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Aggiornamento dell'11 Giugno 2025
Tutti i dazi USA fin qui varati dall'Amministrazione Trump rimangono in vigore almeno fino al 31 Luglio.
La Corte d’Appello degli Stati Uniti per il Circuito Federale ha disposto infatti la sospensione dell’ingiunzione del Court of International Trade (CIT) che, lo scorso mese, aveva invalidato l’applicazione da parte dell’amministrazione Trump dei dazi sulle importazioni.
Con un provvedimento interlocutorio reso noto martedì, il la corte d'appello ha riconosciuto che il Governo americano ha assolto all’onere di dimostrare la necessità di mantenere in vigore i dazi di importazione USA nell’interesse della politica commerciale americana, prevalendo – in questa fase preliminare – sull’asserito pregiudizio economico lamentato dalle piccole imprese ricorrenti.
Nella sua pronuncia originaria, il CIT, il tribunale americano specializzato in materia doganale, aveva ritenuto che il Presidente avesse ecceduto i limiti dell’International Emergency Economic Powers Act, utilizzata come fondamento normativo per l’imposizione dei dazi.
A seguito della decisione del CIT, il Dipartimento di Giustizia ha presentato istanza di sospensione in appello sostenendo che la rimozione immediata dei dazi avrebbe indebolito la posizione negoziale degli Stati Uniti nei tavoli commerciali internazionali, con potenziali ripercussioni strategiche superiori al danno economico addotto dai ricorrenti. In seguito all'istanza, la decisione della Corte d’Appello:
In assenza di un ricorso immediato alla Corte Suprema da parte dei ricorrenti, i dazi rimarranno operativi almeno per la durata del giudizio di merito presso il Circuito Federale. L’esito di quest’ultimo potrà poi, a sua volta, essere oggetto di istanza di revisione dinanzi alla corte suprema degli Stati Uniti.
La pronuncia conferma, seppur in via provvisoria, l’ampiezza della discrezionalità presidenziale in materia della politica commerciale americana quando questa venga giustificata con ragioni di sicurezza economica nazionale. Il percorso processuale rimane tuttavia aperto: l’udienza di fine luglio costituirà il primo banco di prova per verificare la solidità giuridica della tesi governativa secondo cui l’emergenza economica invocata consente l’adozione di misure tariffarie generalizzate.
Aggiornamento del 3 Giugno 2025
I dazi per l'importazione negli Stati Uniti di acciaio e alluminio passano dal 25% al 50% a partire dal 4 Giugno 2025
Confermiamo che si tratta sempre di un dazio aggiuntivo che si somma al dazio import originario. Come già stabilito in precedenza, il dazio per i prodotti primari in acciaio e alluminio viene calcolato sul valore del prodotto finito mentre per i prodotti derivati il dazio si calcola solo sul valore dell'acciaio o dell'alluminio contenuto nel prodotto finito.
Sempre per i prodotti derivati, il valore residuo del prodotto, dedotto il valore di acciaio e alluminio [che subisce adesso un dazio del 50%], continua ad essere tassato utilizzando il dazio originario di importazione negli Stati Uniti [il dazio pre 2 Aprile 2025 tanto per intenderci] a cui si assomma il dazio aggiuntivo generalizzato del +10%
Proclama presidenziale del 3 Giugno che aumenta i dazi USA sull'importazione di acciaio / alluminio
Aggiornamento del 29 Maggio 2025 - POMERIGGIO
È di nuovo in vigore il dazio aggiuntivo del 10% per importare negli Stati Uniti.
Alle 15:46 di oggi, una corte federale d'appello ha temporaneamente sospeso l'efficacia della sentenza che annullava i dazi globali imposti dall’ex Presidente Donald Trump, in attesa di una decisione definitiva sull’eventuale sospensione permanente del provvedimento [vedi nostro aggiornamento di questa mattina]
Con una laconica ordinanza emessa Giovedì, la Corte d'Appello degli Stati Uniti per il Circuito Federale ha accolto la richiesta di sospensiva, concedendo così una pausa temporanea all’esecuzione della decisione di primo grado, che aveva invalidato l’imposizione delle tariffe basata sull’International Emergency Economic Powers Act del 1977
La corte ha ora il compito di valutare se mantenere o meno il blocco della sentenza in via duratura, nel contesto del contenzioso in corso sull'estensione dei poteri presidenziali in materia di commercio estero.
