzione lungo la supply chain. Una volta terminato il fenomeno di sostituzione i prezzi saranno si più alti di prima ma non continueranno ad aumentare, neutralizzando quindi l'effetto sul tasso di inflazione. La nostra speranza è che la FED se ne renda conto e smetta di aumentare i tassi di interessi nel 2023.
Aggiornamento del 10 Novembre 2022
Sono appena stati resi noti i dati aggiornati su inflazione e occupazione in America e il quadro conferma la nostra [umile...] opinione ovvero che l'economia americana non è al momento in recessione. L'inflazione in America infatti comincia a calare mentre l'occupazione tiene. Questi i dati nel dettaglio:
[*] Ricordiamo che l'inflazione "Core" esclude dal calcolo le variazioni di prezzo di energia e prodotti alimentari a motivo della loro marcata volatilità.
Per un approfondimento sul tema della recessione dell'economia americana rimandiamo ad altro articolo di recente pubblicazione sul sito di ExportUSA.
Aggiornamento del 26 Ottobre 2022
Il tamtam mediatico sulla recessione non accenna a placarsi ma i dati relativi all'andamento dell'economia Americana non confermano questo scenario:
La criticità in questo scenario economico è data ancora una volta dall'inflazione che rimane alta. Ma per ciò che riguarda il mercato del lavoro siamo sempre in una situazione molto robusta ed è nostra opinione che finchè la gente ha un lavoro è difficile parlare di recessione. Un altra criticità è rappresentata dalla politica monetaria operata dalla FED che, sempre secondo noi, non è in linea con la realtà e le cause di fondo del tipo di inflazione che l'economia Americana sta sperimentando in questa fase della congiuntura economica. Invitiamo a leggere l'aggiornamento pubblicato su altra pagina del nostro sito per un approfondimento sugli ultimi sviluppi della politica monetaria Americana.
Aggiornamento del 28 Agosto 2022
Gli ultimi dati sull'andamento dell'economia americana sembrano negare le affermazioni che ci si trovi in recessione. Di seguito riportiamo i principali dati sull'andamento dell'economia americana pubblicati nella settimana che si è conclusa il 26 Agosto 2022. Secondo il nostro parere, gli elevati livelli di liquidità delle società Americane neutralizzano in parte l'effetto dell'aumento dei tassi di interesse operato dalla FED. Allo stesso modo, il tasso di disoccupazione in America, al minimo storico del 3.5%, rende difficile parlare di recessione.
Il tasso di inflazione annuale negli Stati Uniti è stato dell'8,5% per i 12 mesi terminati a luglio 2022 dopo essere aumentato del 9,1% in precedenza, il massimo dal Novembre 1981, secondo i dati del Dipartimento del lavoro degli Stati Uniti pubblicati il 10 Agosto 2022. Il prossimo aggiornamento dell'inflazione è previsto per il 13 Settembre e sarà relativo al tasso di inflazione nei 12 mesi terminati nell'Agosto 2022.
Aggiornamento del 25 Luglio 2022
Calano i prezzi di alcune categorie di prodotti in America rispetto al dato del 9.1% registrato a Giugno:
È un segnale incoraggiante che fa ritenere che il 9.1% di inflazione di Giugno possa essere un picco. Il mercato monetario infatti sconta già una riduzione dei tassi a partire dai primi due trimestri del 2023 come riportato nel consueto aggiornamento di ExportUSA sulla politica monetaria americana.
Aggiornamento del 5 Luglio 022
Gli ultimi dati statistici sull'andamento dell'economia americana, quelli più significativi pubblicati nell'ultima settimana di Giugno, sono i seguenti:
A nostro modo di vedere, non è detto che l'economia americana si trovi già in recessione. O quantomeno, forse lo è dal punto di vista della definizione tecnica di recessione usata dagli economisti, ma il riteniamo che questa recessione sarà diversa dalle precedenti e, sempre secondo la nostra opinione, meno severa. Di seguito i nostri commenti a riguardo. L'inflazione è il problema principale dell'economia americana, come poi per tutte le economie dei paesi avanzati. Si stima che una percentuale tra il 2.5% ed il 3% sia la quota di inflazione legata ai problema delle catene di approvvigionamento del post-COVID. E su questo fronte sembra che ci siano dei segnali di miglioramento, almeno sul fronte della logistica interna americana.
