Gli ultimi dati mostrano che il deficit di bilancia commerciale degli Stati Uniti ha raggiunto nel novembre 2013 il valore più basso negli ultimi quattro anni. Tale risultato è determinato essenzialmente dalla crescita delle esportazioni, che hanno raggiunto un nuovo massimo storico, e dalla riduzione delle importazioni di petrolio. Le esportazioni sono state trainate soprattutto dalle vendite di aerei e motori per trasporto civile, di forniture industriali (inclusi prodotti chimici e petrolio), e di automobili.

Questo risultato ha risentito del deprezzamento del dollaro avvenuto negli ultimi mesi - che rende relativamente meno costosi i prodotti americani all’estero, e relativamente più costosi i prodotti esteri negli Stati Uniti.

Tuttavia un ruolo essenziale ha giocato la forte crescita della produzione di petrolio domestico, che riduce la necessità di importarlo dall’estero. Non si tratta di un fenomeno estemporaneo, ma di un vero e proprio trend. Infatti durante i primi 11 mesi del 2013 le importazioni di petrolio da parte degli USA sono diminuite del 13.7% rispetto allo stesso periodo del 2012. Inoltre, come recentemente stimato dall’International Energy Agency, grazie alle nuove tecniche di estrazione gli Stati Uniti nel corso dei prossimi vent’anni dovrebbero diventare autosufficienti da questo punto di vista.

Ancora i dati sulla crescita dell’economia americana nell’ultimo trimestre non sono disponibili, ma la sorprendente riduzione del deficit di bilancia commerciale si dev’essere accompagnata ad una crescita più sostenuta del previsto, in quanto il deficit ridotto riflette il fatto che le aziende americane hanno venduto più beni e servizi all’estero e i consumatori americani hanno consumato meno prodotti stranieri (e quindi, possibilmente, più prodotti domestici).

Per quanto riguarda le previsioni sul deficit, alcuni osservatori ritengono che il trend di riduzione sia destinato a scomparire nel 2014, perchè la crescita economica, e in particolare dei consumi, dovrebbe far aumentare relativamente le importazioni. Tuttavia secondo altri la riduzione delle importazioni di petrolio potrebbe più che compensare il precedente effetto, e il deficit potrebbe continuare a diminuire.

Un fenomeno interessante è la riduzione del deficit commerciale verso l’Unione Europea da circa 14,3 a 10,1 miliardi di dollari tra ottobre e novembre 2013 (circa -29,4%). Le esportazioni americane verso l’UE sono rimaste pressochè stabili, mentre sono diminuite le importazioni dall’UE. Per quanto riguarda il settore tecnologico (aerospazio, biotecnologia, elettronica, IT, etc) il deficit USA vs. UE è passato da 2,3 miliardi in ottobre a 175 milioni di dollari in novembre, in seguito ad una combinazione di aumento di esportazioni e diminuzione di importazioni.

Guardando invece ai singoli paesi, la riduzione del deficit verso l’UE e' stata determinata principalmente da quella verso Irlanda, Germania e Francia. Nel caso di Irlanda e Francia, si è trattato soprattutto di riduzione delle importazioni da parte degli USA di prodotti di questi due paesi. Riguardo la Germania, è una combinazione di maggiori esportazioni americane verso la Germania e minori importazioni da questo paese.  

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