Appeal from the United States Court of International Trade in No. 1:25-cv-00066-GSK-TMR-JAR, and Trade in No. 1:25-cv-00077-GSK-TMR-JA; Judge Gary S. Katzmann, Judge Timothy M. Reif, and Senior Judge Jane A. Restani.
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."(2) The request for an immediate administrative stay is granted to the extent that the judgments and the permanent injunctions entered by the Court of International Trade in these cases are temporarily stayed until further notice while this court considers the motions papers."
Decisione della United States Court of Appeals for the Federal Circuit Case: 25-1812
Aggiornamento del 29 Maggio 2025 - MATTINA
Con la sentenza Court No. 25-00066 della US Court of International Trade ha sospeso ieri con effetto immediato i cosiddetti dazi reciproci che erano stati annunciati dall'Amministrazione Trump il 2 Aprile scorso.
Rimangono validi i dazi aggiuntivi del 25% per importare in America i prodotti primari in acciaio e alluminio, nonchè i prodotti derivativi che contengono acciao e/o alluminio [per quest'ultimi il dazio viene calcolato solo sul valore dell'acciaio o alluminio contenuto nel prodotto finito]
La Corte ha stabilito all’unanimità che l’International Emergency Economic Powers Act (IEEPA) del 1977 – utilizzato dalla Casa Bianca come fondamento giuridico per l’imposizione di dazi – non conferisce al Presidente l’autorità di imporre tariffe doganali.
I tre giudici della Corte, nominati rispettivamente da Reagan, Obama e dallo stesso Trump, hanno affermato che:
“In ragione dell’esplicita attribuzione costituzionale del potere tariffario al Congresso, l’IEEPA non autorizza il Presidente a imporre dazi illimitati, e i poteri ivi previsti possono essere esercitati esclusivamente per far fronte a una minaccia insolita e straordinaria, rispetto alla quale sia stata dichiarata un’emergenza nazionale, e non possono essere utilizzati per altri fini.”
La sentenza invalida i seguenti dazi import:
Conformemente alla decisione, la Casa Bianca ha dieci giorni di tempo per sospendere l’attività di riscossione delle tariffe, e dovrà altresì avviare il rimborso degli importi riscossi fino a oggi.
La Casa Bianca ha già annunciato ricorso ed il caso verrà discusso davanti alla Corte Suprema degli Stati Uniti dove ha una elevata probabilità di ricevere una sentenza favorevole all'Amministrazione Trump. Riteniamo quindi che la questione dei dazi import per gli USA sia solo rimandata a dopo la decisione della Corte Suprema degli Stati Uniti. Nelle more della sentenza, ovviamente, lo scenario del commercio internazionale tra gli USA e i paesi esportatori di sicuro evolverà. Dalla direzione che prenderanno le negoziazioni commerciali tra gli Stati Uniti e gli altri paesi dipenderanno le prossime decisioni sulla politica commerciale americana.
Aggiornamento del 12 Maggio 2025
Pausa nella guerra commerciale tra USA e Cina. Per i prossimi 90 giorni:
Trovato un quadro di riferimento per proseguire nelle negoziazioni tra USA e Cina e risolvere le differenze a livello di politiche commerciali. In questo momento sta continuando la conferenza stampa a valle dell'incontro di Ginevra tra le delegazioni cinesi e americana e nuovi dettagli emergeranno presto
Aggiornamento del 10 Maggio 2025
Stati Uniti e Inghilterra hanno raggiunto un accordo commerciale riguardante i dazi import e la riduzione delle barriere non tariffarie per le esportazioni americane nel mercato inglese. In superficie, si tratta di un accordo meno radicale di quanto si immaginava alla vigilia dell'annuncio.
Questo accordo commerciale può forse fornire delle indicazioni utili per i prossimi negoziati USA / EU, ovvero:
Aggiornamento dell' 01 Maggio 2025
Il Presidente Trump ha firmato un Ordine Esecutivo per impedire dazi sovrapposti o "cumulati" sull'importazione in America di automobili, parti e ricambi per automobili attualmente soggette a molteplici azioni commerciali.