I consumi privati, poi, stanno rallentando ma continuano a crescere, seppur di poco. Va ricordato anche che le famiglie americane hanno ricevuto aiuti di stato come mai ne avevamo visti prima in America e questo sostiene i consumi privati. Allo stesso modo le aziende americane hanno ingente liquidità nei bilanci sempre a motivo degli aiuti di stato. E questo contribuisce a fare fronte all'aumento del costo del danaro a seguito dell'aumento dei tassi operato dalla FED per raffreddare l'economia [abbiamo già espresso le nostre riserve circa l'efficacia di aumentare i tassi di interesse per raffreddare un'economia in una situazione dove una grossa parte dell'inflazione origina sul lato dell'offerta e non della domanda]
Il vero argine contro la recessione negli Stati Uniti, a nostro giudizio, è però dato dalla situazione del mercato del lavoro in America. Al 3.5% di disoccupazione vuol dire che in America tutti hanno un lavoro. Le richieste di sussidi di disoccupazione sono ancora in calo mentre alla fine di Aprile le posizioni lavorative aperte in America erano di 11.4 milioni di posti di lavoro. Non abbiamo mai visto una recessione dove il tasso di disoccupazione è del 3.5%.
Il mercato monetario, infine, sembra ritenere che la recessione non sia così imminente e che la FED alla fine non alzerà i tassi nel 2023 e, anzi, sarà costretta ad abbassarli. I tassi di rendimento dei Treasuries a 10 anni infatti hanno avuto un picco al 3.49% il 14 Giugno ma sono in calo oggi, 5 Luglio 2022, al 2.8110% È un chiaro segno che, almeno per il momento, il mercato non è pienamente convinto che l'America sia in recessione e che i tassi debbano continuare a salire.
Aggiornamento del 19 Maggio 2022
Nel mese di Aprile le vendite al dettaglio in America sono cresciute dello 0.9% rispetto ad una previsione dell'1% degli analisti. Le vendite al dettaglio, per il solo mese di Aprile, sono state pari a 678 miliardi di dollari. Per mettere il dato in prospettiva ricordiamo che il PIL dell'Italia e di circa 2200 miliardi di dollari ALL' ANNO! In particolare, la crescita è stata del 4% nella categoria delle vendite generiche, e del 2.1% nelle vendite online. Da un altro report dello US Census Bureau, emerge che la produzione industriale negli Stati Uniti è cresciuta dell'1.1% in Aprile, molto oltre le aspettative di mercato che erano dello 0.5%. Si tratta di dati robusti che rimarcano come la crescita dell'economia Americana non sia stata ancora inficiata dagli alti livelli del tasso di inflazione e dagli ultimi aumenti dei tassi di interesse operato dalla FED [di cui riportiamo in un'altra sezione del sito di ExportUSA]
In termini comparativi, per la prima volta dal 1976 l'economia americana crescerà più di quella cinese. Per il 2022 infatti la crescita stimata del PIL della Cina è del 2% mentre le previsioni di crescita per l'economia Americana sono del 2.8%
Aggiornamento del 16 Maggio 2022
I dati sull'occupazione americana continuano a stupire. Ad Aprile 2022 l'economia americana ha creato 420000 nuovi posti di lavoro mentre il tasso di disoccupazione in America rimane al 3.6%. Le posizioni lavorative aperte sul mercato americano a Marzo erano di 11.55 milioni di posti di lavoro. Il dato sulle vendite al dettaglio negli Stati Uniti, su base annua, è stato rivisto al rialzo con un aumento delle vendite dal 6.2% al 6.9% a Marzo. Anche le vendite al dettaglio di Febbraio erano state riviste al dettaglio e su base annua avevano segnato un +18.2%.
Il tasso di inflazione negli Stati Uniti rimane alto e ad Aprile 2022 l'indice dei prezzi è aumento dell'8.3% dopo aver segnato un +8.5% a Marzo. Il rischio per l'economia USA è legato all'aumento dei tassi d'interesse da parte della FED con conseguente possibilità di recessione.
