COSMETICA
Il settore beauty mondiale vale 511 miliardi ed entro il 2025 raggiungerà 716 miliardi
Ci sono ottime opportunità per chi vuole cominciare a vendere cosmetici negli USA: le star americane ne stanno approfittando
Per esportare e vendere cosmetici in America, le aziende del settore della bellezza basano il loro business sui gusti della Generazione Z e dei Millennials, le fasce demografiche più influenti sul mercato degli USA. Fino a pochi mesi fa i prodotti che riuscivano a vendere meglio in America erano i prodotti make-up per gli occhi e le basi leggere e illuminanti per il viso. Eppure, sembra che nel 2022 la domanda dei consumatori sarà rivolta verso prodotti tradizionalmente considerati di nicchia, utilizzati per attenuare problemi come la caduta dei capelli, le alterazioni della barriera cutanea, e denti dall’aspetto poco sano.
Da quando è esplosa la pandemia, il benessere è diventato un potente driver di acquisto e oggi i consumatori americani desiderano prendersi cura di sé in modo più esteso e intelligente. In particolare, i prodotti beauty più venduti sul mercato USA sono:
Il 2020 è stato segnato dalla diffusione del Covid e del lavoro da remoto, che ha tenuto a casa il 71% dei lavoratori degli Stati Uniti [Fonte: Pew Research]. Grazie allo smart working il settore beauty americano ha potuto trarre vantaggio dallo “Zoom Boom”, che ha spinto molti consumatori ad acquistare trattamenti dentali cosmetici per avere un sorriso più bello durante le videoconferenze. La conseguenza di ciò è stata la comparsa sul mercato USA di nuovi brand di igiene orale che hanno rivisitato i classici prodotti per la cura della salute dentale, creando a tutti gli effetti una nuova categoria merceologica, l’oral beauty. Per esempio ci sono CO. by Colgate e Moon, che si rivolgono a un target di Gen Z e Millennials e vendono in America spazzolini, dentifrici tradizionali e in capsule, penne sbiancanti e addirittura booster da aggiungere al dentifricio per amplificare lo sbiancamento dei denti.
Negli Stati Uniti, gli sviluppi nel mercato della skincare sono guidati dal concetto di barriera cutanea. Sempre più americani vogliono infatti che la loro pelle sia in grado di difendersi dagli agenti irritanti, non solo le mascherine ma anche l’inquinamento. C’è insomma stato uno spostamento delle motivazioni di acquisto di prodotti di skincare da parte dei consumatori americani: dal desiderio di avere un viso pulito e naturale a tutti all’effettiva cura della pelle con prodotti davvero efficaci. Le strategie di marketing che evidenziano la protezione e riparazione della barriera cutanea sono state ben accolte in America e, naturalmente, aziende estere che hanno saputo colmare questa lacuna del mercato (come la coreana Dr. Jart+) stanno spopolando.
La categoria dei dietary supplements negli Stati Uniti è cresciuta del 15% l’anno scorso e i consumatori americani stanno avanzando nuove richieste. Dal momento che la domanda si è spostata verso prodotti più specifici stanno iniziando a comparire sul mercato integratori alimentari che promettono effetti mirati allo scopo di potenziare dall’interno l’effetto dei prodotti di skincare. Dall’acne ai danni dei raggi UV alle macchie da invecchiamento, il mercato degli integratori in America crescerà di un ulteriore +10%, portando le vendite USA totali a 1,45 miliardi di dollari e lanciando integratori estremamente mirati. In questo momento i prodotti che hanno maggiori possibilità di avere successo sul mercato americano sono:
Il desiderio di salute a 360 gradi dei consumatori americani è un driver di acquisto che ha colpito anche la categoria dei prodotti per capelli. In particolare, è la caduta dei capelli femminile a condizionare gli acquisti di prodotti beauty, e i prodotti topici per stimolare il cuoio capelluto saranno sicuramente tra i più venduti negli Stati Uniti. Si prevede quindi un grande cambiamento nei comportamenti di acquisto dei consumatori americani, che aggiungeranno trattamenti dedicati alla cura dei capelli ai loro rituali di benessere. Via libera insomma a shampoo, sieri e spray per il cuoio capelluto.
Nell’era post-Covid, i consumatori di prodotti beauty in America non cercano più solo di valorizzare la loro bellezza perché hanno approfondito la scienza dietro la bellezza. Dunque, le aziende che vogliono esportare e vendere cosmetici e cosmeceutici negli Stati Uniti devono offrire una proposta di valore credibile se vogliono raggiungere questo segmento di consumatori. Soprattutto per quanto riguarda il mercato USA, è vero che i prodotti belli da vedere possono facilmente diventare prodotti di successo, ma è ancora più vero che un prodotto beauty di successo non può essere soltanto bello da vedere.
Ci sono ottime opportunità per chi vuole cominciare a vendere cosmetici negli USA: le star americane ne stanno approfittando
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Vendere ed esportare prodotti cosmeceutici in America