L'obiettivo è di evitare dazi cumulativi eccessivi. Le automobili e i ricambi auto soggetti ai dazi del 25% previsti dalla Sezione 232 non saranno più soggetti anche ad altri dazi del 25% imposti su acciaio e alluminio o su prodotti canadesi e messicani. La dogana statunitense deve attuare le modifiche entro il 16 maggio 2025 e l'ordine è retroattivo al 4 marzo 2025, consentendo potenziali rimborsi dei dazi già pagati per importazioni già effettuate.
Inoltre, è stata pubblicata una scheda informativa che illustra gli incentivi per la produzione automobilistica in America. Il nuovo proclama adegua i dazi sulle automobili per premiare i produttori l'assemblaggio di veicoli negli Stati Uniti, offrendo compensazioni tariffarie basate sulla percentuale di componenti di produzione statunitense nei loro veicoli. Dal 3 aprile 2025 al 30 aprile 2026, i produttori possono dedurre il 3,75% del prezzo consigliato dal produttore di un'auto e, dal 1° maggio 2026 al 30 aprile 2027, il 2,5%, se rispettano le soglie di produzione statunitensi.
Aggiornamento del 16 Aprile 2025
I dazi reciproci del 20% per importare in America beni e merci dall'Italia sono stati sospesi per 90 giorni in attesa dei risultati delle negoziazioni commerciali che dovrebbero già essere cominciate. Resta invece in vigore un dazio aggiuntivo del 10% [e non più quindi del 20%] che si assomma, appunto, al normale dazio da sempre in vigore per le importazioni negli USA di prodotti provenienti dall'Italia.
Il dazio per importare negli Stati Uniti macchinari industriali varia tra il 10% ed il 17% per la gran parte dei beni industriali e dei motori elettrici
Il dazio per gli Stati Uniti sui beni e sui macchinari industriali è racchiuso nel capitolo 84 della classificazione doganale americana [HTS - Harmonized Tariff Schedule] Ad esempio:
Classificazione doganale USA 8401: Pompe per aria o per vuoto, compressori d'aria o di altri gas e ventilatori; cappe di ventilazione o di riciclo con ventilatore incorporato, anche filtranti; cabine di sicurezza biologica a tenuta di gas, anche filtranti; loro parti:
Il capitolo 85, invece, è dedicato alla classificazione doganale dei motori industriali e degli altri beni industriali affini. Ad esempio:
Classificazione 8501 Motori e generatori elettrici (esclusi i gruppi elettrogeni)
Anche per questa classe di beni industriali molti prodotti non avevano dazio, altrimenti il dazio andava dal 2.5% al 6.7% [ora invece, rispettivamente, il dazio import è del 12.% e del 16.7%]
Contattateci per una consulenza sui dazi per l'America e per verificare esattamente il dazio relativo al prodotto da importare negli USA perchè la situazione è in continua evoluzione.
Aggiornamento del 6 Aprile 2025
Il dazio di importazione negli Stati Uniti aumentano del 20% per la maggior parte delle categorie merceologiche. Ribadiamo che si tratta di dazi che vanno sommati ai dazi già in vigore.
Il 2 Aprile sono stati annunciati dall'Amministrazione Trump i nuovi dazi per importare dall'Italia agli Stati Uniti. Il nuovo sistema dei dazi americani applica dazi import differenziati a secondo del paese. A parte alcune categorie merceologiche, come ad esempio i prodotti farmaceutici e i derivati del petrolio, le nuove tariffe per importare in America si applicano in maniera uguale a tutti i prodotti. Di seguito riportiamo la tabella aggiornata dei dazi USA suddivisa per le diverse categorie merceologiche.
Al momento, la maggior parte dei prodotti farmaceutici sono esenti dai dazi aggiuntivi annunciati il 2 Aprile 2025
Una lunga lista di prodotti chimici sono stati esentati dagli extra dazi per gli USA
All'importazione in America di petrolio, gas naturale, e derivati non si applica alcun dazio aggiuntivo.
I prodotti intermedi di acciaio e alluminio sono soggetti ad un dazio aggiuntivo per l'America del 25%. I dazi aggiuntivi si applicano anche a una lunga serie di prodotti derivati in acciaio e alluminio [ad esempio: pentole, posate, ruote, infissi etc] A secondo della classe merceologica, il dazio si calcola sul prezzo finale del prodotto finito, oppure sul valore dell'acciaio o alluminio usato per la produzione del prodotto.