Aggiornamento del 04 Maggio 2022
La contrazione del PIL dell'America nel periodo Gennaio - Marzo 2022 rispetto all'ultimo trimestre 2021 è dovuta al deficit della bilancia commerciale che, da solo, ha fatto contrarre il PIL del 3.2%. A livello industriale, il calo delle scorte ha tagliato il PIL di un altro 0.8%.
Analizziamo meglio il dato relativo al deficit della bilancia commerciale americana per il primo trimestre 2022. Il deficit è dovuto al fatto che per via del blocco dei porti dovuto al COVID molte importazioni che normalmente sarebbero state registrate nella contabilità nazionale americana nell'ultimo trimestre 2021 sono state invece registrate nel primo trimestre 2022 aggravando appunto il deficit della bilancia commerciale americana.
Si tratta di un fenomeno passeggero che non si dovrebbe ripetere nel prossimo trimestre che probabilmente registrerà sia un dato in crescita per il PIL americano, sia un minor deficit commerciale per l'America.
Il dato positivo per l'economia americana, invece, è relativo alla crescita dei consumi privati in America [+3.7% annualizzato] e alla crescita degli investimenti delle imprese [+9.2% annualizzato; Non Residential Investment]
Aggiornamento del 20 Aprile 2022
In America, le vendite al dettaglio nel mese di Marzo sono aumentate dello 0.2% rispetto al mese di Febbraio 2022. Rispetto al mese di Marzo dell'anno precedente, le vendite al dettaglio negli USA sono aumentate del 6.2%. Il dato si riferisce alle vendite al dettaglio depurate delle vendite al dettaglio relative a benzina, combustibili, e automobili, che hanno una forte componente di ciclicità. Il dato così depurato vuole cogliere le tendenze di fondo di una parte importante dei consumi privati ed è un segnale di ripresa dell'economia americana.
A Marzo l'inflazione su base annua in America raggiunge l'8.5% [+1.2% rispetto al mese di Febbraio 2022] Se escludiamo prodotti alimentari ed energia, l'inflazione di Marzo in America è stata del 6.5%.
Aggiornamento del 13 Aprile 2022
Le nuove richieste per i sussidi di disoccupazione scendono a 166,000 per la settimana conclusasi il 2 Aprile. È il dato più basso dal Novembre 1968, quando però la forza lavoro americana era la metà di quella attuale. In America si sono registrati oltre 300,000 nuovi occupati per il mese di Marzo. Al momento, rimangono aperte 1.8 posizioni lavorative per ogni lavoratore disponibile. L'economia americana ha generato negli ultimi due anni un numero di occupati pari a quello registrato negli 11.5 anni precedenti. La paga oraria media è cresciuta a Marzo del 5.6%.
Aggiornamento del 27 Marzo 2022
Le nuove richieste di sussidi di disoccupazione in America sono state di 187,000 unita nella settimana conclusasi il 24 Marzo 2022: il livello più basso dal Settembre 1969. Nel contempo, le richieste correnti di sussidi di disoccupazione sono calate da 1.42 milioni [settimana del 17 Marzo 2022] a 1.35 milioni [settimana del 24 Marzo 2022] Anche qui un record perchè si tratta del minor numero di richieste correnti di sussidi di disoccupazione dal 1970.
I dati sull'occupazione si arricchiscono con i nuovi posti d
Lo stipendio medio in America è stato di $56,420 all'anno nel 2022. Nel 2023 lo stipendio medio aumenterà circa del 4.5%
La storia degli Stati Uniti, e ancor più le ragioni storiche che hanno portato alla nascita dell'America, sono alla base del successo del modello economico statunitense
Temi trattati: Politica monetaria FED - Tassi di interesse in America - Manovra economica espansiva - Riduzione tasse sulle società - Previsioni sul cambio Euro Dollaro
Aggiornamenti su produzione, esportazione ed importazione di petrolio e gas naturale in America. Impatto su politica estera e politica commerciale americana
Cambiamenti tecnologici nell'industria estrattiva di petrolio e gas naturale negli Stati Uniti d'America stanno già definendo cambiamenti strutturali nelle politiche energetiche mondiali
È davvero possibile una recessione in America? Siamo già in recessione?