Anche le auto e le parti per auto da importare in America sono soggette ad un dazio aggiuntivo del 25%. Le auto in kit di montaggio, invece, non sono soggette al dazio aggiuntivo.
Il legno da costruzione, inclusi impiallicciati, massello, e lamellari, non è soggetto a dazi aggiuntivi.
Aggiornamento del 10 Febbraio 2025
Le novità in tema di dazi per gli Stati Uniti prevede il passaggio ad una struttura di dazi reciproci, ovvero un sistema in cui i dazi per importare in America da un qualsiasi paese si allineano ai dazi imposti da quello stesso paese alle importazioni di merci e beni in arrivo dall'America.
Prendiamo ad esempio la categoria merceologica degli autoveicoli nuovi, per trasporto passeggeri, di cilindrata compresa tra i 1500 ed i 3000 centimetri cubi, a combustione interna.
[Classificazione doganale americana: 8703.23.01.10; Classificazione doganale europea: 8703.23.19]
Supponendo un prezzo all'importazione di 15000 dollari, questo il calcolo dei dazi per l'importazione in America e in Europa:
Esiste quindi una differenza di dazio a sfavore delle importazioni dall'America in Europa pari a $1125. Per lo stesso tipo di veicolo vengono applicati dazi import diversi che, in questo caso, favoriscono le importazioni di beni e merci dall'Europa agli Stati Uniti.
In un regime di dazi reciproci come quello che intende instaurare l'America possono accadere due cose:
Dal grafico pubblicato di seguito emerge che il dazio ponderato medio per importare negli Stati Uniti era stato, nel 2022, del 2.5% Sempre nello stesso periodo il dazio medio ponderato per importare nell'Unione Europea era stato del 2.7%
Considerando che le esportazioni dall'Italia agli Stati Uniti erano state pari a 67.2 miliardi di euro per tutto il 2024, una differenza dello 0.2% sui dazi medi ponderati si tradurrebbe in maggiori dazi per le esportazioni italiane in America pari a circa 134 milioni di euro all'anno.
Riteniamo che il dato del WTO vada preso con attenzione quando si riferisce ai vari paesi dell'Unione Europea. Pensiamo infatti che il dazio medio ponderato calcolato dal WTO si riferisca all'insieme dei paesi UE e non a ciascuno stato individualmente come sembrerebbe emergere dal grafico riportato in questa pagina. Non ci si spiegherebbe, altrimenti, come il dazio medio ponderato possa essere lo stesso per tutti i paesi.
Il grafico è stato elaborato su dati WTO da:
Karl Schamotta, Chief Market Strategist, Karl.Schamotta@Corpay.com
https://www.linkedin.com/in/karl-schamotta-a1109b11/
Aggiornamento del 21 Novembre 2021
Dall'1 Gennaio 2022 sono in vigore diversi aggiornamenti al sistema di classificazione dei prodotti da importare negli Stati Uniti. Il sistema dei codici prodotti per le importazioni è fondamentalmente un sistema di stampo medievale ma anche lui tenta di stare al passo coi tempi.
Modifiche significative al Tariffario Doganale Armonizzato degli Stati Uniti (HTSUS) sono entrate in vigore il 1° gennaio 2022. Queste modifiche implementano un'importante revisione della nomenclatura del sistema armonizzato (HS) adottata dall'Organizzazione Mondiale delle Dogane (OMD) nota come "HS 2022.”
Le modifiche all'HTSUS sono riportate in USITC nella Pubblicazione numero 5171. La versione finale delle modifiche all'HTSUS. I punti salienti delle modifiche includono quanto segue:
Le aziende interessate ad importare negli Stati Uniti dovrebbero rivedere le modifiche nella classificazione doganale apportate all'HTSUS e valutare l'impatto sull'attuale classificazione doganale dei loro prodotti con riguardo specialmente sui dazi per importare in America i loro prodotti. Per quanto riguarda le merci prodotte in Cina, il rappresentante commerciale degli Stati Uniti ha emesso modifiche tecniche che hanno aggiunto nuove sottovoci agli elenchi tariffari China 301.
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La difficoltà nelle forniture, prima ancora che non l'aumento dei noli mare per spedizioni dalla Cina, sono alla base di questa situazione favorevole per le aziende italiane
Un corretta classificazione dei prodotti da importare in America è la base per calcola dei dazi americani
Calcolare i dazi per importare in America prodotti di alluminio e acciaio